Utente:Almerindo d'Amato/Sandbox

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Almerindo d'Amato, pianista Italiano

Almerindo d'Amato deve la sua formazione pianistica alla scuola catanese di Franco Cristina, alla scuola napoletana di Paolo Denza del Conservatorio "S. Pietro a Maiella" ed alla scuola romana di Tito Aprea del Conservatorio di "S. Cecilia". Effettuati corsi di perfezionamento con Carlo Zecchi ed Alfred Cortot, ha svolto una intensa Carriera concertistica prima in Italia e poi nei principali centri musicali di tuti i Paesi europei, dell’Africa settentrionale, del Medio Oriente, dell'Australia e della Nuova Zelanda, dell’ America Latina, degli Stati Uniti e del Canada. Nel corso di numerose tournées ha inciso per le principali emittenti radio-televisive ed ha effettuato concerti sinfonici con celebri Direttori di orchestra: Bellugi, Bertola, Biondi, Caracciolo, Casella, Cristescu, Georgescu, Girard, Hoey, Pradella, Poche, Scaglia, Scimone, Spruit, Vernizzi, Zecchi ed altri. Ha presentato e divulgato prime esecuzioni di importanti autori italiani anche in famose istituzioni internazionali: Carnegie Hall di New York, Mozarteum di Salisburgo, Festival Internazionale di Bruxelles, Accademia di Musica di Varsavia, Festival Internazionale delle Arti a Citta del Messico, Akademie fur Musik di Darmstadt e molte altre.

I suoi programmi propongono sempre una linea di organica coordinazione riferita a temi di ampio interesse artistico e culturale. Portandosi fuori dai clichets della routine concertistica, Almerindo d’Amato ha innovato il tradizionale recital, introducendo il “Concerto presentato” quale moderna forma di incontro musicale con il pubblico. In tale apertura di orientamenti, si colloca la sua iniziativa di Fondatore nel 1974 e primo Direttore Artistico del festival “Incontri Musicali Romani”.

La sua arte pianistica ha incontrato l'incondizionata ammirazione del pubblico e della critica. Recentemente, invitato in tre stagioni consecutive alla Carnegie Hall di New York ed alla Televisione degli Stati Uniti, Almerindo d'Amato é stato accostato dal New York Times e dal Daily News ai più prestigiosi nomi dell’attuale tradizione pianistica italiana: Arturo Benedetti Michelangeli e Maurizio Pollini. Professore di Pianoforte principale e per molti anni membro del Consiglio di Direzione al Conservatoriodi S. Cecilia in Roma, ha tenuto frequenti seminari presso istituzioni accademiche straniere su ‘La tecnica per una musicalità libera”. Pianista dell'INSIEME ITALIANO, ha contribuito, con Claudio Laurita, Vittorio Di Lotti, Umberto Spiga, Giuseppe Valenti ed Aldo D'Amico, alla valorizzazione in Italia e all’estero di un repertorio da camera ancora trascurato ma assai significativo sotto il profilo musicale virtuosistico, con particolare riguardo alla produzione italiana dal'700 in poi,