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Modifica della pagina Guardia Giurata

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Buongiorno Andrea, sono un Collega e mi sono occupato di riscrivere la pagina "Guardia Giurata" per renderla più simile alle pagine "amiche" della polizia di stato, carabinieri ecc.

Ti chiedo il permesso, con la tua collaborazione e iscrizione tra i creatori della pagina visto che una parte del testo è stato tratto dalla tua pagina "Vigilanza Privata", di sovrascrivere il testo attuale della pagina "Guardia Giurata" con il codice che ti riporto qui di seguito, ti invito a non modificare il codice e di guardarne un'anteprima in modo da vederne i cambiamenti, ovviamente una volta autorizzata la pubblicazione secondo le regole di wikipedia poi chiunque potrà provvedere alla modifica e aggiunta di materiale, grazie per l'attenzione.

Ecco la pagina:

{{Pubblica Sicurezza

Guardie Giurate
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Le Guardie Giurate, propriamente dette Guardie Particolari Giurate (GPG), sono cittadino che possiedono i requisiti utili al rilascio di un Titolo di Polizia, sono quindi autorizzati dallo Stato ai sensi dell'art. 133 del T.U.L.P.S. a tutelare i beni, mobili ed immobili di privati o enti anche pubblici; ma non le persone, la cui tutela dell'incolumità è onere e prerogativa esclusivamente dell'Autorità di Pubblica Sicurezza (art. 1 del T.U.L.P.S.). Il titolo di Guardia Particolare Giurata è soggetto a rinnovo ogni due anni previa verifica delle autorità preposte della persistenza dei requisiti psico-fisico-attitudinali nonché legali.

La Guardia Particolare Giurata è inquadrata giuridicamente come "Incaricato di Pubblico Servizio", benché alcune sentenze della Corte di Cassazione ne abbiamo evidenziato anche la qualità di "Agente di Polizia Giudiziaria" e di "Pubblico Ufficiale"; ma solo quando, in determinate specifiche occasioni, chiamata a prestare soccorso ad altri Agenti o Ufficiali di Pubblica sicurezza "Art.139 T.U.L.P.S.".

Le G.P.G. possono stendere dei verbali in relazione al servizio cui sono destinate; ma questi fanno fede in giudizio fino "prova contraria" e non a fino a "Querela di Falso" come avviene per gli agenti di Polizia Giudiziaria. Il "Porto di Pistola" di cui sono quasi sempre dotate le G.P.G. è per "Difesa Personale"; esso dà diritto al porto, anche fuori servizio, in tutto il territorio nazionale, isole comprese, con le limitazioni imposte dalla legge. Il rinnovo del "Porto d'Armi" è biennale e solitamente coincide con quello del "Decreto di Nomina". Alle G.P.G. che prestano servizio armato, quindi, vengono rilasciate due differenti "Autorizzazioni di Polizia", seppur collegate fra loro; questo perché in qualche luogo i regolameti delle Questure prevedono solo il servizio disarmato, come nel caso del controllo negli aeroporti; in altri casi, lo stesso cliente dell'Istituto di Vigilanza richiede guardie prive di pistola. Di conseguenza, anche se raramente, alcune Prefetture rilasciano il Decreto ma non il Porto. Alle Guardie Particolari Giurate e gli istituti di vigilanza dai quali esse per lo più dipendono, i titoli vengono rilasciati dalla Prefettura; il controllo sull'operato viene poi espletato della Questura. Come anche del Questore è il regolamento provinciale sulle modalità del servizio e le dotazioni.

Secondo l'Art. del 133 T.U.L.P.S.: Gli enti pubblici, gli altri enti collettivi e i privati possono destinare guardie particolari alla vigilanza o custodia delle loro proprietà mobiliari o immobiliari. Possono anche,con l'autorizzazione del Prefetto, associarsi per la nomina di tali guardie da destinare alla vigilanza o custodia in comune delle proprietà stesse.

Cenni storici

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In epoca romana erano chiamati vigili i tres viri nocturni; oltre allo spegnimento degli incendi avevano compiti di pubblica sicurezza, specialmente durante la notte. Già nelle lontane origini, all'organizzazione pubblica si affiancò quella privata; patrizi mantennero e addestrarono schiavi per la sorveglianza dei beni e lo spegnimento degli incendi nelle proprietà. Augusto, nel 22 a.C., invitò gli edili ad una maggior cura della sorveglianza della città e mise a loro disposizione un corpo di seimila vigili. Se le origini risalgono ad epoche remote - come del resto si ricava dallo stesso nome latino, vigilantia, vigilanza - più assimilabile al moderno concetto di Polizia è la funzione delle Guardie notturne: attività che ha per oggetto la prevenzione, la custodia dei beni. Non per nulla il Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza del 18 giugno 1931 prevede la costituzione di Corpi privati i quali sono tenuti a prestare la loro opera ad ogni richiesta dell'autorità di Polizia (art.132-141) ...e finalmente divennero Guardie particolari Giurate!

Le teorie conservatrici dei secoli passati, si ergevano a ostacolare il riconoscimento della possibilità che privati svolgessero attività di vigilanza per conto di altri, quindi lo Stato era l'unico ed il solo a poter vigilare e presiedere alla vita individuale, intesa in tutte le sue mansioni, né era concepibile una sfera di atti liberi e sottratti al suo controllo. La prima barriera fu abbattuta con la legge 20 marzo 1865 n. 2248, allegato 3, sulla unificazione legislativa, le quali disposizioni sancivano la possibilità di nominare Guardie particolari da destinare limitamente alla custodia della sola proprietà terriera. Una successiva legge del 1890, la n. 7321, estendeva tale prestazione d'opera alla tutela della più generica proprietà dei comuni e dei corpi morali. Solo con la legge del 1907 n. 690, nota come il Testo Unico sugli Ufficiali ed Agenti di pubblica sicurezza, si attribuì ai privati, ai corpi morali ed ai comuni la facoltà di chiedere l'approvazione della nomina di Guardie particolari Giurate per custodire le loro proprietà. Successivamente il R.D. n. 562 del 1914 regolava gli Istituti di Vigilanza e custodia della proprietà mobiliare ed immobiliare altrui.

L'esercizio dell'attività di vigilanza e di salvaguardia dei beni altrui da parte di strutture organizzate, attraverso l'opera di personale selezionato appositamente, trova il suo assetto organico con il vigente Testo Unico approvato con R.D. n. 773 del 1931 e col relativo regolamento di cui al R.D. n. 635 del 1940.

Un tema sempre dibattuto e di costante attualità è quello circa la questione sulla natura giuridica dei soggetti operanti in tali istituti. Appare esatto riconoscere loro solo eccezionalmente carattere di pubblici ufficiali, quindi le Guardie particolari Giurate "non hanno di regola la qualità di pubblici ufficiali, bensì di incaricati di pubblico servizio" a norma dell' art. 358 comma 2 c.p. Per esempio, in caso di arresto in flagranza , spetta alla guardie la qualità di pubblico ufficiale, non perché siano Guardie, bensì perché tale qualità spetterebbe a qualsiasi privato in condizioni simili. Parlando degli istituti bisogna ricordare che essi non dovranno assumere l'aspetto di organizzazioni paramilitari, ma, tanto meno, dovranno presentare le connotazioni di organismi depositati di pubblici poteri con possibilità di pregiudizio per la pubblica fede e di illecito straripamento nelle attribuzioni proprie della Polizia di Stato. Proprio per questo, ad esempio, è necessario che la foggia delle uniformi proposta per le Guardie dei suddetti istituti sia tale da garantire esteriormente l'esatta individuazione da parte di chiunque dello status e anche della funzione di detto personale ed evitare così ogni possibilità di equivoco o di deprecabile abuso nell'esercizio dei delicati compiti ad essi demandati. La stessa adozione della divisa dovrà essere sottoposta anche al parere favorevole dell'Autorità militare che dovrà procedere a verificare l'assenza di somiglianza della stessa con fregi, divise o distintivi appartenenti all'esercito o ad altre armi.

Servizi e Funzioni

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Le Guardie Giurate garantiscono la sicurezza pubblica e privata dei beni mobili e immobili a loro assegnati, tra i vari servizi svolti ricordiamo i più comuni ovvero: Trasporto valori, Piantonamento fisso, Piantonamento antirapina, Pattugliamento h24, Videosorveglianza, Centrale Operativa, Pronto intervento, Prevenzione crimine, Scorta, Custodia chiavi.

Le Guardie Giurate collaborano costantemente in ausilio alle FF.OO per garantire la Pubblica Sicurezza.

Piantonamento

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Il servizio di piantonamento, consiste nel presidio fisso di un obiettivo da parte di una o più Guardie Particolari Giurate armate, in uniforme, dotate di protezione antiproiettile e collegate costantemente con la Centrale Operativa. Le aziende, gli enti pubblici, gli Istituti di Credito, le abitazioni private, ai quali questo tipo di servizio è rivolto, vengono così tutelati da una presenza costante anche 24 ore su 24, onde prevenire e reprimere atti criminosi. Il personale è interamente composto di GPG armate, ed è strutturato secondo un ordine gerarchico che va dal 4°-6° livello al primo livello responsabile del servizio.

Tutte le guardie svolgono il servizio di vigilanza armate ed in divisa.

Il servizio si articola in:

  • Piantonamento fisso diurno
  • Piantonamento fisso notturno
  • Piantonamento temporaneo per brevi periodi

Il servizio di piantonamento può essere utile per luoghi ove esiste un pericolo continuo, in particolare per la sorveglianza di entrate o uscite di locali soggetti a rapine. Inoltre è l’ideale per coloro che desiderino personale selezionato e di fiducia per vigilare internamente il proprio locale anche in orari di apertura al pubblico.

Servizio Ispettivo

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Contrariamente ad una presenza costante, come il servizio di piantonamento, la visita ispettiva prevede un intervento dinamico della Guardia Giurata in un determinato obiettivo da controllare.

Il servizio viene svolto prevalentemente nelle ore notturne da una GPG. Nell’arco di un turno di lavoro il servizio ispettivo di zona è eseguito per più Clienti e consiste nell’ispezione saltuaria dei loro rispettivi negozi, uffici pubblici e privati, attività commerciali piccole, medie e grosse.

Il numero di ispezioni per ciascun Cliente viene stabilito per contratto. Durante l’ispezione, le Guardie hanno il compito di effettuare un controllo generale e, soprattutto, controllare gli infissi esterni, porte e finestre. Queste devono trovarsi perfettamente chiuse. Se ciò non fosse e si dovessero rilevare segni di scasso e di effrazione, la Guardia ne informa immediatamente via radio il Centro Operativo per gli opportuni interventi da parte delle Forze dell’Ordine.

Questo tipo di servizio è la forma più antica di controllo per vigilare sulla proprietà privata. La Guardia che effettua i giri ispettivi ad orari casuali della notte, lascia come riscontro del passaggio un bigliettino con il simbolo della Vigilanza, uno ad ogni passaggio.

È un servizio considerato utile per sorvegliare aree circoscritte, facilmente accessibili.

Mentre risulta poco efficace per luoghi ove è custodita della merce facilmente trasportabile, o spazi difficilmente ispezionabili. In alternativa al classico bigliettino il servizio può essere documentato mediante la punzonatura di orologi di controllo posizionati in determinati punti del luogo da ispezionare. Questo tipo di controllo permette di conoscere l’ora di passaggio della Guardia.

Trasporto Valori

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La raccolta ed il trasporto valori è una delle attività dell’Istituto che richiede una approfondita conoscenza delle problematiche connesse ed un elevato grado di sicurezza.

Il personale Operativo utilizzato per questo servizio è altamente qualificato, adeguatamente addestrato al poligono del Tiro a Segno Nazionale, e munito di giubbotto antiproiettile, è sottoposto a periodiche simulazioni fuori dall’aula che diventano efficaci perché si riconducono all’esperienza quotidiana.

L’equipaggio è composto di tre Guardie Particolare Giurate, armate. Il servizio è svolto all’insegna della massima sicurezza, con mezzi blindati e dotazioni specifiche ( dal tipo di blindatura, alle protezioni attive e passive, ai collegamenti radio satellitari e dai servizi speciali di scorte).

Le procedure differenziate e personalizzate per ogni tipologia di attività sono gli aspetti che determinano la Qualità e l’affidabilità del servizio.

Attività importante e delicata offerta agli Istituti di Credito, Centri Commerciali ed altri. Il denaro che viene prelevato dalla sede del Cliente, non viene semplicemente custodito all’interno dell’Istituto (caveau), ma subisce alcune fasi di lavorazione come: ricontazione – verifica e trattamento e per ultimo il confezionamento, rendendo il tutto disponibile in tempi brevi per la riconsegna come da specifiche istruzioni impartite dal Cliente.

Tutte le operazioni vengono effettuate da personale adeguatamente formato e responsabilizzato, mediante l’ausilio di apparecchiature specifiche a norma.

La sala conta è moderna ed efficiente, in genere situata all’interno della sede operativa, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza e di monitoraggio dell’ambiente.

Custodia Beni e Valori

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Servizio garantito dal settore caveau, dotato di porte blindate, di assoluta sicurezza, il meglio per custodire valori – quadri d’autore – documenti – opere d’arte – e tutto ciò che richiede sicurezza, 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno.

Il settore caveau è attrezzato per la custodia specializzata di pellicce. Questa attività è garantita da un ambiente tenuto costantemente a temperatura ideale e monitorato da un complesso sistema di protezione.

Localizzazione satellitare

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Il sistema GPS (Sistema di Posizionamento Globale) lo si può considerare il servizio tecnologicamente più innovativo in assoluto. Consiste nella radio localizzazione satellitare a distanza di un mezzo in movimento sul territorio Nazionale.

Permette azioni in tempo reale nella gestione del mezzo, ricostruendo il percorso, eseguendo controlli ed inviando comandi. Il servizio interessa i possessori di auto di valore, aziende per il monitoraggio in tempo reale del posizionamento dei propri mezzi, società di trasporto valori, autobus, ecc.

Il sistema consiste nell’installare sul mezzo da monitorare un dispositivo dotato di una caratteristica cellulare incorporata. Il dispositivo GSM impiegato è in grado di inviare al Centro Operativo la posizione del veicolo, utile per le eventuali segnalazioni d’allarme.

Per garantire una maggiore sicurezza ad un insediamento, ad un negozio, ad una abitazione, occorre innanzitutto installare un buon impianto antintrusione, secondo canoni normativi appropriati; occorre tenere l’impianto in regolare manutenzione; occorre infine collegare l’impianto con canali, ragionevolmente a prova di sabotaggio, ad organismi in grado di garantire la ricezione dell’allarme ed un’idonea reazione.

La soluzione proponibile è quella di collegarsi alla sala operativa di un Istituto di Vigilanza privata, che vive esclusivamente per servire i propri Clienti e che dispone di pattuglie di pronto intervento, che non ha altri compiti all’infuori di questo. Per questo il servizio di teleallarme è considerato una delle attività fondamentali connesse con la sicurezza del patrimonio.

La Vigilanza è dotata di un sistema di controllo a distanza che consente di verificare la condizione di sicurezza, in tempo reale, dei Clienti presso le quali siano installate delle Unità Periferiche radio. L’assistenza tecnica come la posa e l’attivazione delle periferiche radio viene garantita 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno da tecnici qualificati.

Gli apparati periferici, sono collegati ad impianti di antintrusione installati presso le sedi del Cliente.

Le operazioni di controllo concordate vengono attuate a mezzo del Centro Operativo in modo programmato o manuale. In programma, vengono effettuati controlli con ripetizione ciclica variabile e ad orari prefissati, secondo le esigenze dettate dall’ubicazione e dal rischio del sito da controllare; si possono effettuare controlli tendenti a stabilire se sia stato inserito o disinserito l’impianto d’allarme nelle ore di chiusura–apertura, nonché l’avvenuta attivazione di macchine o centrali.

In manuale: possono essere effettuate verifiche manuali, che danno le stesse informazioni circa lo stato dei vari allarmi, collegati alle Periferiche, attivazioni accensione e spegnimento di macchine, apertura e chiusura di cancelli o finestre, attivazione e disattivazione di centrali e impianti di riscaldamento, ecc.

Per tutte le operazioni di controllo e attivazione possono essere fornite, a richiesta, le stampe documentali sia periodica che saltuaria. Inoltre, tramite il collegamento con le periferiche radio possono essere acquisite indicazioni, oltre che sull’attivazione degli impianti d’allarme, su molteplici condizioni anomale. Del tipo: intrusione, furto, incendio, manomissione, guasto centrale, allagamento, fuga di gas, rapina, assenza di rete, arresto macchina o di impianti, e tante altre attivazioni.

Alla ricezione di un segnale d’allarme la Centrale Operativa visualizza la periferica che ha inviato il segnale e di conseguenza il Cliente in questione, inviando in loco in tempo reale una pattuglia di pronto intervento.

Il telesoccorso è un sistema all'avanguardia che propone soluzioni tecnologicamente avanzate, sicure ed efficace, di grande utilità per tutte le persone che vivono sole, anziani con particolare stato di bisogno fisico, che in qualsiasi momento possono aver bisogno di assistenza.

Fino a qualche anno fa il dispositivo era costituito da un radiocomando di piccole dimensioni, utile per l'attivazione a distanza della richiesta di soccorso. Da un combinatore telefonico installato presso l'abitazione dell'anziano, o in alternativa da una periferica radio monodirezionale nel caso l'anziano fosse sprovvisto di linea telefonica.

Sia il combinatore con la linea telefonica, che la periferica radio veniva collegata con la Centrale Operativa dell'Istituto di Vigilanza. Il combinatore o la periferica veniva sollecitata dal radiocomando in dotazione all'anziano, che in condizione di necessità mediante la semplice pressione del pulsante inviava al C.O. il messaggio di soccorso, attivando le procedure di assistenza-soccorso.

Con l'evoluzione della tecnologia adesso si trovano in commercio dispositivi (Personal Tracker) in grado di utilizzare la rete GSM per la comunicazione con la C.O. Questi dispositivi, oltre ad essere più economici (non necessitano di alcuna installazione), sono delle dimensioni di un comune telefonino, possono essere sempre portanti in tasca dall'utente e sono dotati di sistema GPS per l'identificazione del luogo di generazione dell'allarme.

Il C.O. al momento della ricezione del segnale di richiesta assistenza visualizza sul monitor del computer dedicato per il telesoccorso i dati caratteristici dell'anziano con tutte le informazioni: luogo allarme, eventuali patologie pregresse e attuali, terapie da seguire e recapiti telefonici di familiari. Il tutto come da specifiche di accordo per il servizio richiesto.

Il Cliente che ha collegato il proprio impianto o Personal Tracker alla C.O., presidiata 24 ore su 24, oltre ad una gestione completa dell'apparato stesso, può beneficiare del servizio di pronto intervento a cui è preposto un adeguato numero di pattuglie altamente qualificate pronte a garantire un'efficace intervento.

Video Sorveglianza

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È un sistema di monitoraggio utile nei casi di rilevazione o segnalazione di situazione di emergenza.

Consente alla C.O. di valutare la natura e la concretezza del segnale di allarme in corso, in quanto oltre alle normali segnalazioni vengono analizzate le immagini che giungono dall'area interessata dall'allarme.

Le immagini osservate su monitor a 21” provenienti dalle telecamere, possono essere registrate sia automaticamente tramite opportuna programmazione, che manualmente mediante l’intervento dell’Operatore di centrale.

In caso di ricezione di segnalazione d’allarme, la C.O. in contatto radio con la pattuglia intervenuta sul sito in allarme, ha la possibilità di guidare i controlli fornendo utili indicazioni necessarie ad effettuare l’ispezione in massima sicurezza. Il sistema, consente, mediante telecamere posizionate in punti strategici, di monitorare a distanza i luoghi, o locali, e tutto ciò che necessita di una sorveglianza.

La C.O. è in grado di ricevere segnalazioni automatiche in presenza di allarme, segnalazioni di manomissione e mascheramento di una telecamera, effettuare test ciclici delle periferiche.

Inoltre fornisce le registrazioni delle immagini utili a costruire un’adeguata documentazione disponibile sia per le forze dell’ordine per ulteriori indagini, che per il Cliente per fini assicurativi.

Gestione aziendale

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La gestione di un moderno Istituto di Vigilanza privata è diventata nel tempo sempre più complessa ed articolata.

I programmi gestionali "standard" mal si adattano alle varie particolarità del settore ed è pertanto quasi indispensabile l'utilizzo di un software verticalizzato specifico, che può essere sviluppato internamente all'azienda oppure più spesso prodotto da software house specializzate nel settore.


Struttura ed operatività

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La GPG,in quanto Incaricato di Pubblico servizio,agli effetti della legge penale, e colui i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio.Quindi svolge le funzioni tipiche della polizia giudiziaria,ma limitamente ai reati sulle cose in sua custodia e senza poter esercitare i poteri tipici della PG(perquisizioni,arresti facoltativi e così via) se non sono espressamente previsti dalla legge. Quindi la Gpg:

1) Non ha poteri di ordine pubblico o tutela della persona(salvo eccezione della legittima difesa personale e verso terzi);
2) Non può svolgere indagini;
3) Non può eseguire arresti facoltativi;
4) Non può eseguire identificazioni personali se non è espresso dalla legge;
5) Vigila sui beni mobili e immobili;
6) Deve denunciare tutti i reati di cui viene a conoscenza nell'ambito delle sue funzioni;
7) Può procedere al fermo in flagranza di reato,trattendo il reo ed il corpo del reato fino all'arrivo delle FF.OO;
8) Le Guardie Giurate sono regolamentate dal TULPS, dal regolamento del Questore, dalla Prefettura
9) Le Guardie Giurate sono diretti ausiliari delle FF.OO e hanno l'obbligo di collaborazione e assistenza qualora venga richiesto.

Le Guardie Giurate sono strutturate in base all'Istituto di Vigilanza di appartenenza, il quale decide l'organizzazione stessa dell'istituto definendo la struttura gerarchica e la disposizione del personale in base ai servizi offerti.:

Servizi

  1. Pattugliamento Diurno/Notturno;
  2. Piantonamento fisso;
  3. Gruppo Operativo Mobile di intervento;
  4. Servizio Cinofili;
  5. Trasporto Valori;
  6. Antirapina;
  7. Sorveglianza;
  8. Antiterrorismo;
  9. Scorte;
  10. Custodia valori";
  11. Contazione valori.

Specialità

  1. Centrale Operativa;
  2. Unità Cinofile;
  3. Unità Operative;
  4. Unità Trasporto Valori.

Equipaggiamento

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L'equipaggiamento delle Guardie Giurate varia nei materiali e nella tipologia in base alle disposizioni dei vari istituti di vigilanza, tuttavia è possibile indicare l'equipaggiamento individuale di ogni operatore:

- Divisa completa
- Giubbotto Antiproiettile (GAP)
- Anfibi
- Cinturone
- Fondina
- Pistola
- Torcia
- Radio
- Cellulare

Gradi e Mostrine

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Fregio per berretto rigido e per basco per gli agenti Guardie Giurate

Le Guardie Giurate vestono dive differenti in base agli istituti di appartenenza, le divise e le mostreggiature indossate devono essere approvate dalla Polizia Amministrativa della Prefettura.

Nella Vigilanza Privata vengono spesso utilizzate più divise in base ai compiti svolti: I reparti Operativi indossano la maggior parte delle volte tute operative di colorazione scura (Nera o Blu) con eventualmente gilet ad alta visibilità;
Gli agenti operanti all'interno della Centrale Operativa indossano spesso divise modello "Drop" anch'esse in colorazione scura, solitamente un blu scuro, anche se, sempre in base al regolamento interno di ogni singolo istituto vengono utilizzati camici con mostrine, e abiti "borghesi".

L'uniforme invernale drop consta solitamente di giacca con bottoni argentati e fregio dell'istituto, con spalline con bordo azzurro, pantaloni blu, camicia manica lunga di colore celeste e cravatta color avion. Il vestiario comprende anche una giacca a vento munita di ampie tasche e spalline bordate di celeste. L'uniforme ordinaria estiva invece è composta da camicia celeste a maniche corte, con taschini sul petto e bottoncini argentati con fregio, pantaloni di cotone blu e cintura in tessuto blu con fibbia e fregio di colore argento. Con queste uniformi sono spesso previsti basco azzurro con fregio o copricapo classico, oppure berretto rigido blu o nero con fregio. La tuta operativa invernale consta di una giubba di colore blu o nera, pantalone dello stesso colore, spesso la tuta operativa non è divisa in due pezzi bensì è un pezzo unico. La tuta operativa estiva è composta da pantaloni di colore blu o neri ed una polo o camicia con i fregi e i loghi dell'istituto di appartenenza. Stivaletti invernali per l'ordinaria, ed anfibi per l'operativa.

Vi sono poi anche capi di vestiario come il maglione blu a V con toppe di rinforzo su spalle/gomiti e scritta "Guardie Giurate" o "Vigilanza Privata" o recanti il nome dell'istituto di vigilanza da indossare in luogo della giacca e per i soli servizi interni, un maglione sottogiacca blu a scollo a V, il maglione a collo alto con cerniera lampo, un cappotto a doppia abbottonatura e tutti gli accessori per le uniformi di servizio.

Le Guardie Giurate sono rappresentate e identificate da:

  1. Decreto di Guardia Giurate
  2. Tesserino identificativo dell'Istituto di Vigilanza
  3. Logo dell'Istituto di Vigilanza;
  4. Mezzi dell'Istituto di Vigilanza;
  5. Distintivo dell'Istituto di Vigilanza;
  6. Un Santo Patrono: San Giorgio.

Operazione Mille Occhi Sulla Città

Il ministro Maroni ha firmato il 12 febbraio 2010 un accordo con i rappresentanti dell'Anci e delle organizzazioni degli Istituti di vigilanza, che prevede la collaborazione tra Polizia, Carabinieri, Polizie locali e Istituti di vigilanza: “Mille occhi sulla città” che integreranno le forze dell'ordine nell'assicurare la sicurezza nelle aree urbane a tutti i cittadini.

Alla firma era presente anche il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano.

I privati, rappresentati dagli istituti di vigilanza, «possono dare - secondo il ministro - un contributo di conoscenza e informazione, svolgendo in questo modo un servizio di grande civismo che va oltre i doveri contrattuali».

Maroni ha anche sottolineato il ruolo del mondo delle autonomie locali, rappresentate dall'Anci, che, ha detto il ministro, «ha accettato la sfida della sicurezza».

I punti salienti del protocollo si sostanziano in un monitoraggio costante delle aree urbane attraverso le segnalazioni che confluiranno presso le sale operative della questura, se riguardano i capoluoghi di provincia, la centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri negli altri casi, nonchè alle centrali operative delle Polizie locali. Le segnalazioni potranno riguardare: bambini e persone anziane in difficoltà, mezzi e persone sospette, ma anche la presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione. In genere, tutte quelle situazioni che facciano presumere la commissione di reati o che evidenzino situazioni di degrado urbano e disagio sociale.

San Giorgio Patrono delle Guardie Giurate

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Agli inizi del 1993 alcune Guardie Particolari Giurate di Piacenza, con le quali decisero di collaborare colleghi di altre province italiane, decisero di ricordare i loro colleghi caduti in servizio con una cerimonia religiosa. Fino ad allora nulla di simile era mai stato fatto in Italia. La data della cerimonia fu stabilita per il 12 settembre. Al termine di una messa solenne fu scoperta e benedetta una lapide affissa in una parete all'interno della chiesa del Preziosissimo Sangue di Piacenza. La lapide fu successivamente posta sopra una stele, appositamente costruita a forma di leggio, nel giardinetto antistante la chiesa e inaugurata il 24 aprile con una solenne cerimonia alla presenza di numerose GPG in divisa e in borghese accompagnate dai loro familiari, nonché, da una nutrita rappresentanza di Autorità civili e militari. Ogni anno, nella domenica più vicina al 23 aprile - ricorrenza di San Giorgio - in quel luogo, si radunano le Guardie Particolari Giurate in servizio o in congedo e dopo una solenne cerimonia religiosa nella quale viene letta la Preghiera della GPG, depongono una corona o un mazzo di fiori in ricordo dei loro caduti. Verso la fine del 1995 il Vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio Monsignor Luciano Monari, su interessamento - dello stesso gruppo di GPG che si erano rese promotrici della ricorrenza - propose di invocare San Giorgio martire di Lydda, come patrono delle GPG, perché secondo la tradizione popolare e l'agiografia dei Santi “sembrerebbe” che Giorgio, oltre ad essere stato un ufficiale dell’esercito, per un periodo della sua vita, fosse stato anche una “specie di guardia” che proteggeva villaggi e terreni e in quella veste uccise il famoso drago. Mons. Monari si fece promotore presso la Congregazione del culto dei Santi per il riconoscimento di San Giorgio come Patrono delle GPG e scrisse anche la Preghiera che fu approvata dai vertici ecclesiastici il 9 settembre 1996. Tale preghiera fu letta, per la priva volta, dalla Sig.ra Maria Grazia Badini durante una solenne cerimonia il 13 ottobre dello stesso anno.

Preghiera delle Guardie Giurate

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"O Dio nostro Padre
fonte della vita e grande nell’amore.
Tu sei nostro Creatore.
La tua misericordia è senza limiti.
A te la lode e l’onore di ogni creatura.
Guarda benigno a noi,
Guardie Particolari Giurate
che con fedeltà serviamo il nostro Paese.
Aiutaci Signore, a compiere il nostro
compito in obbedienza alla tua volontà
e forti della tua Presenza, affrontiamo
fatiche e pericoli sicuri della tua protezione.
Fa che riconosciamo ogni giorno, nella voce
del dovere che ci guida, la tua voce;
Possiamo essere di esempio a tutti i cittadini,
nella fedeltà ai tuoi comandamenti e alla tua Chiesa,
nell’osservanza delle leggi e nel rispetto
dell’autorità costituita.
Concedi a noi e alle nostre famiglie
la tua Benedizione, la protezione di
Maria Santissima e del nostro Patrono.
Amen".

Con approvazione ecclesiastica del 9 settembre 1996

Si ringrazia per la creazione di questa pagina la GPG Pintaldi F.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Template:Guardie Giurate d' Italia

Voci correlate

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Categoria:Sicurezza Categoria:Professioni militari e paramilitari

  1. ^ [La legge 24 dicembre 2007, n. 244 ha disposto la soppressione della qualifica di Dirigente generale di pubblica sicurezza di livello B e delle corrispondenti posizioni di organico di livello B, nonché l'inquadramento dei dirigenti in possesso della predetta qualifica alla data del 31 dicembre 2007, nella qualifica di prefetto, con decorrenza 1° gennaio 2008.