The Pyongyang Times

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The Pyongyang Times
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StatoBandiera della Corea del Nord Corea del Nord
Linguainglese, francese
Periodicitàsettimanale
Formatotabloid
Fondazione1965
SedePyongyang
EditorePartito del Lavoro di Corea[1]
Diffusione cartacea30 000 copie
Sito webwww.pyongyangtimes.com.kp
 

The Pyongyang Times è un giornale di stato della Corea del Nord pubblicato ogni settimana in lingua inglese e francese a Pyongyang, la capitale del paese. È l'edizione in lingua straniera del Pyongyang Sinmun.[1]

Storia e pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Il tabloid di otto pagine venne pubblicato il 6 maggio 1965 e distribuito in circa 100 nazioni.[2][3] Per questo motivo, lo staff viene allenato sull'inglese all'estero. Il giornale gestisce anche un sito in diverse lingue. Vengono pubblicati 52 numeri all'anno.[4] A gennaio del 2012, sono stati pubblicati 2 672 numeri. Le copie vendute in Inglese e Francese sono circa 30 000.

In Corea del Nord, il The Pyongyang Times è disponibile agli ingressi degli hotel, nei voli aerei verso il paese e in altri luoghi frequentati da stranieri.

Naenara, il portale ufficiale per le notizie nordcoreane, ospita il The Pyongyang Times.[5]

Struttura e contenuti[modifica | modifica wikitesto]

Il giornale è strutturato nel seguente modo: la copertina è di solito dedicata al leader Kim Jong-un, con le sue visite alle varie istituzioni del paese e con le lodi al suo governo. Le pagine successive illustrano le grandi imprese sul piano tecnologico e ideologico della nazione, seguite da propaganda contro la Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti e altri paesi (tra i quali Israele) considerati ostili nei confronti della Corea del Nord. Le ultime pagine sono simili a quelle del Rodong Sinmun, dedicate alle "notizie straniere", anche se vengono riportati soltanto gli eventi più importanti che avvengono nel mondo, principalmente provenienti da paesi socialisti.

La maggior parte dei contenuti, come altri media di stato, sono dedicati alla figura di Kim Jong-un. In particolare, la maggior parte delle notizie sono traduzioni di articoli del Rodong Sinmun.[6] Viene descritto come carente di "notizie reali" ed è "semplicemente un riassunto dell'agenda quotidiana di Kim Jong-un, con complimenti dati in giusta misura."[7]

Affermazioni[modifica | modifica wikitesto]

The Pyongyang Times ha fatto numerose affermazioni sulla Corea del Sud, in particolare sulla condizione dei diritti umani. È stato dichiarato che il 50% dei Sudcoreani è disoccupato, il 57.6% è invece infettato dalla tubercolosi e che i soldati americani malati di AIDS sono schierati a sud seguendo una deliberata politica volta a contagiare il popolo sudcoreano. In un articolo del 31 maggio 1986, viene criticata la scelta del CIO di affidare l'organizzazione dei Giochi della XXIV Olimpiade a Seul, sostenendo che "Se i giochi verranno svolti in Corea del Sud, molti sportivi e turisti provenienti da tutto il mondo andranno incontro alla morte, a seguito di infezioni di AIDS."[8] Mentre, la Corea del Nord viene descritta come il primo paese a non avere persone contagiate dall'HIV.[9]

Tuttavia, il giornale fu relativamente aperto durante la grave alluvione del 2007, fornendo una lista dei danni subiti all'interno del paese. È stato dichiarato che più di 20 300 case sono state distrutte e "molte centinaia" di persone sono morte, sono stati danneggiati oltre "23 000 ettari di territorio agricolo, 300 ponti, 200 giacimenti minerari, 82 bacini idrici e 850 linee elettriche."[10][11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Yonhap News Agency, Seoul, North Korea Handbook, M.E. Sharpe, 27 dicembre 2002, p. 416, ISBN 978-0-7656-3523-5.
  2. ^ "North Korea This Week No. 435 (8 February 2007)." Yonhap.
  3. ^ 2,000th issue of Pyongyang times Archiviato il 12 ottobre 2014 in Internet Archive.. Korean Central News Agency. 2 March 1999.
  4. ^ "Pyongyang Times". MapXL Inc.
  5. ^ Korean Studies: Newspapers, su libguides.gwu.edu, George Washington University. URL consultato il 30 novembre 2015.
  6. ^ A Year in Pyongyang, OCLC 824133830. URL consultato il 5 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2009).
  7. ^ Lister, Richard (28 October 2000). Life in Pyongyang. BBC News.
  8. ^ Senn, Alfred Erich (1999). Power, politics, and the Olympic Games. Human Kinetics. p. 221. ISBN 978-0-88011-958-0.
  9. ^ "North Korea Expels 27 Foreign HIV Carriers: Report." Yonhap. 18 December 2004.
  10. ^ Johnson, Tim (3 September 2007). North Korea opens up, a little Archiviato il 18 aprile 2009 in Internet Archive.. The McClatchy Company.
  11. ^ Watts, Jonathan (3 September 2007). New paint and MP3 players: Pyongyang's nuclear dividend. The Guardian.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]