Tetrachondraceae

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Tetrachondraceae
Polypremum procumbens
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaTetrachondraceae
Skottsb. ex R.W.Sanders & P.D.Cantino, 1984
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Generi

Tetrachondraceae Skottsb. ex R.W.Sanders & P.D.Cantino, 1984 è una piccola famiglia di piante spermatofite dicotiledoni, appartenente all'ordine delle Lamiales.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della famiglia deriva dal suo genere tipo Tetrachondra Petrie ex D. Oliver, 1892 il cui nome deriva da due parole greche: "tetra" ( = quattro) e "chondros" ( = cartilagine).[3] Il nome scientifico della famiglia è stato definito inizialmente dal botanico ed esploratore antartico svedese Carl Johan Fredrik Skottsberg (1880-1963), perfezionato successivamente dai botanici contemporanei Roger William Sanders (1950-) e Philip Douglas Cantino (1948-) nella pubblicazione "Taxon; Official News Bulletin of the International Society for Plant Taxonomy. Utrecht - 33(1): 72 (1984)" del 1984.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il portamento
Polypremum procumbens
Le foglie
Polypremum procumbens
I fiori
Polypremum procumbens
  • Il portamento delle specie di questa famiglia è composto da piccole erbe perenni. La ramificazione è densa con rami da procombenti a ascendenti spesso generati da una radice centrale. I rami sono leggermente angolari e scanalati a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei vertici. In Tetrachondra il portamento è acquatico o semiacquatico e formano dei densi tappeti con dei rami che si sviluppano dai nodi. Per diverse ore durante l'anno le piante acquatiche possono essere completamente sommerse e possono essere trovate anche a notevole profondità. Nelle specie di questa famiglia non sono presenti gli iridoidi carbociclici caratteristici delle Lamiales.[5][6][7][8][9]
  • Le foglie cauline sono opposte subsessili unite alla base da una guaina interstipolare. La lamina è da lineare a ampiamente ovata con margini cigliati. In Tetrachondra la consistenza è carnosa.
  • Le infiorescenze sono formate da fiori per lo più solitari in cima al fogliame o alle ascelle delle foglie superiori.
  • I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calicecorolla - androceogineceo) e 4-meri: la corolla e il calice hanno 4 parti). I fiori sono minuti e sessili.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante la formula fiorale è la seguente:
  • , K (4), [C (4), A 4], G (2), (supero/infero), capsula.[5]
  • Corolla: la corolla è gamopetala (i petali sono connati alla base) e attinomorfa ed è formata da un tubo campanulato subruotato terminante con 4 lobi patenti a volte più corti del calice. I lobi all'antesi si presentano embricati. La gola internamente è circondata da una linea di peli bianchi trasversali (solo in Polypremum). Il colore della corolla è bianco.
  • Gineceo: l'ovario è formato da due carpelli (ovario bicarpellare o sincarpico). In Polypremum l'ovario è infero con un corto stilo terminale; in Tetrachondra l'ovario e supero con stilo ginobasico. In Tetrachondra inoltre è 4-loculare per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. Lo stigma è da capitato a leggermente troncato. Gli ovuli sono anatropi e tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule[10]). La placenta è di tipo basale e gli ovuli sono attaccati in modo peltato e collegati al setto divisorio.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite insetti tisanotteri, mosche e piccole api).[5]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo gruppo va dagli Stati Uniti all'America del Sud e alla Nuova Zelanda.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di questa voce inizialmente è stata circoscritta, dal sistema tassonomico di Wettstein, nell'ordine "Tubiflorae" (subclasse "Sympetalae" e classe "Dicotyledones") insieme alla maggior parte delle famiglie ora descritte nell'ordine delle Lamiales. In seguito i due generi della famiglia, prima di acquisire l'attuale struttura tassonomica, sono stati inclusi in diverse famiglie (Tetrachondra in Crassulaceae; Polypremum in Buddlejaceae, Loganiaceae e Rubiaceae).[5] Nella più recente classificazione di Cronquist (Sistema Cronquist) il genere Tetrachondra era incluso nelle Lamiaceae.[1]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Analisi di tipo filogenetico sul DNA sostengono fortemente il clade di questi due generi e quindi la famiglia di questa voce.[5] Nell'ambito dell'ordine Lamiales le Tetrachondraceae insieme alle Plocospermataceae, Carlemanniaceae e Oleaceae sono probabilmente "basali" e quindi "gruppo fratello" di un largo clade comprendente Acanthaceae, Bignoniaceae, Gesneriaceae, Lamiaceae, Scrophulariaceae, Stilbaceae e Verbenaceae tutte con una corolla a simmetria da debolmente a fortemente zigomorfa.[7]

Le stime sulla variazione della sequenza del DNA suggeriscono che i due generi della famiglia si sono separati dal resto dell'ordine circa da 46 milioni di anni fa.[1]

Elenco dei generi[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia è composta da 2 generi e da 3 specie:[5][11]

Genere Specie Distribuzione
Polypremum
L, 1753
Una specie:
Polypremum procumbens L.
America
Tetrachondra
Petrie ex D. Oliver, 1892
Due specie:
Tetrachondra hamiltonii Petrie ex Oliv.
Tetrachondra patagonica Skottsb.[12]
Cile, Argentina e Nuova Zelanda

Chiave per i generi della famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Qui di seguito sono descritti i caratteri distintivi dei due generi della famiglia:[5]

  • Polypremum: le piante di questo genere hanno per lo più un portamento terrestre con steli ascendenti; le foglie hanno delle lamine lineari; la corolla è bianca con un anello di peli all'interno della gola; gli stami sono inclusi; i frutti sono delle capsule con numerosi semi.
  • Tetrachondra: le piante di questo genere hanno per lo più un portamento acquatico e formano dei densi tappeti; le foglie hanno delle lamine da ovate a ampiamente obovate-oblunghe e consistenza carnosa; la corolla è priva dell'anello di peli all'interno della gola; gli stami sono leggermente sporgenti; i frutti consistono in 4 nucule ognuna con un solo seme.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 12 novembre 2017.
  2. ^ The Plant List, su theplantlist.org. URL consultato il 12 novembre 2017.
  3. ^ Musmarra 1996, pag. 376.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 12 novembre 2017.
  5. ^ a b c d e f g Kadereit 2004, pag. 441.
  6. ^ Strasburger 2007, pag. 850.
  7. ^ a b Judd et al 2007, pag. 488.
  8. ^ The families of flowering plants, su delta-intkey.com, p. Tetrachondraceae Skottsb.. URL consultato il 13 novembre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
  9. ^ Phylogeny of New Zealand Plants, su plantphylogeny.landcareresearch.co.nz, p. Tetrachondraceae. URL consultato il 13 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2017).
  10. ^ Musmarra 1996.
  11. ^ Olmstead 2012.
  12. ^ The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/search?q=Tetrachondra. URL consultato il 13 novembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]