Sthenictis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Sthenictis
Fossile di Sthenictis sp.
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Sottoclasse Eutheria
Superordine Ferae
Ordine Carnivora
Famiglia Mustelidae
Genere Sthenictis

Lo stenitto (gen. Sthenictis) è un mammifero carnivoro estinto, appartenente ai mustelidi. Visse nel Miocene inferiore e medio (tra 18 e 10 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica e in Asia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere piuttosto simile a un'odierna martora o a una faina, ma poteva raggiungere dimensioni molto maggiori; è possibile che l'aspetto e le dimensioni delle specie più grandi richiamassero quelle dell'odierno taira (Eira barbara). Il peso di Sthenictis poteva raggiungere circa 15 chilogrammi. La dentatura era caratterizzata da premolari di forma semplice e sottili.

Mascella di Sthenictis campestris

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Sthenictis comprende numerose specie, la maggior parte delle quali ritrovate allo stato fossile in Nordamerica: S. bellus, S. dolichops, S. robustus, S. junturensis, S. lacota e S. campestris, tutte note principalmente per frammenti di mascelle e per la dentatura. Fanno eccezione S. campestris, noto per alcuni resti più completi, e uno scheletro non ancora attribuito ad alcuna specie, proveniente dal Nebraska. Dalla Mongolia Interna proviene invece S. neimengguensis, risalente a circa 12 milioni di anni fa, l'unica specie asiatica del genere.

Sthenictis è considerato un rappresentante basale dei mustelini (Mustelinae), la sottofamiglia di mustelidi comprendente numerose forme attuali come Martes (martore e faine), Mustela (ermellini, visoni e donnole), Galictis (grigioni).

Particolare del cranio di Sthenictis sp.

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Le caratteristiche dentarie indicano che Sthenictis non era una forma ipercarnivora, e probabilmente integrava la sua dieta con invertebrati o forse con vegetali. La morfologia dello scheletro, dotato di lunghe zampe forti, indica che Sthenictis era adatto a una vita almeno parzialmente arboricola.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Shotwell J. A., Bowen R. G., Gray W. L., Gregory D. C., Taylor D. W. & Russell D. W. 1963. The Juntura Basin: studies in earth history and paleoecology. Transactions of the American Philosophical Society, 53: 1-77.
  • Baskin J. A. 1998. Mustelidae, in Janis C. M., Scott K. M. & Jacobs L. L. (eds), Evolution of Tertiary Mammals of North America. Volume 1: Terrestrial Carnivores, Ungulates, and Ungulatelike Mammals. Cambridge University Press, Cambridge: 152-173.
  • Baskin J. A. 2005. Carnivora from the late Miocene Love Bone Bed of Florida. Bulletin of Florida Museum of Natural History, 45: 413-434.
  • Tseng Z. J., O'Connor J. K., Wang X. & Prothero D. R. 2009. The first Old World occurrence of the North American mustelid Sthenictis (Mammalia, Carnivora). Geodiversitas, 31 (4) : 743-751.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]