Tiberio Sergardi

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Tiberio Sergardi

Deputato del Regno di Sardegna
LegislaturaVII
CollegioRadicondoli
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaVIII, XI
CollegioMontalcino (VIII leg.)
Siena (XI legislatura)
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato16 marzo 1879 –
12 febbraio 1886
Legislaturadalla XIII
Tipo nominaCategoria: 3
Sito istituzionale

Gonfaloniere di Siena
Durata mandato28 giugno 1859 –
4 aprile 1861
PredecessoreCelso Bargagli Petrucci
SuccessoreBernardo Tolomei

Sindaco di Siena
Durata mandato31 ottobre 1866 –
9 febbraio 1868
PredecessoreBernardo Tolomei
SuccessoreBernardo Tolomei

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di Tiberio Sergardi

Tiberio Sergardi (Castello di Fosini, 1º dicembre 1816Siena, 12 febbraio 1886) è stato un patriota e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Sergardi
Busto di Tiberio Sergardi, opera di Tito Sarrocchi

Di famiglia patrizia senese, nato al castello di Fosini (Radicondoli), da Lorenzo e Diomira Ricciarelli, patrizia volterrana, si sposò con Ottavia Setti ed ebbe due figli, Achille, morto prematuramente all’età di 15 anni e Maria Lavinia, sposatasi con il Nobile Adolfo Fineschi, Tenente Generale R.E.

Studiò legge ed esercitò la professione di avvocato. Aderito alla Giovine Italia, venne costretto temporaneamente a lasciare le terre del Granducato di Toscana per recarsi anche a Milano, ove al Teatro alla Scala conobbe la sua futura consorte, Ottavia Setti. Fu membro dell’Assemblea dei Rappresentanti (Toscana) 1859-60; Gonfaloniere di Siena 1859-61 al momento dell'unificazione del Regno.[1]

Sindaco di Siena dal 1866 al 1868; a lungo membro del Consiglio municipale, di quello provinciale e anche Presidente di quest’ultimo 1884-86. Fu più volte membro della Deputazione del Monte dei Paschi di Siena e Presidente della stessa Deputazione 1878.

Fu più volte deputato al Parlamento Nazionale, a Torino, Firenze e Roma, per i Collegi di Radicondoli, Montalcino e Siena.

S.M. Umberto I, lo nominò Senatore del Regno d'Italia il 16 Marzo 1879.[2] Fu membro dell’Accademia dei Fisiocritici, ed appartenne alla Massoneria.[3]

A Siena ebbe dimora nel palazzo Sergardi in piazza del Carmine (oggi Pian dei Mantellini, edificio opera di Bartolomeo Neroni).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luciano Vinciarelli, I CONSIGLIERI COMUNALI A SIENA NEGLI ANNI DELLA DESTRA STORICA 1865 - 1876, pagg. 173-175, Murena Editrice
  • Annuario Biografico Universale Raccolta delle Biografie dei piu Illustri Contemporanei, Unione Tipografico-Editrice Torinese, 1886
  • DIZIONARIO DEL LIBERALISMO ITALIANO - Tomo II - Edizioni Rubbettino 2015

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Gonfaloniere di Siena Successore
Celso Bargagli Petrucci dal 28 giugno 1859 al 4 aprile 1861 Bernardo Tolomei
Predecessore Sindaco di Siena Successore
Bernardo Tolomei dal 31 ottobre 1866 al 9 febbraio 1868 Bernardo Tolomei
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