Utente:Amarvudol/PF

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Nella seconda metà degli anni sessanta molti musicisti tra i principali protagonisti del movimento rock inglese avevano avuto esperienze di studio presso alcune delle più rinomate scuole d'arte del paese, istituti indirizzati principalmente alle arti visive e alle belle arti, in particolare l'illustrazione, la pittura, la fotografia, la scultura, il design e l'architettura.[1] Tra questi, ad esempio, John Lennon, Eric Clapton, Pete Townshend e Ron Wood.[2][3][4][5] Fu in una di queste art school che si formò il primo nucleo dei futuri Pink Floyd, dall'incontro tra Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright, tre studenti della facoltà di architettura del Politecnico di Regent Street a Londra – divenuta in seguito l'Università di Westminster; questo gruppo di amici che si sovrappose a un altro proveniente da Cambridge.[6][7] Waters, che abitava a proprio a Cambridge, aveva frequentato prima dell'università la locale High School for Boys. Nella stessa scuola superiore studiavano al tempo Syd Barrett, che diventerà il primo leader dei Pink FLoyd, Storm Thorgerson, fotografo, grafico e designer che in seguito sarebbe stato l'autore di molte copertine dei dischi del gruppo, Bob Klose, membro di alcune delle sue prime versioni embrionali e Tim Renwick, che negli anni ottanta sarebbe stato chitarrista in molte formazioni progressive e turnista dei Pink Floyd. In una scuola vicina studiava David Gilmour, un altro ragazzo di Cambridge amico di Thorgerson.[8] I membri dei futuri Pink Floyd, sia quelli provenienti da Cambridge – Waters, Barrett e Gilmour –, che sarebbero diventati in seguito e in epoche diverse gli uomini guida del gruppo, sia quelli di Londra – Mason e Wright –, provenivano da famiglie borghesi se non addirittura agiate. In particolare Mason, il cui padre era un affermato documentarista di sport motoristici e abitava con la famiglia nel ricco quartiere londinese di Hampstead.[9]

Negli anni dell'università, a partire dal 1963, Waters, Mason e Wright diedero vita a diversi gruppi musicali studenteschi. Insieme a Clive Metcalf, Keith Noble e alla sorella Sheilagh, fondarono i Sigma 6, gruppo che in seguito, dopo diverse modifiche alla lineup, assunse svariate ed effimere denominazioni tra cui Screaming Abdabs, Leonard's Lodgers e Spectrum Five per diventare infine, all'inizio del 1965, Tea Set. Alla fine il gruppo era composto, oltreché da Waters, Wright e Mason, dal chitarrista Bob Klose, dal cantante Chris Dennis e da Syd Barrett che, dopo aver frequentato per due anni l'Istituto d'Arte del Technical College di Cambridge, in cui studiava anche il suo amico David Gilmour,[10] nel 1964 si era trasferito a Londra per iscriversi al Camberwell College of Arts forte di una borsa di studio e con l'idea di diventare pittore.[11]

Il repertorio dei Sigma 6 e dei gruppi successivi era sostanzialmente la riproposizione di pezzi in voga nel periodo, adatti a feste studentesche e piccoli club, con cover dei Rolling Stone e di artisti rhythm and blues americani. Inizialmente Waters suonava la chitarra solista, Wright la ritmica e Mason la batteria. Con l'arrivo del chitarrista Bob Klose, il primo membro dotato di buone doti tecniche, e successivamente di Barrett, Waters passò al basso elettrico e Wright alle tastiere.[12] Richard Wright, nel frattempo, ben poco interessato nella prosecuzione degli studi di architettura, aveva abbandonato il Politecnico di Regent Street e si era iscritto a una scuola di musica, il London College of Music; appassionato di jazz, aveva iniziato a interessarsi di Stockhausen e di musica elettronica contemporanea.[13] Questi interessi furono fondamentali per il contributo del tastierista allo stile musicale dei Pink Floyd negli anni seguenti.[14] L'ingresso di Syd Barrett, che assunse ben presto la leadership del gruppo, rese sempre più marginale il ruolo del cantante Chris Dennis che lasciò nel 1965, chiamato dalla Royal Air Force per cui lavorava in una base in Bahrein, convinto che la band non avesse futuro.[15][16]

Qui il primo paragrafo della sezione "L'era di Barrett (1965-1968)"

Nel frattempo David Gilmour, abile chitarrista e cantante, fondò insieme ad alcuni amici i Jokers Wild, gruppo che ottenne una certa notorietà a Cambridge con un repertorio che includeva la riproposizione di brani rock and roll e rhythm and blues. I Jokers Wild riuscirono a registrare un disco autoprodotto a Londra e suscitarono inizialmente l'interesse della Decca senza però riuscire a giungere a un contratto discografico che li avrebbe lanciati verso il successo. Nel 1965 i Jokers Wild di Gilmour incrociarono spesso la strada a Londra e a Cambridge con il Pink Floyd Sound dell'amico Syd Barrett.[17]

Le conoscenze acquisite durante gli studi universitari furono importanti nello sviluppo degli aspetti tecnologici degli effetti scenici tipici dei loro concerti[Metterei questa farse da un'altra parte, dove si descrivono i concerti o simili].[18]

  1. ^ Schaffner 1993, Parte Prima, cap. 1.
  2. ^ (EN) Art and Design Liverpool School of Arts, su Liverpool John Moores University. URL consultato l'11 novembre 2021 (archiviato il 20 giugno 2021).
  3. ^ (EN) Dave Thompson, Cream. How Eric Clapton Took the World by Storm, Londra, Virgin Books, 2006, p. 31, ISBN 978-0-7535-1132-9.
  4. ^ (EN) Mark Wilkerson, Who Are You: The Life Of Pete Townshend, Londra, Omnibus Press, 2009, Chapter One, ISBN 978-0-85712-008-3.
  5. ^ (EN) Matt Richards e Mark Langthorne, Somebody to Love. The Life, Death and Legacy of Freddie Mercury, New York, Simon and Schuster, 2016, p. 151, ISBN 978-1-68188-188-1.
  6. ^ Mason, p. 8.
  7. ^ Schaffner 1993, Parte Prima, cap. 2.
  8. ^ Schaffner 1993, Parte Prima, cap. 2.
  9. ^ Schaffner 1993, Parte Prima, cap. 2.
  10. ^ Watkinson e Anderson, p. 23.
  11. ^ Watkinson e Anderson, p. 26.
  12. ^ Schaffner 1993, Parte Prima, cap. 2.
  13. ^ Schaffner 1993, Parte Prima, cap. 2.
  14. ^ Mason, p. 16.
  15. ^ Mason, pp. 21-22.
  16. ^ (EN) Becky Evans, 'I missed out on superstardom with Pink Floyd but I've no regrets', in Daily Mail, 3 dicembre 2012. URL consultato l'11 novembre 2021 (archiviato il 9 novembre 2021).
  17. ^ Schaffner 1993, Parte Prima, cap. 2.
  18. ^ Mason, p. 9.