Spinus spinescens
Lucherino andino | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Passeroidea |
Famiglia | Fringillidae |
Sottofamiglia | Carduelinae |
Tribù | Carduelini |
Genere | Spinus |
Specie | S. spinescens |
Nomenclatura binomiale | |
Spinus spinescens (Bonaparte, 1850) | |
Sinonimi | |
Carduelis spinescens |
Il lucherino andino (Spinus spinescens (Bonaparte, 1850)) è un uccello passeriforme della famiglia Fringillidae[2].
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome scientifico della specie, spinescens, deriva da Spinus, nome che designa i lucherini: il loro nome comune, invece, è un chiaro riferimento all'areale di distribuzione della specie.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]
Misura 9–11 cm di lunghezza, per un peso di 11,3 g[3]: questi valori rendono il lucherino andino il rappresentante di maggiori dimensioni fra i lucherini e fra i fringillidi in generale.
Aspetto[modifica | modifica wikitesto]
Si tratta di uccelli dall'aspetto minuto, muniti di becco conico sottile e appuntito, testa squadrata, ali appuntite e coda dalla punta lievemente forcuta.
Il piumaggio si presenta di colore verde oliva diffuso, più scuro su dorso e scapole e con vistose sfumature giallastre ai lati del collo, sul petto e sul ventre, mentre il sottocoda è biancastro ed il codione è di colore giallo: anche gli specchi alari sulle remiganti sono di colore giallo, mentre coda, ali, fronte e vertice sono di colore nero. Il dimorfismo sessuale è ben evidente, con le femmine che mancano del nero cefalico e presentano ivrea quasi completamente priva del giallo (che permane solo su codione e ali), mentre l'area ventrale è di colore grigio-verdastro.
In ambedue i sessi il becco è grigio-nerastro con tendenza a scurirsi in punta, le zampe sono nerastre e gli occhi sono di colore bruno scuro.
Biologia[modifica | modifica wikitesto]
I lucherini andini sono uccelletti vispi e vivaci, dalle abitudini diurne e moderatamente gregarie, che all'infuori della stagione riproduttiva si muovono in coppie o in gruppetti di una ventina d'individui, talvolta in associazione con altre specie affini (come ad esempio il lucherino monaco), i quali passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo fra l'erba alta o al suolo, salvo poi fare ritorno sul far della sera verso posatoi riparati per passare la notte.
Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]
Si tratta di uccelli granivori la cui dieta si compone in massima parte di semi di piante erbacee e cespugliose (soprattutto Espeletiinae[3]), pinoli, bacche, germogli, foglioline e (soprattutto durante il periodo degli amori, quando il fabbisogno energetico risulta accresciuto per via dello sforzo riproduttivo) piccoli invertebrati.
Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]
Sono stati trovati esemplari in riproduzione fra febbraio ed agosto: pur mancando informazioni sulla riproduzione di questi uccelli, si ha motivo di ritenere che essa non differisca in maniera significativa, per modalità e tempistica, da quanto osservabile fra gli altri lucherini e fra i fringillidi in generale.
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
Come intuibile dal nome comune, il lucherino andino vive nelle Ande, delle quali popola la porzione più settentrionale, nell'area compresa fra l'estremità nord-occidentale del Venezuela (stati di Trujillo, Mérida, nord dell'Aragua e Táchira, Sierra de Perijá) e la Colombia orientale (versante occidentale della Cordillera Oriental e Sierra Nevada de Santa Marta), spingendosi fino al nord dell'Ecuador (provincia del Pichincha e provincia del Carchi).
L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree cespugliose ed erbose montane appena al di sopra della linea degli alberi, spesso sul limitare della foresta nana o della foresta nebulosa[3], oltre che dal páramo ed occasionalmente anche dalle piantagioni in quota, a un'altezza compresa fra i 1800 ed i 3700 m.
Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]
Se ne riconoscono due sottospecie[2]:
- Spinus spinescens spinescens (Bonaparte, 1850) - la sottospecie nominale, diffusa in Venezuela nord-occidentale ed in Colombia nord-orientale;
- Spinus spinescens nigricauda Chapman, 1912 - diffusa a sud dell'Antioquia Settentrionale all'Ecuador settentrionale;
la popolazione della Sierra Nevada de Santa Marta, generalmente considerata facente parte della sottospecie nominale, viene da alcuni autori considerata una sottospecie a sé stante col nome di S. s. capitaneus[2][3].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) BirdLife International 2012, Spinus spinescens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 26 settembre 2017.
- ^ a b c d (EN) Andean Siskin (Spinus spinescens), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 26 settembre 2017.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Spinus spinescens
- Wikispecies contiene informazioni su Spinus spinescens