Thomas Einwaller

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Thomas Einwaller
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
ProfessioneBancario
Altezza193 cm
Peso93 kg
Attività nazionale
AnniCampionatoRuolo
2001-2012Bundesliga e Erste LigaArbitro
Attività internazionale
AnniConfederazioneRuolo
2005-2011UEFA e FIFAArbitro
EsordioLussemburgo-Belgio 0-2
1º marzo 2006

Thomas Einwaller (Scheffau am Wilden Kaiser, 25 aprile 1977) è un ex arbitro di calcio austriaco.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Esordio nazionale ed internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver debuttato nella Bundesliga nel 2001, all'età di appena 24 anni, viene nominato internazionale dal 2005, esordendo in campo internazionale il 1º marzo 2006 nell'amichevole tra Lussemburgo-Belgio 0-2.

Nel 2008 viene convocato per dirigere alle Olimpiadi 2008 di Pechino, dove arbitra Italia-Corea del Sud e la finale per la medaglia di bronzo tra Brasile e Belgio.

Nel settembre dello stesso anno arriva anche il debutto nella fase a gironi di Champions League, in occasione della partita Fenerbahçe-Dynamo Kiev.

Nel settembre 2009 viene convocato per i Mondiali Under-20 in programma in Egitto.

Era l'unico arbitro austriaco inserito nella lista dei 38 preselezionati rimasti in corsa per i Mondiali 2010 in Sudafrica, ma è stato scartato nel taglio finale perché non in possesso dei requisiti necessari[1].

Il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 2011 decide di rinunciare ai gradi da internazionale, per scelta personale[2].

Arbitra la sua ultima partita in occasione della finale di ÖFB-Cup 2011-2012 tra Salisburgo e Ried[3][4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Thomas Einwaller, su worldreferee.com. URL consultato il 22 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2011).
  2. ^ (DE) Thomas Einwaller beendet seine Schiedsrichter-Laufbahn [collegamento interrotto], su sfv-schiedsrichter.at. URL consultato il 22 maggio 2012.
  3. ^ (DE) Red Bulls double up to make history! [collegamento interrotto], su redbulls.com. URL consultato il 21 maggio 2012.
  4. ^ (DE) Samsung-Cup geht nach Salzburg! [collegamento interrotto], su oefb.at. URL consultato il 21 maggio 2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]