Utente:Alfio/Sandbox2

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Zugzwang è la parola tedesca che significa "obbligato a muovere". Negli scacchi si riferisce alla situazione in cui un giocatore si trova in difficoltà perchè qualsiasi mossa faccia indebolisce la sua posizione.


Normalmente negli scacchi "avere la mossa" è un vantaggio, in quanto il giocatore può decidere quali attacchi o difese portare avanti. Lo zugzwang si verifica quando non ci sono mosse vantaggiose possibili. Spesso si verifica nei finali di partita, quando il numero di pezzi sulla scacchiera (quindi il numero di mosse possibili) si riduce.

Nell'immagine a lato, il giocatore è obbligato a muovere il Re abbandonando la copertura del pedone: di conseguenza chi muove perde la partita. Dato che si tratta di zugzwang sia che muova il bianco sia che muova il nero, questo è un esempio di zugzwang reciproco; è una situazione che accade spesso nei finali di partita che coinvolgono solo Re e pedoni, finali detti "in opposizione", dove entrambi i giocatori cercano di raggiungere l'opposizione del proprio Re rispetto all'altro, in modo che alla mossa seguente l'avversario debba abbandonare il pedone.


La partita Fritz Saemisch - Aaron Nimzowitsch, Copenaghen 1923, viene detta "Immortal Zugzwang" perchè la posizione finale è considerata una rarissima situazione di zugzwang nel centro partita. Il bianco ha poche mosse di pedone che non perdono materiale, ma alla fine dovrà comunque muovere uno dei suoi pezzi. Se giocasse Tc1 o Td1 (vedi notazione algebrica) il nero imprigionerebbe la sua Donna con ...Te2; la mossa Rh2 condurrebbe a ...T5f3, intrappolando nuovamente la Donna (il bianco non potrebbe giocare Axf3 perchè l'Alfiere sarebbe inchiodato al Re); g4 porterebbe a ...T5f3; Axf3 Th2 ++. Altre mosse del bianco porterebbero comunque a perdite di materiale.