Uncina
Uncina | |
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Uncina posidoniae | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Crustacea |
Classe | Malacostraca |
Ordine | Decapoda |
Sottordine | Astacidea |
Superfamiglia | Enoplometopoidea |
Famiglia | Uncinidae |
Genere | Uncina von Quenstedt, 1851 |
L'uncina (gen. Uncina) è un crostaceo estinto, appartenente ai decapodi. Visse nel Giurassico inferiore e medio (circa 195 - 170 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa, Asia e Nordamerica. È considerato uno dei più grandi crostacei decapodi fossili.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
L'aspetto di questo animale doveva essere vagamente simile a quello di un grosso gambero di fiume, ma le dimensioni erano ben più notevoli: Uncina, infatti, poteva raggiungere il mezzo metro di lunghezza. La caratteristica più sorprendente di questo animale era data dal primo paio di pereiopodi, lunghissimo ma estremamente solido, e dotato di forti e corte pinze all'estremità.
Classificazione[modifica | modifica wikitesto]
Il genere Uncina è stato descritto per la prima volta da Quenstedt nel 1851, sulla base di fossili provenienti dal famoso giacimento di Holzmaden in Germania. La specie tipo è Uncina posidoniae, caratteristica del giacimento, ma sono note altre forme simili provenienti dalla regione delle Alpi (U. alpina), dal Canada (U. ollerenshawi) e dal Giappone (U. pacifica), a testimonianza della larga diffusione geografica di questi animali. Nel corso del Giurassico medio, tuttavia, Uncina andò incontro a un'estinzione, anche se forme simili (Malmuncina) sono note ancora nel Giurassico superiore.[1]
Uncina e Malmuncina (famiglia Uncinidae) sono considerate stretti parenti degli attuali "reef lobsters" (gen. Enoplometopus), nell'infraordine degli astacidei (Astacidea).
Paleobiologia e paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]
Fossili completi di Uncina posidoniae sono molto rari; negli scisti a Posidonia di Holzmaden spesso si rinvengono appendici isolate. È possibile che ciò sia dovuto alla differenza di peso specifico tra queste e il resto del corpo, racchiuso in una corazza relativamente sottile. I principali predatori di questi animali dovevano essere gli ittiosauri del genere Leptopterygius e i grandi pesci come Saurorhynchus).
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- SCHWEIGERT, G. & GARASSINO, A. (2003): Malmuncina wulfi n. g. n. sp., the first uncinid decapod (Crustacea: Decapoda: Astacidea) from the Upper Jurassic. – Stuttgarter Beiträge zur Naturkunde, Serie B, 336: 1–8.
- SCHWEIGERT, G., GARASSINO, A., HALL, R. L., HAUFF, R. B. & KARASAWA, H. (2003): The lobster genus Uncina QUENSTEDT, 1851 (Crustacea: Decapoda: Astacidea: Uncinidae) from the Lower Jurassic. – Stuttgarter Beiträge zur Naturkunde, Serie B, 332: 1–43.
- C. E. Schweitzer, R. M. Feldmann, A. Garassino, H. Karasawa, and G. Schweigert. 2010. Systematic list of fossil decapod crustacean species. Crustaceana Monographs 10:1-222
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Uncina
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Uncina, su Fossilworks.org.