Louis Wolfson: differenze tra le versioni

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*{{fr}} [https://web.archive.org/web/20110322235958/http://www.ecole-lacanienne.net/section-clinique.php?id=1 "L'Absentéisme verbal de Louis Wolfson schizo'"], sito dell'École lacanienne de psychanalyse.
*{{fr}} [https://web.archive.org/web/20110322235958/http://www.ecole-lacanienne.net/section-clinique.php?id=1 "L'Absentéisme verbal de Louis Wolfson schizo'"], sito dell'École lacanienne de psychanalyse.
*{{en}} [http://www.nybooks.com/articles/archives/1975/feb/06/one-man-language/?pagination=false "One-man Language"] articolo di [[Paul Auster]]
*{{en}} [http://www.nybooks.com/articles/archives/1975/feb/06/one-man-language/?pagination=false "One-man Language"] articolo di [[Paul Auster]]
*{{cita web|http://www.filosofico.net/deleuze9.htm|Approfondimento}}


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Versione delle 23:24, 1 lug 2019

Louis Wolfson (New York, 1931) è uno scrittore statunitense di lingua francese. Attualmente vive a Porto Rico.

Biografia

Pur essendo di nazionalità e cultura statunitense, è uno scrittore in lingua francese. Diagnosticato nell'infanzia come schizofrenico, non sopporta ascoltare la lingua materna, l'inglese, usando il metodo di sua invenzione[1] di tradurre in contemporanea quel che sente in una lingua straniera (parla il francese, il tedesco, l'ebraico e il russo). È stato quindi rinchiuso in diverse istituzioni psichiatriche, dove ha subito anche trattamenti di elettroshock.

Nel 1963 ha spedito a Gallimard un manoscritto che spiega il proprio sistema linguistico e l'uso quotidiano che ha imparato a farne. Nel 1970 è stato pubblicato con il titolo Le Schizo et les langues, conoscendo immediata attenzione critica sia da parte della critica letteraria sia dagli studiosi di psicolinguistica, anche grazie all'introduzione di Gilles Deleuze[2], che l'ha paragonato a Raymond Roussel, a Jean-Pierre Brisset e ad Antonin Artaud, ma anche a certi modi dei personaggi di Samuel Beckett.

Nel 1977 sua madre muore. Liberatosi dalle tutele legali, lo scrittore lascia New York e va a vivere a Montréal, dove scrive Ma mère, musicienne, est morte..., pubblicato nel 1984.

Dieci anni dopo va a vivere a Porto Rico, dove pare che nel 2003 sia diventato ricco vincendo una lotteria.

Nel 1987 ha ristampato il primo libro e nel 2011, dopo molti anni di indisponibilità, ha ripubblicato il secondo libro.

Opere

  • Le Schizo et les langues, prefazione di Gilles Deleuze, Paris, Gallimard, 1970; 1987 ISBN 2-07-027436-5
  • Ma mère, musicienne, est morte de maladie maligne mardi à minuit au milieu du mois de mai mille977 au mouroir Memorial à Manhattan (1984); trad. Giancarlo Pavanello, Mia madre, musicista, è morta..., con un'intervista all'autore di Anne Leguil-Duquenne, trad. di, Milano: SE, 1987
  • "L'épileptique sensoriel schizophrène et les langues étrangères, ou Point final à une planète infernale", in Change, ottobre 1977, pp. 119–30.
  • Lo studente di lingue ovvero punto finale a un pianeta infernale, azione scenica di Nelo Risi dal testo originale di Louis Wolfson, Milano: Guanda, 1978

Note

  1. ^ Descritto da Deleuze come: "un dito in un orecchio, un ricevitore-radio nell'altro, un libro straniero in mano, grugniti in gola ecc." cfr. "Schizofrenia e società", in Due regimi di folli e altri scritti, Torino: Einaudi, 2010, p. 8.
  2. ^ In italiano pubblicata come Louis Wolfson o il procedimento, in Critica e clinica, Milano: Cortina, 1996, pp. 21-36.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN120276166 · ISNI (EN0000 0001 1580 7200 · LCCN (ENn2005050985 · GND (DE14102125X · BNF (FRcb12373579s (data) · J9U (ENHE987007583353405171