Tomicus piniperda

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Blastofago del pino
Alimentazione dell'adulto in un germoglio di pino, Ungheria
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordinePolyphaga
InfraordineCucujiformia
SuperfamigliaCurculionoidea
FamigliaCurculionidae
SottofamigliaScolytinae
TribùHylesinini
GenereTomicus
SpecieT. piniperda
Nomenclatura binomiale
Tomicus piniperda
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Dermestes piniperda
Linnaeus, 1758
Hylurgus analogus
LeConte, 1868
Blastophagus major
(Eggers, 1943)
Blastophagus piniperda
(Linnaeus, 1758)
Bostrichus testaceus
(Fabricius, 1787)

Il blastofago del pino, citato anche come blastofago distruttore del pino (Tomicus piniperda (Linnaeus, 1758)) è una specie di coleottero della famiglia dei Curculionidi (sottofamiglia Scolytinae).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Distribuito in tutta Europa, nell'Africa nord-occidentale e nell'Asia settentrionale, a causa delle abitudini alimentari e al processo riproduttivo, è una delle specie più infestanti e distruttive a carico dei pini dell'Europa settentrionale[1][2], dell'arco alpino e delle regioni mediterranee.[3]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

La sua principale pianta nutrice è il pino silvestre (Pinus sylvestris), ma utilizza anche il pino nero europeo (Pinus nigra), il pino marittimo (Pinus pinaster), il pino strobo (Pinus strobus), il pino rosso (Pinus resinosa), il pino cembro (Pinus cembra), con una modesta estensione ad altre specie di pino e, più raramente, su pecci e larici.[1][2][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b J M Davies and C J King (1977) Pine Shoot Beetles. Forestry Commission Leaflet 3. HMSO, London ISBN 0-11-710219-9.
  2. ^ a b Global Invasive Species Database: Tomicus piniperda (insect) Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  3. ^ Blastofago distruttore del Pino (Tomicus piniperda), su technogreen.it. URL consultato il 12 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2018).
  4. ^ (EN) Vasconcelos, T., Nazare, N., Branco, M., Kerdelhue, C., Sauvard, D., & Lieutier, F., Host Preference of Tomicus piniperda and Tomicus destruens for Three Pine Species (PDF), in Proccedings: JUFRO Kanazava 2003 “Forest Insect Population Dynamics and Host Influences", 2003, pp. 19–21. URL consultato il 12 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).

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