Spaghetti a Detroit

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Spaghetti a Detroit
ArtistaFred Bongusto
Autore/iFred Bongusto e Franco Migliacci
GenereSwing
Easy listening
Tempo (bpm)swing
Esecuzioni notevoliPeppino Di Capri, Antonello Venditti, Nicola Arigliano
Pubblicazione originale
Incisione...E mi consuma l'estate/Spaghetti, insalatina e una tazzina di caffè a Detroit
Datamaggio 1967
EtichettaRCA Italiana PM45-3409
Durata2:11

Spaghetti a Detroit è un brano musicale cantato nel 1967 dal cantante italiano Fred Bongusto, musicato e scritto dallo stesso Bongusto e Franco Migliacci.

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il brano fu pubblicato per la prima volta come lato B del 45 giri ...E mi consuma l'estate/Spaghetti, insalatina e una tazzina di caffè a Detroit.

È uno dei pezzi più famosi e riusciti del cantante molisano, con l'arrangiamento swing jazz e la voce filtrata come da un vecchio grammofono anni '20. Il protagonista racconta il ricordo di una storia d'amore conclusa, dopo essere ritornato verosimilmente in Italia, vissuta con una cantante Lola, a Detroit negli USA. L'amante, provato dall’esperienza sentimentale, non riesce a mangiare che piatti leggeri come "spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè...", rispetto all’appetito che aveva in precedenza. La immaginaria Detroit, evocata in questo brano, ricorda la Chicago di Fred Buscaglione.[1]

Fa parte della colonna sonora del film Il tigre diretto nel 1976 da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman.[2]

Jingle pubblicitario[modifica | modifica wikitesto]

In seguito al successo riscosso dalla canzone, a Nicola Arigliano fu chiesto di pubblicizzare il Digestivo Antonetto, utilizzandola come jingle e modificando l'incipit "Spaghetti, pollo, insalatina / e una tazzina di caffè, / a malapena riesco a mandar giù" in "Spaghetti, pollo, peperoni, / 3 polpette e 6 bignè, / lo stomaco è pesante / e non ne posso più".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fred Bongusto.I grandi successi originali, DeBaser, 19 maggio 2008 leggi online
  2. ^ Un grande 'crooner' di nome Fred, su rockol.it. URL consultato il 12 novembre 2020.
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