Utente:FireawayII/Sandbox:Ortona dei Marsi

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Ortona dei Marsi è un comune di 737 abitanti della provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Valle del Giovenco.

Tramonto ad Ortona dei Marsi

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Ortona sorge su un'altura di 1058 metri, ma le vette delle montagne che circondano il paese arrivano fino ai 1200 metri slm.

Il territorio ortonese è attraversato dal fiume Giovenco, che viene originato nella Valle del Templo, alle pendici del Monte Argatone, e và a sfociare in tre rami di cui uno confluisce nei canali del Fucino, ed altri due arrivano al fiume Liri.

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Aschi[modifica | modifica wikitesto]

Le montagne di Aschi spogliate dall'incendio del luglio 2007.

Aschi è una località originariamente indipendente da Ortona, a circa 4 km dal centro. In età pre-romana sorgeva su un colle vicino, in località Querceto, ma l'abitato venne raso al suolo dai consoli Fulvio Patino e Tito Manlio Torquato nel 305 a.C. Risorse quindi sul colle Codardo, e nel Medioevo il paese fu ricordato come l'uogo di provenienza dei frombolieri di Aschi, schieratisi al soldo dei Colonna contro gli Orsini durante la guerra tra queste due famiglie romane per il possesso di Alba. Il 18 agosto 1446 il vescovo dei Marsi Angelo Maccafani riunì vari titoli parrocchiali rurali nella Chiesa del SS. Salvatore di Aschi, elevata a dignità arcipretale. Nel 1915 il terremoto di Avezzano ha distrutto completamente l'abitato, la cui ricostruzione è stata completata nel 1932.

Carrito[modifica | modifica wikitesto]

Carrito deriva forse dala latino carretum, luogo di smistamento dei carri, o dal germanico karith, sporgenza. Fattostò che viene menzionata da papa Pasquale II agli inizi del XII secolo. Vi sorge il Santuario della Madonna della Pietà, risalente al XVI secolo ma restaurato nel 1734, nel 1916 e nel 1998[1]. A Carrito affiorano resti di mura megalitiche pre-romane, connesse verosimilmente con la fortezza di Milionia. Vi sorse anche un monastero dedicato a San Massimo, che fiorì nel XII secolo e di cui oggi restano pochi ruderi.

Cesoli[modifica | modifica wikitesto]

Cesoli viene menzionata la prima volta da papa Pasquale II, e poi ancora per tutto il XII secolo. L'attuale chiesa del Sacro Cuore è del 1905, e assurse a dignità parrocchiale solo nel 1947.

Sulla Villa[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato di Sulla Villa era anticamente chiamato Fumegna. Nel 1690 vi venne costruita una chiesa dedicata alla Vergine Maria, che divenne poi l'attuale Santuario di Santa Maria, che essendo al confine col territorio di Villalago, venne chiamato della Villa e poi sulla Villa, donde l'attuale nome della borgata.

Etimologia del nome[modifica | modifica wikitesto]

Ortona probabilmente deriva dal latino Ortus solis, orto del sole, data la sua posizione verso Oriente.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età antica[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Ortona, tra le frazioni Casej, Rivoli e Colle Cavallo, è stata collocata l'antica fortezza marsica di Milionia. A Milionia si rigugiarono i Sanniti, alleati dei Marsi, nel 294 a.C., durante la Terza guerra sannitica, dalle truppe romane guidate dai consoli Lucio Postumio e Marco Attilio Regolo, che alla fine espugnarono la città[2].

Nell'area di Ortona ebbe origine la Gens Poppedia, di cui esponente più importante fu Quinto Poppedio Silone, comandante degli Italici nella Guerra sociale (91-88 a.C.). La moglie e la figlia di Poppedio Silone vennero sepolte in località Le Rosce di Ortona, dove è stata rinvenuta una lapide con delle sepolture femminili[3].

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Papa Pasquale II in una bolla del 1115 e papa Clemente III in una bolla del 1185 citano una chiesa di Sancti Quirici in Melogne, dove Melogne sarebbe la corruzione dell'antico toponimo Milionia. Nelle stesse bolle vengono anche nominate le chiese di Sant'Onofrio, Sant'Abbondio e San Giovanni Battista di Ortona. Il nucleo storico del borgo sarebbe sorto quindi attorno alla chiesa di Sant'Onofrio e alla torre feudale sulla sommità del colle.

Nel 1187, in un'indagine commissionata dal Re di Napoli Guglielmo II il Buono Ortona risulta possesso feudale del conte Rainaldo di Celano.

Età Moderna[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1454 il Re di Napoli Alfonso d'Aragona investì dei castelli di Ortona e Carrito Gianpaolo Cantelmo, col titolo di conte.

Nel 1579 la contea di Ortona era acquistata da Fabio degli Afflitti di Aledena. Nel 1594 il vescovo di Pescina[4] Matteo Colli in una relazione ad limina denuncia la presenza di bande violente e numerose di briganti che impedivano il transito nella aree di montagna, e d'altro canto parla della chiesa di San Giovanni Battista in Ortona, elevata a Collegiata.

Le montagne di Sulla Villa viste da Ortona

Nel 1602 la contea veniva venduta all'asta a Giovanni Fibbioni dell'Aquila, che la rivendeva subito a Francesco Paolini di Magliano. In questo periodo le relazioni ad limina dei vescovi di Pescina lamentano tutte la miseria crescente delle parrocchie della Diocesi, e soprattutto della valle del Giovenco, tanto che il 14 ottobre 1639 il vescovo Lorenzo Massimi unì rendite e benefici di tutte le parrocchie rurali sotto la Collegiata di San Giovanni Battista.

Nell'intera Diocesi di Pescina la peste del 1656 causò 4080 vittime, ma Ortona rimase pressochè immune da questo flagello.

Il 29 ottobre 1734 venne riconsacrata la Collegiata di San Giovanni Battista dal vescovo di Pescina Giuseppe Baroni.

Nel 1756 la Comunità di Ortona inoltrò al Papa una supplica chiedendo di poter prelevare dalle catacombe di San Sebastiano in Roma delle reliquie di un santo martire. Così il 19 settembre 1759 arrivarono ad Ortona le spoglie di San Generoso Martire.

Nel corso del Settecento si verificheranno gravi calamità naturali, e molti ortonesi decideranno di recarsi, come braccianti stagionali, ai Castelli Romani, soprattutto in quel di Frascati e di Marino.

Ortona nel Regno d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi del XIX secolo Ortona contava 1178 abitanti[5]; mentre nel 1866 la popolazione era salita a 2214 abitanti. Nel 1874 Ortona ed Aschi contavano 3436 abitanti.

La frazione di Aschi, in considerazione della grande importanza da essa rivestita[6], chiese nel 1887 di venire aggregata al comune di Gioia dei Marsi, richiesta poi respinta.

Nel 1888 il comune commissiona la fontana in Piazza San Giovanni, per un costo di 23.330 lire.

Il 13 gennaio 1915 Ortona venne colpita dal terremoto di Avezzano, non subendo tuttavia gravi danni o perdite umane ingenti.

Il 10 ottobre 1908 ad Ortona venne inaugurata una centrale elettrica, oggi caduta in disuso. Ortona però fu una delle prime località italiane ad essere servita dall'energia elettrica.

Negli anni '30 del XX secolo vennero costruite numerose scuole rurali, mentre nel 1948 venne aperto l'asilo delle Suore Apostole del Sacro Cuore, rimasto in funzione fino al 1975.

Oggi[modifica | modifica wikitesto]

Il 27 luglio 2007 un grande incendio, probabilmente doloso, ha devastato il bosco di Ortona. Si è subito costituito un comitato per ripiantare in tempi rapidi la vegetazione.

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiese & conventi[modifica | modifica wikitesto]

Collegiata di San Giovanni Battista[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della Collegiata

La chiesa risale verosimilmente al XIV secolo, dato che la campana grande porta la data di fusione 1342[8]. E' costruita senza fondamenta, come la maggior parte del paese, e si fonda direttamente sulla roccia viva.

Tra il 1485 e il 1500, vennero eseguiti alcuni affreschi alle colonne delle navate. Il bel portale è stato eseguito nel 1735 dal maestro Berardino Melone della Torre di Alfedena, mentre l'intera facciata è stata restaurata nel 2001. Nel 1916 venne rifatto il tetto, rovinato dal terremoto di Avezzano, e nel 1947 venne eretto l'altare di San Generoso Martire, che ospita la reliquie del santo.

Chiesa di Sant'Onofrio[modifica | modifica wikitesto]

Questo luogo di culto si fà risalire al XII secolo, essendo la più antica chiesa di Ortona. Crollò più volte, venendo in seguito ricostruita. L'ultimo rifacimento è del 1940.

Chiesa di Sant'Antonio Abate[modifica | modifica wikitesto]

Venne eretta nel XVIII secolo forse nel sito dell'antica chiesa di Sant'Abbondio: fino a qualche anno fà vi veniva celebrata la benedizione degli asini, scena descritta da Ignazio Silone nel racconto Il seme sotto la neve, senza però fare riferimento ad Ortona. Nel 1789 vi venne costituito un altare privilegiatum della famiglia Maggi.

Le chiese rurali[modifica | modifica wikitesto]

  • Sant'Abbondio in Fundo Magno: citata dalla sunnominata bolla di papa Clemente III, sita nella frazione rurale di Fundus Magnus, cadde in abbadono senza altre menzioni;
  • Santa Maria di Loreto: citata da Clemente III extra moenia terrae Hortonae ad Marsos erecta in fundo Paschalis Tomei loco nuncupata la Portella cum campanili, caemeterio fonte baptismi aliisque officinis opportunis, caduta anch'essa in disuso;
  • Sant'Angelo: citata in un istrumento del 1587, come possesso del seminario diocesano di Pescina;
  • Santa Maria delle Grazie: situata all'ingresso di Ortona, nel luogo dove oggi è il piazzale col monumento ai Caduti: venne lesionata gravemente dal terremoto del 1915 e in seguito spianata al suolo. Nel 1748 era stato approvato il regolamento della Confraternita del Gonfalone o delle Grazie, che aveva sede in questo luogo di culto.

Castelli, palazzi e ville[modifica | modifica wikitesto]

Torre[modifica | modifica wikitesto]

L'antica torre tonda che sorge sulla sommità del colle di Ortona, risale al XIII secolo e rappresenta il punto focale della fortificazione del borgo.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Feste e sagre[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa di Sant'Antonio Abate: si celebra il 20 gennaio, presso la relativa chiesa nel borgo antico di Ortona. Si procede alla benedizione degli animali, e si festeggia anche la Sagra della salsiccia;
  • Festa di San Generoso Martire: festa patronale celebrata da 4 secoli il 13 maggio, con processione per le vie del borgo della grande statua del santo martire;
  • Festa di Sant'Onofrio: festeggiata il 14 luglio, nella chiesa dedicata al santo;
  • Festa della Madonna di Sulla Villa: si celebra il 14 ed il 15 agosto, presso il Santuario di Sulla Villa; la novena invece inizia il 5 agosto;
  • Festa dell'Anziano: ricorre il 12 agosto, e sono festeggiati i "nonni" ortonesi;
  • Festa di Sant'Antonio di Padova: si festeggia il 6 settembre;
  • Festa della Madonna delle Grazie: si festeggia l'8 settembre.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

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Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

bandiera Sauvigny, Francia (settembre 2005)

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La SS Ortona Calcio 2000 è la squadra calcistica del paese, e milita nel girone A di terza categoria.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Nella notte tra il 13 ed il 14 settembre 2000 nella Collegiata di San Giovanni Battista si verificò un furto sacrilego del valore di 400 milioni di lire. Ancora non sono stati individuati i responsabili: sparirono alcune tele settecentesche, parti di sculture e i bambinelli delle statue.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vincenzo Amendola, Ortona dei Marsi - 2300 anni di storia, Ortona 1990.
  • Vincenzo Amendola, Milionia e Poppedio Silone, Ortona 1995.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In questo Santuario, sulla destra della porta della chiesa, era una ruota per i bambini abbandonati. Inoltre nel 1990 la Penitenziaria Apostolica ha accordato l'indulgenza plenaria a chi visita il Santuario.
  2. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, libro X.
  3. ^ La lapide è:POPPEDIA P. F. SECUNDA / FILIAE OSSA SITA FILIAE / M. F. MATRI OSSA SITA
  4. ^ La Diocesi di Pescina era stata costituita nel 1579 e il seminario diocesano era stato dotato delle rendite di numerose chiese rurali del territorio di Ortona.
  5. ^ Relazione ad limina del vescovo di Pescina Giovanni Camillo Rossi.
  6. ^ Basti pensare che la sola frazione di Aschi aveva nel 1887 un'entrata di 32.048,01 lire, contro i 45.973,13 di entrate per Ortona.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Questa campana rimase in funzione per 7 secoli, fino al 1962, anno in cui si lesionò. Venne tolta dalla torre campanaria nel 2002, ed oggi è esposta nella navata destra della Collegiata.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]