Sofia Carolina von Camas

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Sofia Carolina von Camas
Sofia Carolina von Camas (1686-1766)
Contessa di Camas
Stemma
Stemma
In carica12 agosto 1742 –
2 luglio 1766
PredecessoreLuisa von Borstell (come Contessa-consorte)
Obersthofmeisterin
In carica1742 –
2 luglio 1766
PredecessoreCristiana von Katsch
SuccessoreCarlotta Albertina von Kannenberg
NascitaHôtel de Brandt, Berlino, 18 giugno 1686
MorteCastello di Schönhausen, Berlino, 2 lugio 1766
DinastiaBrandt
(nascita)

Camas
(matrimonio)
PadreFederico Guglielmo von Brandt
MadreLuisa von Borstell
ReligioneLuteranesimo

Sofia Carolina von Camas, nata von Brandt (Berlino, 18 giugno 1686Castello di Schönhausen, 2 luglio 1766), è stata una nobile prussiana.

Fu una confidente del re di Prussia Federico II e Oberhofmeisterin della regina Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel-Bevern.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia del tenente generale prussiano Friedrich Wilhelm von Brandt (1644-1701)[1] e di sua moglie Luisa, Sofia Carolina sposò il colonnello prussiano e comandante del 13º Reggimento di fanteria "Varenne" Paul Heinrich Tilio de Camas (1688-1741). Dopo la morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1741, re Federico II di Prussia elevò la vedova al rango di contessa[2] il 12 agosto 1742 e la nominò Oberhofmeisterin della regina Elisabetta Cristina.

Federico II nutriva una profonda stima per la contessa Camas, con la quale aveva instaurato un legame sin da quando era principe ereditario. Egli la chiamava affettuosamente Mama come segno di intimo affetto, riconoscendo e apprezzando la sua acuta intelligenza. Con lei condivideva liberamente pensieri personali e questioni politiche riservate fino al termine della sua vita, cercando spesso il suo consiglio. La contessa Camas rappresentava per il re una delle poche donne di cui apprezzava la compagnia nella sua ristratta cerchia. È rimasta conservata una densa corrispondenza tra i due.

Dopo la sua morte, la regina, sua amica, le rivolse un elogio funebre nella Lettre dédicatoire a suo fratello Ferdinando, all'inizio dell'opera di Crugott Il Cristiano nella solitudine.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Unter Mitwirkung der Kerren, De Gruyter, 31 dicembre 1905, pp. II–II. URL consultato il 3 maggio 2024.
  2. ^ Martin Luther, Von der Freiheit eines Christenmenschen, utb GmbH, 11 settembre 2017, ISBN 978-3-8385-4884-5. URL consultato il 3 maggio 2024.
  3. ^ Œuvres de Frédéric le Grand, 11, S. 23, su friedrich.uni-trier.de. URL consultato il 3 maggio 2024.

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Controllo di autoritàVIAF (EN40172300 · ISNI (EN0000 0000 1390 4982 · CERL cnp00958278 · GND (DE118666711 · WorldCat Identities (ENviaf-40172300