Sasso Cavallo

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Sasso Cavallo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
Provincia  Lecco
Altezza1,923 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate45°56′47.09″N 9°22′15.26″E / 45.946415°N 9.370906°E45.946415; 9.370906
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Sasso Cavallo
Sasso Cavallo
Mappa di localizzazione: Alpi
Sasso Cavallo
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneAlpi e Prealpi Bergamasche
SottosezionePrealpi Bergamasche
SupergruppoPrealpi Bergamasche Occidentali
GruppoGruppo delle Grigne
SottogruppoSottogruppo della Grigna Settentrionale
CodiceII/C-29.II-A.3.b

Il Sasso Cavallo è una montagna situata a 1923 m.s.l.m. nel comune di Lierna sul Lago di Como, nei pressi del Monte Palagia.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La cima si raggiunge partendo da Lierna in località Cainallo, vicino ad Esino Lario, o da Mandello del Lario in località Rongio, ed arrivando alla bocchetta di Val Cassina.

Sasso Cavallo è vicino al Rifugio Elisa e al Rifugio Bietti-Buzzi.

Il dipinto di Leonardo da Vinci, "La Vergine delle Rocce", conservato al Louvre, è ambientato nella grotta di Lecco a Laorca. Nel dipinto di vedono gli spuntoni della val Calolden, il Sasso Cavallo e il Sasso Carbonari. Non si tratta di elementi casuali, ma di riferimenti cercati, per tracciare una mappa storica degli Sforza di Milano. Leonardo realizzò anche la mappa di Lecco, Una pianta della città prima della costruzione delle mura cinquecentesche progettate da Leonardo da Vinci, in cui si vedono chiaramente le fortificazioni trecentesche, l’arco del lungolago, il corso di uno dei torrenti che attraversa la città con quattro mulini e una torre, ora inglobata nelle mura. Nei codici di Windsor, si rintracciano disegni di creste nevose che appartengono al paesaggio lecchese. Elenchiamo, fra tutti, il massiccio centrale delle Grigne, visto dai Monti di Brianza da lui percorsi. Il profilo frastagliato del Due Mani e del Resegone ritratti dal lago di Oggiono e da Garlate. L’uragano in una valle fra i monti che tra le nuvole basse, radunate fra il Moregallo e il S. Martino, squassa di venti la conca di Lecco.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bollettino Svizzero di Mineralogia e Petrografia, 1953

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]