Suore domenicane di Santa Caterina da Siena (Benfica)

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Le Suore domenicane di Santa Caterina da Siena (in portoghese Dominicanas de Santa Catarina de Sena; sigla D.S.C.S.) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Teresa de Saldanha, fondatrice della congregazione

La congregazione, la prima di vita attiva del Portogallo, fu fondata da Teresa de Saldanha Oliveira e Sousa: in gioventù aspirava ad abbracciare la vita religiosa, ma nel 1834 Pietro IV aveva soppresso tutti gli ordini in Portogallo; nel 1858 la vedova di Pietro IV, Amelia di Leuchtenberg, chiamò in Portogallo le Figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli, che fondarono l'Associação Protectora das Meninas Pobres e chiamarono a presiederla Teresa de Saldanha. Le vincenziane furono espulse dal Portogallo nel 1862, ma Teresa de Saldanha continuò a dirigere l'opera.[2]

Per dare continuità alla sua opera assistenziale, nel 1864 la de Saldanha iniziò a progettare la fondazione di una nuova congregazione e, ispirata dal suo direttore spirituale, il domenicano Patrick Bernard Russell, pensò di affiliarla all'ordine dei frati predicatori.[2]

Nel 1866 il patriarca di Lisbona autorizzò la fondazione della congregazione e le prime aspiranti si trasferirono nel monastero delle domenicane di Santa Caterina da Siena a Drogheda, in Irlanda, per ricevervi la formazione religiosa: Teresa de Saldanha e le compagne rientrarono in Portogallo nel 1868 e nel 1877 aprirono il noviziato a Benfica. Le suore si stabilirono preferibilmente nei monasteri abbandonati dopo la soppressione del 1834, ma aprirono anche nuove case.[3]

Nel 1900 il clima politico in Portogallo tornò a essere ostile alle istituzioni religiose, così le domenicane iniziarono a stabilirsi anche all'estero (Stati Uniti, Brasile, Belgio, Spagna). Le case statunitensi dell'istituto si resero poi autonome dando inizio alla congregazione di Kenosha.[3]

La congregazione ricevette il pontificio decreto di lode l'11 settembre 1889 e le sue costituzioni ottennero l'approvazione definitiva il 9 gennaio 1900.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano all'educazione della gioventù e ad altre opere di carità.[2]

Oltre che in Portogallo, sono presenti in Albania, Brasile, Angola, Mozambico e Timor Est;[4] la sede generalizia è a São Domingos de Benfica.[1]

Alla fine del 2015 l'istituto contava 296 religiose in 45 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2017, p. 1514.
  2. ^ a b c d Raúl de Almeida Rolo, DIP, vol. III (1976), col. 863.
  3. ^ a b Raúl de Almeida Rolo, DIP, vol. III (1976), col. 864.
  4. ^ Presença no mundo, su dominicanas-scs.pt. URL consultato il 18 maggio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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