Sedum brevifolium

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Borracina della Corsica
Sedum brevifolium
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
Ordine Saxifragales
Famiglia Crassulaceae
Sottofamiglia Sempervivoideae
Tribù Sedeae
Genere Sedum
Specie S. brevifolium
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Saxifragales
Famiglia Crassulaceae
Genere Sedum
Specie S. brevifolium
Nomenclatura binomiale
Sedum brevifolium
DC., 1808
Nomi comuni

borracina della Corsica

La borracina della Corsica (Sedum brevifolium, DC, 1808) è una pianta succulenta appartenete alla famiglia delle Crassulaceae, diffusa nel bacino del Mediterraneo occidentale.[1][2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Fiori.

È una piccola pianta succulenta perenne di colore verdastro o rossastro. Ha steli eretti, semplici o poco ramificati, alquanto legnosi alla base, alti fino a 14 cm. Foglie da ovoidali a subsferiche, fino a 2(-3) mm di diametro, carnose; le foglie dei fusti fioriferi sono quasi opposte, quelle dei fusti sterili sono disposte fittamente, parzialmente sovrapposte, in 4 file. I fiori sono situati all'estremità dei fusti. Presentano 5 sepali ovati lunghi fino a 1,5 mm e 5 petali liberi di 3-5 mm, bianchi o leggermente rosati, con strisce longitudinali brune o rossastre; 10-12 stami. Frutto costituito da numerosi follicoli glabri lunghi 2-3,5 mm. Fiorisce in primavera ed estate.[4]

Di aspetto simile alla borracina cinerea (Sedum dasyphyllum), molto diffusa in Italia e nei paesi dell'Europa centrale.[5]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Borracina della Corsica

È diffusa principalmente nella penisola Iberica, inclusi entrambi i versanti dei Pirenei, in Francia, Corsica, e in Marocco.[6] È segnalata pure in Italia, nella Sardegna settentrionale, sull'isola d'Elba e in Toscana.[2][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Sedum brevifolium, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 30/4/2024.
  2. ^ a b Sedum dasyphyllum nel Global Biodiversity Information Facility
  3. ^ Sedum brevifolium nel database Acta Plantarum - Flora delle regioni italiane
  4. ^ (ES) Luceño Garcés Modesto, Flores de Gredos, Ávila, Caja de Ávila, 1998, ISBN 84-930203-0-3.
  5. ^ F. Parlatore, pp. 68-69, 1890.
  6. ^ (EN) Sedum brevifolium, in Euro+Med PlantBase. URL consultato il 29 aprile 2024.
  7. ^ M. Mannocci, p. 81. In: Segnalazioni floristiche italiane (1091-1150) (PDF), in Informatore Botanico Italiano, vol. 36, n. 1, 2004, pp. 75-100. URL consultato il 29 aprile 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Filippo Parlatore, Sedum brevifolium, in Flora italiana, Le Monnier, 1890, pp. 68-69.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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