Ruso Abudio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Ruso Abudio (... – ...; fl. I secolo a.C.) è stato un politico e militare romano, unico membro conosciuto della gens Abudia.

Era un ex magistrato edile e ha servito in Alta Germania come legato nell'esercito di Gneo Cornelio Lentulo Getulico durante il regno dell'imperatore Tiberio.[1] Ruso accusò Lentulo poiché aveva fatto sposare la figlia con il prefetto del pretorio Seiano, caduto in disgrazia tre anni prima. Non è chiaro se ci fosse stata un'accusa formale contro Lentulo; in ogni caso, egli non fu mai condannato, ma Ruso fu costretto a lasciare Roma.[2] [3] [4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rutledge, Steven H (2002). Inquisizioni imperiali: pubblici ministeri e informatori da Tiberio a Domiziano. Taylor&Francesco. ISBN 978-113-456-060-8.
  2. ^ Kienast, Dietmar (Neu-Esting) (2006-10-01). "Abudio Ruso".
  3. ^ Tattico, Cornelio (1904). Gli Annali di Tacito, Libri I.-VI: Libri 1-6. John Murray.
  4. ^ Seager, Robin (2008). Tiberio. Wiley. ISBN 978-047-077-541-7.
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie