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Tam Teatromusica è una compagnia di teatro di ricerca fondata a Padova nel 1980 da Pierangela Allegro, Laurent Dupont e Michele Sambin e diretta da Michele Sambin.

Negli anni tra il 1980 e il 1990 il Tam definisce il proprio linguaggio espressivo: il Teatromusica, inteso come incrocio e sinergia di linguaggi visivi e musicali, che vanno dalla musica alla performatività, dall’installazione al video e che trovano una sintesi nel teatro. Sono di questi primi anni la creazione di performance, ospitate alla sala polivalente del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, come Armoniche e Opmet e la realizzazione di alcune opere caratterizzate da importanti coproduzioni tra cui Repertoire di Mauricio Kagel, Ages su musica di Bruno Maderna per la Rai di Milano e Children’s Corner su musica di Claude Debussy per il Teatro alla Scala.

Dal 1991 la ricerca sul linguaggio di Tam Teatromusica si amplia mettendo in gioco, oltre agli aspetti visivi e musicali, anche la parola come suono significante, attraverso un percorso sull’opera di Angelo Beolco detto il Ruzante.

Nel 1992 la compagnia si radica sul territorio padovano dando vita ad al progetto Teatro Carcere, un laboratorio permanente realizzato con un gruppo di detenuti del carcere Due Palazzi di Padova. Il processo di radicamento nella città si rafforza nel 1995, con la gestione di uno spazio teatrale, il Teatro delle Maddalene, in collaborazione con l'amministrazione comunale. Il Teatro, situato nel cuore della città, ospita compagnie e artisti tra cui Leo De Berardinis, Alda Merini, Mimmo Cuticchio, Giuliano Scabia.

La compagnia, dal 1996, promuove Oikos Officina delle Arti sceniche, un laboratorio permanente sui linguaggi scenici rivolto ai giovani. Da Oikos escono alcuni allievi con cui Tam Teatromusica crea la maggior parte delle produzioni dal 2003 ad oggi (Segni nel tempo, Là on son stato io me, Controvento, Tutto è vivo!).

In tempi recenti la ricerca di Tam Teatromusica interagisce e dialoga con i luoghi nei quali si realizza. Lo spazio diventa così sia stimolo che supporto drammaturgico di un azione performativa messa a servizio della rivitalizzazione dei luoghi stessi. Esempi recenti sono le creazioni per Ortigia Festival a Siracusa Stupor Mundi e per il festival Teatri delle Mura a Padova Antonio un nome senza santo.

  • Armoniche, 1980
  • Repertoire, 1981
  • Opmet, 1982
  • Era nell’aria, 1984
  • Blasen, 1984
  • Se san sebastiano sapesse, 1984
  • Piccoli pezzi, 1985
  • Dell’anima dell’arco, 1985
  • Children’s corner, 1986
  • Macchine sensibili, 1987
  • Lupus et agnus, 1988
  • Tre giorni e mezzo, 1988
  • Perdutamente, 1989
  • Ages, 1990
  • Fuore de mi medesimo, 1991
  • Stato di grazia, 1991
  • Il più meritevole dei tre, 1992
  • Arcipelago, 1993
  • Blu di Giotto, 1994
  • Baccanti, 1997
  • Canto dell’albero, 1998
  • Chiaro di terra, 1998
  • Sogno di Andrej, 1999
  • Barbablù, in principio, 2000
  • Gioventù infiammabile, 2002
  • Segni nel tempo, 2002
  • Più de la vita, 2003
  • AL di LA, 2003
  • Là on son stato io me, 2003
  • Da solo a molti, 2004
  • Segni e suoni, 2004
  • Stupor mundi, 2004
  • Play concert | Al mattonificio, 2005
  • Play concert | Controvento, 2006
  • Un abbaglio, 2006
  • Tutto è vivo, 2006/2007
  • Deforma, 2007
  • Anima blu - dedicato a Marc Chagall, 2007
  • Antonio, un nome senza santo, 2007
  • Quando l’occhio trema, 2007
  • Antonio Attisani, Oltre la scena occidente, pagine 79-90, libreria editrice Cafoscarina (1999)
  • Pierangela Allegro, Tam Teatromusica, edizioni Essegi, Ravenna (1992)

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