Sardinia Gold Mining

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La Sardinia Gold Mining fu costituita nel 2001 e nel 2008 la società ha dichiarato fallimento ed ha cessato la sua attività.

La Sardinia Gold Mining era una Joint venture tra l'ente regionale sardo Progemisa e la società australiana Gold Mines of Sardinia. Successivamente era stata acquisita dalla società americana, quotata presso la borsa di Toronto, Buffalo Gold ltd. La società è attualmente oggetto di un'indagine finanziaria internazionale; inoltre non ha eseguito gli interventi di bonifica e risanamento ambientale previsti dal contratto, e per i quali aveva anche ricevuto finanziamenti dalla regione Sardegna[1]. In particolare, il bacino artificiale usato per la raccolta dei fanghi e degli scarti non è ancora stato messo in sicurezza e c'è il rischio che la sua acqua possa contaminare i corsi e i bacini che servono i comuni della zona, e forse addirittura Cagliari[2].

Dal 2001 al 2003 aveva avuto come presidente Ugo Cappellacci, in seguito diventato presidente della Regione Sardegna dal febbraio 2009 al febbraio 2014.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Così nel 2008 finì la devastante corsa all'oro della Marmilla apparso su La Nuova Sardegna e su espresso.repubblica.it, reperibile anche sul sito della Regione Sardegna [1] Archiviato il 24 febbraio 2014 in Internet Archive.
  2. ^ L'eredità velenosa della Sardinia Gold Mining Archiviato il 1º febbraio 2014 in Internet Archive. da l'Unità

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]