Utente:ClaArpCK/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Storia della tutela del risparmio in Italia

[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni successivi alla nascita del Regno d’Italia inizia a svilupparsi e a strutturarsi l’industria bancaria italiana e,  soprattutto nel corso dei primi decenni del XX secolo, si manifesta sempre di più l’esigenza di una regolazione a cui sottoporre l’attività bancaria[1]. A partire dal 1926 si realizzano diverse riforme:

  • la Banca d’Italia acquisisce il monopolio delle emissioni[2];
  • vengono stabiliti per la prima volta obblighi speciali per le banche e sono attribuiti alla Banca d’Italia nuovi poteri di controllo;
  • viene varata una legge per la tutela del risparmio che entra nell’ordinamento legislativo italiano e riceve un suo riconoscimento giuridico[1].

A seguito della Grande Depressione del 1929 viene varata la "Legge Bancaria del 1936"(Legge 7 marzo 1938, n. 141, in materia di "Disposizioni per la difesa del risparmio e per la disciplina della funzione creditizia"), che all’art. 1 sancisce che “La raccolta del risparmio tra il pubblico sotto ogni forma e l’esercizio del credito sono funzioni di interesse pubblico”. In base a essa, la tutela del risparmio rientra nel controllo pubblico sull’attività creditizia"[1].

Nel secondo dopoguerra in Italia il principio della tutela del risparmio viene fissato nella nuova Costituzione del 1948, con l’art. 47 (Costituzione della Repubblica Italiana, articolo 47) che al comma n. 1 sancisce che "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito".

La legge bancaria del 1936 resta immutata per molti anni. Negli anni settanta l’Italia affronta la crisi produttiva derivante dallo shock petrolifero e il conseguente aumento dei prezzi fa scaturire alcuni problemi, tra cui quello dell’adeguatezza del sistema bancario a fronteggiare le richieste dell’economia reale.

Nel 1993 viene emanato il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizi (Decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in materia di "t.u.b")). Il t.u.b., tra le altre cose, assegna alla Banca d’Italia il ruolo di regolatore e controllore in materia di trasparenza delle condizioni contrattuali e riguardo alla correttezza dei rapporti con la clientela bancaria e finanziaria, nonché “la sorveglianza sul sistema dei pagamenti avendo riguardo al suo regolare funzionamento, alla sua affidabilità ed efficienza nonché alla tutela degli utenti di servizi di pagamento” (Decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, articolo 146, in materia di "t.u.b"). La tutela viene intesa come conoscenza e consapevolezza del rischio da parte del consumatore dei prodotti finanziari[1].

L’evoluzione più recente in sede europea, in risposta alla crisi finanziaria del 2007-2008 e alla successiva crisi del debito sovrano, è costituita dall’Unione bancaria che con i suoi tre pilastri si pone l’obiettivo di armonizzare a livello dell’Unione europea le competenze in materia di vigilanza, risoluzione e finanziamento delle banche.

In ambito internazionale nell’ottobre 2011, il G20 ha riconosciuto l’esigenza di esplicitare la tutela della clientela tra le finalità di regolamentazione del settore finanziario, incaricando le autorità preposte di perseguirla e introducendo forme di coordinamento fra le istituzioni coinvolte nella tutela dei consumatori[3][4].

  1. ^ a b c d {​​​​​{​​​​​Cita web|url=https://cesifin.it/wp-content/uploads/2017/06/TUTELA-DEL-RISPARMIO_EBook_21-06-17DEF.pdf%7Ctitolo=RAPPORTO SULLA TUTELA DEL RISPARMIO FINANZIARIO IN ITALIA|autore2=Pietro Alessandrini|autore3=Gabriele Barbaresco}​​​​​}​​​​​
  2. ^ {​​​​​{​​​​​Cita web|url=https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/storia/origini/index.html%7Ctitolo=Le origini}​​​​​}​​​​​
  3. ^ Donato Messineo, Vigilanza bancaria, su treccani.it.
  4. ^ Stefano De Polis, La tutela dei depositi bancari nel quadro dell'Unione Bancaria Europea (PDF), su https://www.bancaditalia.it/media/notizia/intervento-di-stefano-de-polis-sulla-tutela-dei-depositi-bancari-nel-quadro-dell-unione-bancaria-europea/?dotcache=refresh.