Utente:MartinMatin/Sandbox

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Gigione
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenerePop
Canzone napoletana
Musica demenziale
Periodo di attività musicale1980 – in attività
EtichettaMea Sound, Bosco Real Music, D.V. More Record
Sito ufficiale

Gigione, pseudonimo di Luigi Ciaravola (Boscoreale, 29 novembre 1944), è un cantautore del genere trash-demenziale italiano.

Ha iniziato ad esibirsi negli anni '70, ispirandosi al suo idolo Otis Redding e cimentandosi con il rhythm and blues. A cavallo degli anni '80 e '90, utilizzando l'ottima musicalità della lingua partenopea, traduce e modifica alcune canzoni di successo di stars internazionali come; Madonna, Freddie Mercury, Corona, sostituendo e parodiando i testi delle loro canzoni famose, con versi in dialetto napoletano.

Nel 1981, insieme al gruppo musicale Marines partecipa al Festival di Napoli, trasmesso da Rai Tre, con la canzone L'ammore, e nel 1987 è ospite in una puntata del Maurizio Costanzo Show. Negli anni '90, il brano folk La Campagnola a modo mio, raggiunge una grande popolarità che gli consentirà di esibirsi in concerti organizzati nelle regioni del Sud e del Centro Italia, ed anche all'estero. Nel 1997, scrive e dedica una canzone a Padre Pio, esibendosi in concerto davanti ai fedeli del Santo a Pietrelcina, il brano musicale ottiene successo, aprendo il percorso musicale del cantautore ad una nuova formula espressiva.

Nel 2001, l'artista napoletano è interprete di sé stesso nel mediometraggio Grazie Padre Pio[1], per la regia di Amedeo Gianfrotta, con la partecipazione straordinaria di Antonio Alloca. Tra il 2000 ed il 2010, è ospite in alcuni programmi televisivi Rai e Mediaset. Nel 2015, il Ministero dei Beni Culturali, attribuisce lo status di opera d’interesse culturale al documentario Essere Gigione[2][3][4], incentrato sulla vita di Luigi Ciaravola in arte Gigione. Nella sua carriera quarantennale, il cantante partenopeo dal 1989 al 2018 ha composto trentacinque album musicali, continua oggi ad esibirsi in trasmissioni televisive locali e nelle piazze dei Comuni di mezza Italia.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Ciaravola, nasce a Boscoreale in provincia di Napoli il 29 novembre del 1944 in una famiglia di amanti della musica, il padre suonava il mandolino, il fratello più grande il clarinetto. Ispirato dalla musica Rock di Otis Redding, aggiunse al suo abbreviativo Gigi il numero inglese One, salvo poi essere inevitabilmente ribattezzato Gigione dai suoi conterranei.

Negli anni '70 inizia ad esibirsi sui palchi di sagre e feste patronali, in Campania e nel basso Lazio, in questo primo periodo di attività ama definirsi il cantautore della Napoli giovane. Alla fine degli anni Settanta incide il suo primo disco, I due volti di Gigione, si sposa, ed ha tre figli.

Nella seconda metà degli anni '80, i toni e le parole della sua musica diventano più piccanti, inizia a scrivere le prime canzoni con allusioni di tipo boccacesco.

Il Festival di Napoli e le partecipazioni in televisione[modifica | modifica wikitesto]

Con la partecipazione al Festival di Napoli del 1981 ultima edizione trasmessa dalla Rai, che vide la vittoria di Mario Da Vinci, oltre che la partecipazione di Cinzia Oscar, Enzo Di Domenico, Franco Ricci, Mauro Nardi, l'artista inizia ad avere un discreto successo e notorietà, che gli consentiranno la partecipazione ad alcune trasmissioni televisive locali.

Nel 1987, viene notato da Maurizio Costanzo sulle pagine del settimanale L'Europeo, che lo invita come ospite al Maurizio Costanzo Show dove si esibisce cantando il suo brano più famoso, La campagnola a modo mio.

Tra gli anni 2000 e 2010, il cantante è presente in alcuni programmi televisivi a diffusione nazionale come; Spazio d´autore su Rai Uno, Costume e società l´approfondimento culturale del Tg2 ed altri programmi di intrattenimento quali; Buona Domenica, Italian Beauty, Quelli che il calcio. Nel 2008 gli sarà dedicato uno speciale su Rai Due, nella trasmissione E la chiamano Estate, condotta da Michele Cucuzza.

Le parodie, le cover e "La campagnola a modo mio"[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1980 e 90, l'artista napoletano sperimenta un nuovo genere proponendo delle parodie di alcuni successi internazionali del momento, quindi Living on My Own di Freddie Mercury, diventata Ma chi sei e The Rhytm of the Night di Corona, diventata Te si mangiata ‘sta banana, Like a prayer e La isla bonita di Madonna, diventano rispettivamente Toccami e Sott' e lenzole. Queste parodie vengono accolte favorevolmente dal pubblico, e le sue canzoni iniziano ad avere successo nelle radio e nelle televisioni locali. Il suo stile comincia ad essere riconosciuto anche dal grande pubblico; jeans, maglietta, zazzera ed immancabile cappellino, ama interagire con i suoi fans durante le esibizioni.

Negli anni '90, il brano La campagnola a modo mio, cover trash del brano Canzone delle sei sorelle tratta dalla piece teatrale La Gatta Cenerentola portata in scena da Roberto de Simone, raggiunge grande successo e popolarità diventando il brano simbolo del cantante partenopeo, che lo porta nel 1993 ad esibirsi al Merv Griffin's Resorts di Atlantic City nel New Jersey, dove gli Americani lo definiranno; Mister Campagnola[5]. Con la diffusione delle trasmissioni satellitari, la popolarità dell'artista aumenta, e gli impegni per esibizioni e concerti in molteplici regioni italiane diventano sempre più fitti.

Nel 2007, l'artista partenopeo elabora un'altra cover trash di successo O ballo d'o Cavallo, sul brano originale creato dal cantautore napoletano, Alberto Selly.

Nel 2016, collabora con il cantautore napoletano Luca Sepe, nell'elaborazione di una parodia[6] del tormentone estivo Sofia del cantautore spagnolo Alvaro Soler, e nello stesso anno ospitato in diretta dall'emittente radiofonica RTL 102.5 durante il programma Viva l'Italia, grazie alla complicità di Pio ed Amedeo, duetta con Nek cantando lo stesso brano.

I documentari[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008, Stefania Spanò attrice ed autrice ed Ivano De Simone musicista salernitano, producono un primo breve documentario biografico musicale sul cantautore partenopeo, dal titolo; Dove c'è Gigione non c'è problema[7].

Nel 2015, il regista Beneventano Valerio Vestoso[8], decide di girare un mediometraggio dal titolo; Essere Gigione[9], che sarà prodotto nel 2018 dalla Capetown Film, per raccontare i momenti di vita pubblica e privata del cantante napoletano, seguendolo durante i suoi concerti in giro per le province e regioni italiane,[10] fino a Zurigo in Svizzera.

A maggio dello stesso anno, la commissione per la Cinematografia del Mibact guidato da Dario Franceschini, accoglie tra le richieste presentate anche quella dei produttori del docufilm su Gigione[11] che viene riconosciuto come di interesse culturale[12], in quanto il progetto risponde a requisiti di idoneità tecnica, qualità culturale o artistica e spettacolare.

A Giugno del 2018, il docufilm è stato presentato in concorso nella sezione Documentari alla XVI edizione[13] dell'Ischia Film Festival.

Sacro e profano[modifica | modifica wikitesto]

Il genere musicale del cantautore campano, potrebbe essere definito folk dance[14], ma caratterizzato dall'interpretazione di canzoni dall'esplicita allusione sessuale, come da brani più intimistici di tema religioso dedicati a Papi, Santi del martirologio cristiano e Madonne[15], oppure riguardanti gli affetti famigliari.

Il pubblico numeroso, che spesso partecipa attivamente ai suoi spettacoli di piazza, generalmente non è costituito da soli spettatori occasionali, ma da conoscitori della sua discografia.

«Quando scrivo una canzone, se nun me piac' a mme, nu' piace a 'nisciuno cchiù!»

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 – Riconoscimento di interesse culturale. Commissione per la Cinematografia del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Docufilm Essere Gigione regia di Valerio Vestoso.
  • 2018 – Premio Sublimitas.[16][17] Alto riconoscimento internazionale alla carriera.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio

  • 1989 – A campagnola a modo mio
  • 1989 – O monaco s' 'a pazzea
  • 1990 – A ciociara
  • 1991 – Sega sega mastuciccio
  • 1992 – Attenti al lupo
  • 1993 – Tu mi vuoi
  • 1993 – Sì o no
  • 1994 – Gam Gam
  • 1994 – Salutame 'a soreta
  • 1996 – Voglio andare a vivere in campagna
  • 1997 – Maddalena
  • 2001 – Padre Pio
  • 2001 – Lauretta
  • 2002 – A carcioffola
  • 2002 – La famiglia
  • 2004 – Madonnina dai riccioli d'oro
  • 2005 – Te votto a mare
  • 2006 – Italia campione del mondo
  • 2006 – Madonna di Pompei
  • 2007 – O ball d'o cavallo
  • 2007 – Chitarra vagabonda
  • 2008 – Trapanarella
  • 2009 – Il ballo di Gigione
  • 2009 – Madonna di Lourdes
  • 2010 – Tu sei l'unica donna per me
  • 2011 – Pane amore e cioccolata
  • 2012 – O'siscariello
  • 2012 – San Gerardo
  • 2013 – Buonanotte amore mio
  • 2013 – Papa Francesco
  • 2014 – Cicirinella Teneva Teneva
  • 2016 – Il ballo del pisello
  • 2016 – Sofia
  • 2018 – La fisarmonica

Raccolte

  • 2014 – Mix canta e balla con Gigione

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Mossetti, Nell’impero di Gigione non c’è mai crisi, in Esquire, 27/01/2018.
  2. ^ Alessandro Chetta, Per il Mibact il doc su Gigione merita l’«interesse culturale», in Corriere della Sera, 29/12/2015.
  3. ^ Federico Vacalebre, «Essere Gigione»: ecco il docufilm di «interesse culturale», in Il Mattino, 26/12/2017.
  4. ^ Pier Luigi Razzano, Un film su Gigione re delle feste e fenomeno social "So cosa vuole il mio pubblico", in La Repubblica, 19/01/2018.
  5. ^ Storia, su gigioneofficial.it.
  6. ^ Marta Capuozzo, La parodia di Luca Sepe di “Sofia” di Alvaro Soler, in Voce di Napoli, 02/09/2016.
  7. ^ Il doc del 2008 «Dove c’è Gigione non c’è problema», su video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it.
  8. ^ Flora Ciccarelli, Essere Gigione, essere Vestoso., in Uonnabi-Medium, 17/01/2018.
  9. ^ Gabriele Porro, Vita e opere di Gigione, il tamarro timorato di Dio che fa ballare il Paese., in Cultweek, 20/01/2018.
  10. ^ Mario Basile, “Essere Gigione”, un documentario per capire la provincia italiana, in Il Napolista, 13/01/2018.
  11. ^ Maria Fioretti, Abbiamo bisogno di avere fede in qualcosa, anche in Gigione: l’incredibile storia di Luigi Ciaravola arriva al cinema, in Orticalab, 01/01/2018.
  12. ^ Ciro Pellegrino, Il documentario su Gigione è di interesse culturale: lo dice il Ministero, in Napoli Fanpage, 29/12/2015.
  13. ^ Pasquale Raicaldo, Ischia, lo show di Gigione: "Così è nato il documentario su di me, in La Repubblica, 05/07/2018.
  14. ^ Luca Morieri, Essere Gigione conquista anche la Napoli bene, standing ovation per il re della folk dance, in Voce di Napoli, 19/01/2018.
  15. ^ Monia Lauroni, Essere Gigione… o Gigione siamo noi?, in Alessio Porcu.it, 30/08/2019.
  16. ^ Gianni Vigoroso, Sublimitas a Gigione. L'artista infiamma il popolo della Fibes, in Ottopagine.it, 23/04/2018.
  17. ^ Redazione, Ariano Irpino (AV) – Sale l’attesa per la consegna del premio Sublimitas a Gigione, in tgnewstv.it, 21/04/2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Filmato audio Mediaset, Gigione al Maurizio Costanzo Show, Gigione.

Filmato audio Rai, Gigione Jo Donatello Special Rai 2, su YouTube, Rai 2.
«Gigione Rai 2 - E la chiamano Estate»
Filmato audio Rai, Gigione Jo Donatello - Quelli che il calcio, su YouTube, Rai 2.
«Gigione Rai 2 Quelli che il Calcio»
Filmato audio Rai, Gigione Rock For You - Stracult su Rai 2, su YouTube, Rai 2.
«Gigione Rai 2 Stracult»