Schmallenberg virus

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Virus di Schmallenberg
Classificazione dei virus
DominioAcytota
Gruppogruppo I (Virus a ssRNA-)
Ordinenon assegnato
FamigliaBunyaviridae
GenereOrthobunyavirus
SpecieSchmallenberg virus
Distribuzione in Europa dello Schmallenberg virus (in rosso i paesi con animali affetti, in verde i paesi con i vettori presenti)

Lo Schmallenberg virus (SBV) è il nome provvisorio dato a un virus del genere degli orthobunyavirus correlati con il virus Shamonda. È stato isolato per la prima volta a Schmallenberg, città della Renania Settentrionale-Vestfalia in Germania. Esso è correlato a malformazioni congenite e mortalità neonatale in bovini, ovini e caprini.[1]

La trasmissione avviene attraverso dei moscerini (vettori) della famiglia dei Ceratopogonidae genere Culicoides. I paesi in cui questa infezione animale di tipo virale è presente, oltre alla Germania, sono: Olanda, Belgio, Francia, Lussemburgo, Italia, Spagna e Gran Bretagna.[2]

Il virus non sembra correlato con rischi per la salute per la specie umana,[3] non avendo questo le caratteristiche biologiche per determinare una zoonosi.

Nel giugno 2012 l'EFSA ha emanato un importante documento circa l'epidemiologia e l'impatto sulla salute animale e umana del virus.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Friedrich-Loeffler-Institute, l'Istituto di Ricerca Federale per la Salute degli Animali (FLI), la prima volta, ha isolato un virus del genere Orthobunyavirus da bovini in Germania. L'analisi comparata del materiale genetico suggerisce che si tratta di un virus appartenente al sierogruppo Simbu (Shamonda, Aina, Akabane virus). Il virus è stato coltivato su una linea cellulare di insetto e successivamente su una linea cellulare di criceto e quindi ulteriormente propagato. Grazie alla origine campione, è stato provvisoriamente chiamato "virus Schmallenberg". Ulteriori studi sulla caratterizzazione del virus e sulla sua epidemiologia sono in corso.

Una relazione tra il virus isolato con i sintomi e i danni rilevati nei bovini sembra essere molto probabile.[5] Nessun contagio diretto da animale ad animale è stato trovato.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Il virus è stato rilevato nel mese di novembre 2011 in un allevamento nella città tedesca di Winterberg. Nei primi di dicembre 2011, il virus è stato trovato anche in Belgio[6] e in Olanda[7]. Il 22 gennaio 2012 è stato confermata presenza della malattia in Gran Bretagna dove è stata dimostrata negli ovini;[8] quattro giorni dopo è stato rinvenuto in Francia.[9] Successivamente, anche l'Italia è stata interessata all'infezione.[10]

Sintomatologia correlata[modifica | modifica wikitesto]

La sintomatologia correlata con l'infezione è accertato che provoca negli animali:[11]

  • febbre,
  • blocco della lattazione,
  • diarrea grave,
  • aborti e malformazioni congenite negli agnelli e vitelli.

Aspetti economici[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo 2012 la Russia, l'Ucraina, il Kazakistan, l'Egitto e il Messico hanno sospeso tutte le importazioni dai paesi colpiti di bovini e pecore vive, insieme con gli embrioni e lo sperma di queste specie.[12]

Anche gli USA dopo il 1º giugno 2011 hanno imposto un divieto di importazione di bovini e germoplasma raccolti nei paesi dell'Unione europea.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ New Animal Virus Takes Northern Europe by Surprise Archiviato il 15 gennaio 2012 in Internet Archive., Kai Kupferschmidt, sciencemag.org (AAAS), 13 January 2012, accessed 16 January 2012
  2. ^ (EN) WAHID Interface - OIE World Animal Health Information Database, su web.oie.int. URL consultato il 19 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2012).
  3. ^ Risk assessment: New Orthobunyavirus isolated from infected cattle and small livestock ─ potential implications for human health, European Center for Disease Prevention and Control, 22 December 2011, accessed 17 January 2012
  4. ^ (EN) EFSA - Scientific Report of EFSA: "Schmallenberg" virus: Analysis of the epidemiological data and Impact assessment, su efsa.europa.eu. URL consultato il 19 giugno 2012.
  5. ^ (DE) FLI: Neues Orthobunyavirus bei Rindern, su fli.bund.de (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2012).
  6. ^ (NL) "Schmallenbergvirus treft twaalf schapenbedrijven" - HLN.be, su hln.be.
  7. ^ Brief van minister Bleker aan Tweede Kamer, Ministerie van Economische Zaken, Landbouw en Innovatie (NL), 16 december 2011
  8. ^ Schmallenberg virus confirmed on farms in the UK, The Guardian, 23 januari 2012
  9. ^ Elevage : premiers cas français de la maladie due au virus de Schmallenberg identifiés en Moselle et en Meurthe-et-Moselle Archiviato il 4 febbraio 2012 in Internet Archive., Services de l'état en Moselle, 1 februari 2012
  10. ^ Schmallenbergvirus in Italië[collegamento interrotto]
  11. ^ (DE) BVET - Schmallenberg-Virus, su blv.admin.ch (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2016).
  12. ^ (EN) Turkish cattle demand key amid Schmallenberg bans, su agra-net.com.
  13. ^ (EN) USDA - APHIS - Import, su aphis.usda.gov.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]