Sansedoni

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Sansedoni è una nobile famiglia senese di origini francesi[1] e Bonatacca ne fu il capostipite.[2]

La famiglia si divise in più rami e diverse volte, tornata poi ad essere ridotta in un solo ramo, con un'unica discendenza. La divisione ultima e più recente verso il 1490, tra i figli di Tofo di Francesco, cioè Pietro e Bartolomeo, la di cui discendenza si estinse colla morte di Jacomo Romulo di Volunnio dottore di medicina, morto nel 1655, dal quale fu lasciato suo erede lo Spedale Grande di Santa Maria della Scala.[1]

Le prime notizie della famiglia risalgono a Sansedonio di Martino, console a Siena nel 1174 e ancora nel 1197. Consoli dei mercanti furono Anconetano di Sansedonio nel 1211 e nel 1215 e Gilberto di Sansedonio nel 1219.[1]

Ottavio di Giovanni Sansedoni unì al suo cognome quello dei Pinocci, come disposto da Niccolò di Ottavio Pinocci, arciprete della Metropolitana di Siena e suo zio materno, che nel 1692 lo lasciò erede delle sue sostanze con l'onere di assumere il proprio cognome e il proprio "Monte", che era quello del Popolo. I figli di Ottavio, Giovanni e Alessandro, riassunsero il loro antico "Monte" del Gentiluomo nel 1731.[1] Camilla Sansedoni sposò il conte palatino Alessandro Lucarini, Patrizio Senese, da cui nacquero Claudia (moglie di Niccolò Piccolomini) e Alcibiade (nato il 28 maggio 1561) che fu eccellentissimo Giureconsulto, Rettore dell’Università a Siena e a Salerno, Pubblico Lettore che dette alle stampe numerose opere.

Il matrimonio di Teresa Isabella di Ambrogio Sansedoni con Arcangelo Raffaello Pucci nel 1826 fece assumere ai discendenti della casata senese anche il cognome del nobile livornese.[3] Elena Pucci Sansedoni, discendente della famiglia ormai estinta, sposò alla fine del XIX secolo il marchese Giuseppe De Grolée Virville. Esiste, inoltre, il ramo di Giuseppa Silvia di Ambrogio Sansedoni (n.1817), sorella di Teresa Isabella, convenuta a nozze con il nobile Domenico Fiori di Fermo. Il figlio Giovanni Fiori (n. 4 Febbraio 1839 a Siena) sposò la Contessa Giulia Bulgarini di Fermo. Il cognome Sansedoni, ad oggi, risulta presente in alcuni discendenti di questo ramo.

Altri esponenti illustri[modifica | modifica wikitesto]

Siena, Palazzo Sansedoni

Palazzi di famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Arma[modifica | modifica wikitesto]

Partito: nel 1° d'oro, all'aquila di nero uscente dalla partizione e coronata del campo; nel 2° d'argento, a tre fasce d'azzurro.

Archivio[modifica | modifica wikitesto]

L'archivio Sansedoni è stato acquistato dal Monte dei Paschi di Siena, insieme al palazzo omonimo, nel 1973 ed inserito nel "Fondo estranei e aggregati" dell'archivio storico della banca.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Sansedoni, su Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 20 marzo 2018.
  2. ^ Alla scoperta della Famiglia Sansedoni: storie e aneddoti, su Fondazione MPS.
  3. ^ a b c Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.2, ISBN non esistente.
  4. ^ Santi e beato. Ambrogio Sansedoni.
  5. ^ Provincia di Siena. Villa Parigini.
  6. ^ S. Gimignanello, S. Gemignanello alle Serre di Rapolano.
  7. ^ Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=208971.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AGLIETTI Marcella, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 275
  • G. CATONI e A. LACHI, L'archivio del Monte dei Paschi di Siena. Inventario della sezione storica, Siena 1994, XXXIV-XXXVII
  • G. TOMMASI, Dell'historie di Siena - Parte prima, Venetia, 1525, 100
  • L. BONELLI CONENNA, Fattorie e ville nelle terre dei Sansedoni tra XVI e XX secolo, in Palazzo Sansedoni, a cura di Fabio Gabbrielli, Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, 2004, 89-124
  • L. VIGNI, La famiglia Sansedoni dal Cinquecento all'estinzione, in Palazzo Sansedoni, a cura di Fabio Gabbrielli, Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, 2004, 57-88
  • Fabio Gabbrielli (a cura di), Palazzo Sansedoni, testi di Duccio Balestracci et alii, Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, 2004
  • Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.1, ISBN non esistente.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sansedoni, su Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
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