Statuta Revarum Civitatis Ast

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Statuta Revarum Civitatis Ast
Titolo originaleStatuta Revarum Civitatis Ast per ordinem alphabeti
Autoreanonimo
1ª ed. originale1377
GenereDocumento
Sottogenerestorico
Lingua originalelatino

Gli Statuta Revarum Civitatis Ast sono importanti documenti storici risalenti al XIV secolo di legislazione comunale della Contea di Asti. Oltre a due copie presenti nell'Archivio storico di Asti, provenienti dal fondo documentale degli archivi di Parigi (dove furono conservati fino al 1951) e restituiti successivamente all'Italia a seguito di accordi internazionali, esiste un'edizione cinquecentesca pubblicata ad Asti nel 1534 da Francesco Garrone[1] di Livorno Ferraris. Esse sono le uniche redazioni complete attualmente conosciute di questo importante documento di legislazione comunale.

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

La parola latina "reva" aveva il significato di gabella[2], ossia sostanzialmente il documento conteneva gli elementi di diritto tributario dell'epoca, e nella fattispecie importanti riferimenti alle tasse indirette sugli scambi e sui consumi di merci nel territorio di Asti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vincenzo Malacarne, Delle opere de'medici, e de'cerusici che nacquero o fioriono prima del secolo XVI negli stati della real casa di Savoja, Stamperia reale, 1789, p. 20. URL consultato il 26 settembre 2021.
  2. ^ Mémoires de l'Académie impériale des sciences, littérature et beaux-arts de Turin, Imprimerie de l'Académie impériale des sciences, 1809, p. 640. URL consultato il 26 settembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elio Arleri, Gabelle e dazi in Asti nel medioevo, versione degli Statuta Revarum Civitatis Ast
  • G. G. Fissore, I conti della contea d'Asti: una proposta ed un'occasione per la storiografia astigiana, in Archivi e cultura in Asti, Asti 1971, pp. 91-115.