Thierry La Fronde

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Thierry La Fronde
PaeseFrancia
Anno1963-1966
Formatoserie TV
Genereavventura
Stagioni4
Episodi52
Durata26 min
Lingua originaleFrancese
Dati tecniciB/N
Crediti
RegiaRobert Guez, Pierre Goutas
SoggettoJean-Claude Deret
SceneggiaturaJean-Claude Deret
Interpreti e personaggi
Prima visione
Prima TV originale
Dal3 novembre 1963
Al27 marzo 1966
Rete televisivaRTF Télévision (1963-1964)
ORTF (1964-1966)
Prima TV in italiano
Datamarzo 1967
Rete televisivaProgramma Nazionale

Thierry la Fronde è una serie televisiva francese, andata in onda dal 1963 al 1966. Il soggetto e la sceneggiatura erano di Jean-Claude Deret; la regia fu affidata a Robert Guez per le prime due stagioni e a Pierre Goutas per la terza e quarta stagione.

In Italia la serie fu trasmessa sul Programma Nazionale nell'ambito della TV dei ragazzi, alle 17:45 del pomeriggio, ma in modo frammentario e disordinato, fin dal marzo 1967.

La storia è ambientata nel XIV secolo, durante la Guerra dei cent'anni. Gran parte della Francia è occupata dall'Inghilterra e il re Giovanni II è prigioniero degli inglesi. I francesi sono oppressi da Edoardo il Principe Nero, figlio del re Edoardo III d'Inghilterra. Un giovane nobile francese, Thierry de Janville, decide di opporsi agli inglesi ma è tradito dal suo intendente Florent e perde il titolo e le terre. Thierry riesce a fuggire nella foresta, dove si unisce ad altri giovani e si dà al banditismo per combattere contro gli inglesi. Dato che la sua arma preferita è la fionda, viene soprannominato "Thierry la Fronde" (Thierry la Fionda).

La colonna sonora è del noto musicista Jacques Loussier. Essa include il suggestivo brano musicale che accompagna i titoli di testa e di coda del telefilm: "La Marche des compagnons" di Jacques Loussier.

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Episodi Prima TV USA Prima TV Italia
Prima stagione 13 1963-1964 1968
Seconda stagione 13 1964
Terza stagione 13 1964-1965
Quarta stagione 13 1965-1966

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "Robin Hood, Frenched," in: Medieval Afterlives in Popular Culture, ed. by Gail Ashton and Daniel T. Kline (New York: Palgrave Macmillan, 2012), 145-58.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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