Urtica

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Urtica
Urtica dioica
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi I
OrdineRosales
FamigliaUrticaceae
GenereUrtica
L., 1753
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineUrticales
FamigliaUrticaceae
GenereUrtica
Specie
Vedi testo.

Urtica L., 1753 è un genere di piante erbacee della famiglia delle Urticacee, diffuse in tutto il mondo nelle regioni temperate o nelle aree montane delle regioni tropicali.[1][2] La maggior parte delle specie possiede numerosi peli che, toccati, causano un forte prurito.

La specie più diffusa e conosciuta in Italia è l'ortica comune (Urtica dioica).[3]

Sono piante erbacee, raramente arbusti, con altezza tra 10 e 300 cm, annuali ma anche perenni, monoiche o dioiche, spesso con peli urticanti sul fusto e sulle foglie.[4]

Le foglie sono opposte, dentate, con stipole libere o accoppiate. I fiori sono unisessuali, piccoli, di colore verde, violaceo o giallastro e sono raggruppati in false spighe lungo il fusto.

Le specie perenni, come U. dioica, possiedono solitamente dei rizomi sotterranei che si allargano con il tempo. Le ortiche sono piante nitrofile.

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

Ortica a campanelli (U. pilulifera)
Ortica minore (U. urens)

In Italia sono presenti le seguenti specie:[3][5]

Lo stesso argomento in dettaglio: Urtica dioica.

L’U. dioica, ma anche l’U. urens e altre specie di Urtica, trovano ampio uso nella medicina popolare, nella preparazione di alimenti, nella produzione di fibre tessili e in agricoltura biologica.[2][4] Tradizionalmente le ortiche sono impiegate nel trattamento di artriti, reumatismi e altre applicazioni che sfruttano le proprietà irritanti dei peli: l'efficacia delle ortiche nel campo medico sono confermate da alcuni studi scientifici.[6][7] Tessuti in fibra di ortica sono stati trovati in siti risalenti all'età del bronzo.[4]

  1. ^ a b (EN) Urtica, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 25/5/2022.
  2. ^ a b (EN) Chen Jiarui, Lin Qi e Ib Friis, Urticaceae, in Flora of China, n. 5, 2003.
  3. ^ a b Pignatti S., Flora d'Italia Vol. II, Milano, Edagricole, 2017, pp. 663-666, ISBN 9788850652426.
  4. ^ a b c (EN) Gulsel M. Kavalali, Colin Randall e Johannes J. Lichius et al., Urtica, Therapeutic and nutritional aspects of stinging nettles, Taylor & Francis Ltd, 2003, ISBN 0-203-01792-7.
  5. ^ Paola Gastaldo, Compendio della flora officinale italiana, PICCIN, 1987, pp. 45-46, ISBN 978-88-299-0599-7.
  6. ^ (EN) Urtica dioica; Urtica urens (Nettle) (PDF), in Alternative Medicine Review, vol. 12, n. 3. URL consultato il 16 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2016).
  7. ^ (EN) Volker Schulz, Rudolf Hänsel, Mark Blumenthal et al., Rational Phytotherapy, Berlin, Springer, 2004, pp. 303-304, ISBN 978-3-540-40832-1.

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