Sinoviectomia

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La sinoviectomia è una procedura chirurgica che consiste nell'asportazione della membrana sinoviale che circonda un'articolazione.[1] L'intervento è solitamente consigliato per fornire sollievo da una condizione per cui la membrana sinoviale diventa infiammata e irritata e non risponde alle medicazioni. Se l'artrite non è controllata, può portare a danni irreversibili all'articolazione. La membrana sinoviale avvolge ogni articolazione e secerne un fluido lubrificante che permette vari movimenti dell'articolazione, mentre se si infiamma o è irritata, può portare a un aumento della produzione del fluido causando un rigonfiamento intorno all'articolazione.

Questo intervento è consigliato nei casi di artrite reumatoide o altre forme di artrite infiammatoria in cui altri trattamenti non chirurgici hanno fallito. La procedura può essere eseguita per via artroscopica,[1] oppure aprendo l'articolazione per rimuovere la membrana che la circonda. Un'altra tipologia, la sinoviectomia chimica, comporta un'iniezione intra-articolare di acido osmico con lo scopo di sgonfiare e ridurre la massa sinoviale infiammata.

In linea teorica, l'intervento è possibile su tutte le articolazioni ma la difficoltà varia: mentre è facile per il ginocchio o il gomito, risulta un intervento difficile o necessariamente parziale in altre sedi articolari che si presentano anatomicamente complesse e difficili da raggiungere, come polso, piede, anca o le articolazioni vertebrali.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Sinoviectomia, su corriere.it, Dizionario della Salute. URL consultato il 19 maggio 2022.

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