Utente:ChristianGiordano/Sandbox

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3.2.4.2 Structural Analysis of Social Behavior (SASB) Questo sistema diagnostico si basa principalmente sul “modello quadrante” (circumplex model) di Timoty Leary (cit. in Migone, 1997, 33). Nella SASB i assi ortogonali entro i quali viene spiegata la personalità normale e patologica sono Autonomia/Dipendenza nell’asse verticale e Affiliazione/Repulsione sull’asse orizzontale (Figura 3). L’innovazione principale del modello SASB consiste nell’aver indicato tre tipi di focalizzazione: sull’altro, su sé e sull’introietto (Benjamin, 1999, 75-78). Il codificatore SASB può effettuare la valutazione del caso tramite un questionario autosomministrato, una scala di valutazione del comportamento (videoregistrazioni o dialoghi trascritti) o l’intervista dinamica, registrando la struttura della relazione che si pone in essere e rilevando le strutture interpersonali sottostanti i ricordi del paziente (Benjamin, 1999, 91-137). Alla base di questo me­todo c’è una precisa teoria dello sviluppo psichico mutuata dalla Teoria dell’attaccamento: le relazioni infantili con i caregivers, chiamati nella SASB IPIR (Important Persons and their Internalized Representations: Persone importanti e loro rappresentazioni interiorizzate) si svolgono in base a tre meccanismi: la Similarità (posizione imitativa), la Complementarietà (posizione complementare) e l’Introiezione (posizione autoriflessiva) (Benjamin, 1999, 66-71). Il passaggio dal livello relazionale a quello intrapsichico avviene attraverso tre meccanismi detti “di copia”: Identificazione, Ricapitolazione e Introiezione. Le modalità interpersonali dell’attaccamento spiegano il mantenimento di pattern di relazione disadattivi o patologici riscontrati nella psicopatologia dell’adulto: «Nel contesto dei disturbi di personalità e dei problemi relazionali e affettivi, principali campi di studio della Benjamin, la persona assume un comportamento interpersonale disfunzionale non perché vuole interagire con le persone che ha di fronte in un dato momento e non sa come farlo, ma perché mette in atto uno o più “processi di copia”, cioè comportamenti che avevano avuto luogo all’interno di una relazione di attaccamento problematica interiorizzata dall’individuo, al fine di riavvicinarsi alla figura di attaccamento e di ottenere da questa un amore incontaminato» (Cantelmi e Toro, 2007, 5). La SASB è stata sviluppata principalmente per la diagnosi dei disturbi di personalità, ma è stata utilizzata anche per valutare l’efficacia della terapia centrata sull’emozione con i bambini che hanno subito un abuso sessuale (Paivio e Nieuwenhuis, 2001) e per effettuare l’assessment del Disturbo dissociativo di personalità (McAllister, 2000, 29). L’elevata comorbilità del PTSD con il Disturbo borderline di personalità – la cui eziologia è fortemente collegata ai casi di abuso infantile – rimanda al costrutto di PTSD complesso (Herman, 2009) che attraverso il modello della SASB può essere più facilmente diagnosticato e differenziato rispetto a patologie analoghe (Benjamin, 1999, 141-171).