SS William W. Gerhard

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SS William W. Gerhard
Una nave della classe Liberty ship in navigazione
Descrizione generale
TipoMercantile armato
ClasseEC2-S-C1 (Liberty ship)
ProprietàUS Maritime Commission - War Shipping Administration - WSA
IdentificazioneMC 977
Ordine1941
CantiereBethlehem-Fairfield Shipyards di Baltimora (Maryland)[1][2]
Impostazione28 marzo 1943
Varo26 aprile 1943
Completamento6 maggio 1943
Entrata in servizio1943
Destino finaleAffondata da siluro di U593, il 21 settembre 1943 al largo di Salerno (40°07’N-14°43’E)
Caratteristiche generali
Dislocamento7.176 t
Stazza lorda14.245 tsl
Lunghezza(f.t.) 134,57 m
Larghezza17,34 m
Altezza11,38 m
Pescaggio8,46 m
PropulsioneMacchina a triplice espansione, 2500hp
Velocità11 nodi (20 km/h)
Autonomia14.000 n.mi. a 10 nodi ( 21.000 km a 18,5 km/h)
Equipaggio8 ufficiali, 38 marinai, 30 guardie armate della United States Navy Armed Guard
Passeggeri191 (tra personale dell'esercito statunitense e britannico)
Armamento
ArtiglieriaAlla costruzione:
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La SS William W. Gerhard fu una nave della classe Liberty Ship[4], costruita in seguito all’approvazione del programma di costruzione navale di emergenza su indicazione della US Maritime Commission - War Shipping Administration (WSA). Progettata come nave trasporto merci, fu subito impiegata come nave trasporto militare insieme ad altre 2.700 navi mercantili. Costruita in brevissimo tempo presso i cantieri Bethlehem-Fairfield Shipyards di Baltimora (Maryland), come risulta dal Lloyd's Register del 1943., entrò in servizio nel maggio 1943.

L'affondamento nelle acque italiane

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La Gerhard partì per il suo ultimo viaggio da Casablanca il 14 settembre 1943, il 19 settembre giunse a Malta dove si rifornì per poi proseguire alla volta di Salerno. A bordo c'erano 81 membri di equipaggio, trasportava 191 soldati inglesi con un carico di 1440 tonnellate tra munizioni e carburante. La mattina del 21 settembre l'U-Boot tedesco U-593, con al comando il Tenente Gerd Kelbling, intercettò il convoglio con il cargo statunitense, e alle ore 09.10 e alle 09.14 del 21 settembre 1943, lanciò due siluri che colpirono la Gerhard sotto la linea di galleggiamento danneggiandola seriamente. La Gerhard fu subito soccorsa dalle navi USS Moreno, USS Narragansett e dalla HMS Weazel. Nonostante l'enorme falla e gli incendi a bordo, si cercò di mantenerne la galleggiabilità, ma fu impossibile salvarla. Alle ore 22,55 del 22 settembre del 1943, nel punto nave 40°05'N, 14° 43'E - Grid CJ 9132, ci fu un violento scoppio, causato dalle fiamme che raggiunsero un deposito di munizioni. Il mercantile si spezzò in due tronconi: la parte anteriore affondò rapidamente mentre la poppa, che ancora galleggiava, fu cannoneggiata dalle unità rimorchianti[5]. L’affondamento causò la morte di 2 membri dell’equipaggio e nove feriti furono trasportati sulla nave ospedale HMHS Vita[6].

Il ritrovamento del relitto

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Nel mese di agosto del 2019, il sub ligure Andrea Bada, insieme ad uno team di ricercatori di relitti, rintraccia al largo di Salerno la nave da guerra americana ad una profondità di 184 metri[7].

  1. ^ Lane, Frederic Chapin, 1900-1984., Ships for victory: a history of shipbuilding under the U.S. Maritime Commission in World War II, Johns Hopkins paperbacks ed, Johns Hopkins University Press, 2001, ISBN 0-8018-6752-5, OCLC 45799004. URL consultato il 7 settembre 2019.
  2. ^ SS William W. Gerhard (bow) (+1943), su wrecksite.eu, WRECK SITE, 24 luglio 2017.
  3. ^ la prima cifra è il calibro della canna in pollici, mentre la seconda è la lunghezza della canna espressa in numero di calibri, in questo caso 150", pari a circa 3,80 m
  4. ^ James Davies, Liberty Cargo Ships (PDF), in ww2ships.com, 2012, p. 23. URL consultato il 13 maggio 2012.
  5. ^ William W. Gerhard (American Steam merchant), su uboat.net.
  6. ^ Affondò nell’Operazione Avalanche, ritrovata sui fondali di Acciaroli la nave Gerhard, su asalerno.it.
  7. ^ Sub ritrova a 180 metri di profondità una nave da guerra americana della seconda guerra mondiale, su tgcom24.mediaset.it.
  • Lane, Frederic C. Ships for Victory: A History of Shipbuilding under the U.S. Maritime Commission in World War II. ISBN 0-8018-6752-5

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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