Turchi (famiglia)

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Turchi di Ferrara
StatoSignoria di Ferrara
Ducato di Ferrara
Stato Pontificio
ConcessioneErcole II d'Este

Alfonso I d'Este

FondatoreRodolfo Turcolus
Data di fondazioneXII secolo
Data di estinzione1657
Confluita inBevilacqua
EtniaItaliana
Rami cadettiManfredini

I Turchi furono una famiglia nobile di Ferrara attestata storicamente sin dal XII secolo. Ricoprono diverse magistrature comunali. Di parte guelfa, i principali proventi erano dovuti a concessioni fondiarie ottenute dagli episcopati ravennati e ferraresi.[1]

Il capostipite fu Rodolfo Turcolus o Turco, console a Ferrara nel 1155.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Volto della torre dei Turchi a Ferrara.

IL capostipite fu Rodolfo Turcolus, figlio di Linguetta.[2] Turcolus fu console nel 1155 e presente a Pavia all'emanazione del privilegio di Federico Barbarossa nel 1164. Ebbe due fratelli noti: Guido, console nel 1189 e nel 1204 e Giocolo, marito una sorella di Guglielmo II Adelardi,[1][3] il dominatore della vita politica di Ferrara assieme al suo antagonista Salinguerra Torelli, attorno alla metà del XII secolo.

Suo figlio Giacomo rappresentò la città a Venezia nel 1191 in occasione della stipulazione di un contratto commerciale.[2]

La famiglia fu sempre vicina alla casa d'Este,[4] del quale Rodolfo Turcolus è uno dei testimoni del testamento di Guglielmo II Adelardi[2] che consentì il trasferimento del delle fortune dei Adelardi-Marchesella agli Este. Ottennero dagli arcivescovi di Ravenna e di Ferrara la concessione di giurisdizioni, decime e beni in feudo fin dalla metà del XII secolo[2] e rimasero tra le più cospicue famiglie del territorio per tutto il Trecento e il Quattrocento.[5][6]

Nel 1558 ottennero dal duca Ercole II i titoli di conti di Crespino e Selva, nel 1561 conti di Ariano nel Polesine[7] e con Alfonso II, ultimo duca di Ferrara, prima il titolo di conti e poi di marchesi di Ariano[8][9]

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Epigrafe della Ferrariae Decus in via Capo delle Volte sulla casa che fu della famiglia Turco o Dei Turchi.
  • Rodolfo Turcolus o Turco, figlio di Linguetta dei Marchesella[2]

Rodolfo fu console nel 1155 e presente a Pavia all'emanazione del privilegio di Federico I nel 1164. Suo figlio Giacomo rappresentò la città a Venezia nel 1191 in occasione della stipulazione di un contratto commerciale. Suo fratello Guido fu console nel 1189 e nel 1204.[2]

  • Guido Turco (Jacobum Guidonis Turchi), console di Ferrara nel 1191 (in altre fonti nel 1189) e nel 1204[10][11]
  • Virginia (+ Ferrara 1657), sorella di Cesare sposò nel 1615 Francesco Bevilacqua conte della Macastorna. Fu l'ultima esponente del casato. La famiglia dei Turchi si estinse in quella dei conti Bevilacqua trasferendone i titoli e le prerogative ai suoi figli.[12]

Palazzi legati alla famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Hélène Angiolini, MARCHESELLI, Guglielmo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007.
  2. ^ a b c d e f Andrea Castagnetti, LA SOCIETA FERRARESE (SECOLI XI-XIII) (PDF), Verona, Libreria Universitaria Editrice, 1991, pp. 15-16,26-27.
  3. ^ Andrea Castagnetti, La ‘domus Casotti’ (secoli XI-XII). Da Eriberto e Sichelmo giudici a Landolfo vescovo di Ferrara e a Casotto ‘capitaneus’, Università degli Studi di Verona -Istituto di Storia, 2019, p. 237.
  4. ^ Gabriele Zanella, FONTANA, Aldighiero, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 48, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997.
  5. ^ Trevon Dean, Terra e potere a Ferrara nel tardo medioevo: il dominio estense, 1350-1450, 1990, p. 75.
  6. ^ (EN) Trevor Dean, Land and Power in Late Medieval Ferrara: The Rule of the Este, 1350-1450, Cambridge University Press, 22 agosto 2002, p. 65.
  7. ^ Emilio Paolo Vicini, I podestà di Modena, 1156-1796: 1156-1336, 1913, p. 211.
  8. ^ Raccolta delle opere minori di Lodovico Antonio Muratori bibliotecario del serenissimo signor duca di Modena, vol. 14, stamperia di Tommaso Alfano, 1761, p. 410.
  9. ^ PIO, Carlo Emanuele, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 84, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015.
  10. ^ Antonio Frizzi, Memorie storiche della nobile famiglia Bevilacqua, Parma, Reale Stamperia, 1779, p. 166.
  11. ^ B. Ghetti, I patti tra Venezia e ferrara, dal 1191 al 1313 esaminati nel loro contenuto,, Ferrara, Loescher, 1907, pp. 103-104, 169-173.
  12. ^ Antonio Frizzi, Memorie storiche della nobile famiglia Bevilacqua, Dalla Reale Stamperia, 1779, p. 166.
  13. ^ Francesco Scafuri, Passeggiando per Ferrara - Tre itinerari alla scoperta della città antica (PDF), Comune di Ferrara - Assessorato alle Politiche ed Istituzioni Culturali, 2009, p. 48 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2021).
  14. ^ Volto all'angolo con via del Turco ove ancora permangono i resti dell'antica dimora della famiglia Turchi (o Del Turco). Risale al XIV secolo ed è attribuito a Bartolino da Novara, l'architetto che a partire dal 1385 aveva progettato e costruito in pochi anni e su incarico di Niccolò II d'Este il Castello Estense.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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