Russula fragilis

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Russula fragilis var. fragilis
Russula fragilis var. fragilis
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
PhylumBasidiomycota
ClasseBasidiomycetes
OrdineRussulales
FamigliaRussulaceae
GenereRussula
SpecieR. fragilis var. fragilis
Nomenclatura binomiale
Russula fragilis
Fr., 1838
Russula fragilis
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
adnate
Sporata
bianca
Velo
nudo
Carne
virante
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

Russula fragilis var. fragilis Fr., Epicrisis Systematis Mycologici (Upsaliae): 359 (1838).

La Russula fragilis è una piccola Russula riconoscibile per il colore a toni prevalentemente porpora del cappello, il filo eroso delle lamelle, la sporata bianca, la carne molto friabile e il suo sapore acre.

Descrizione della specie[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

3-4(7) cm di diametro, convesso, subito espanso leggermente depresso al centro, più o meno striato.

Cuticola
separabile più della metà, liscia, brillante, un po' viscosa, di colore rosa o rosa violaceo, più scura al centro, può assumere tonalità brunastro-olivastre, tende a decolorarsi a maturità.
Margine
sottile, regolare, molto presto scanalato.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Spaziate, mediamente fitte, fragili, anastomosate, adnate o libere al gambo, bianche, con lieve tendenza scurire, con filo di solito seghettato.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

4-5 x 0,7-1,5 cm, cilindrico, a volte claviforme, attenuato in alto, ingrossato alla base, fragile, pieno, poi midolloso, asciutto, rugoso, bianco, piuttosto liscio, tende ad ingiallire al tocco e a maturità.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Molto fragile, sottile, bianca, ingiallente a maturità.

Spore[modifica | modifica wikitesto]

7-9 x 6-7,5 µm, ovoidali, ialine, verrucose, con verruche unite da creste a formare un reticolo, bianche in massa, amiloidi.

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Cresce nei boschi di latifoglia, aghifoglia ed anche sotto macchia mediterranea, da giugno a novembre.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Non commestibile.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal latino fragilis = fragile, per la fragilità della carne.

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agaricus fallax Schaeff., Fungorum qui in Bavaria et Palatinatu circa Ratisbonam nascuntur 4: tab. 16 (1774)
  • Agaricus fragilis Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen): 440 (1801)
  • Bolbitius vitellinus var. fragilis (Pers.) J. Favre, Beitr. Kryptfl. Schweiz 10(no. 3): 147 (1948)
  • Russula bataillei Bidaud & Reumaux, Russules Rares ou Méconnues (Marlioz): 281 (1996)
  • Russula emetica subsp. fragilis (Pers.) Singer, (1932)
  • Russula fallax (Schaeff.) Fr., Hymenomyc. eur. (Upsaliae): 449 (1874)
  • Russula fragilis Fr., Epicrisis Systematis Mycologici (Upsaliae): 359 (1838) [1836]
  • Russula fragilis var. fallax (Schaeff.) Massee, Brit. Fung.-Fl. 3: 76 (1893)
  • Russula fragilis var. violascens Secr. ex Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 245 (1876)

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