Rete filoviaria di Perugia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rete filoviaria di Perugia
Servizio di trasporto pubblico
Tiporete filoviaria urbana
StatiBandiera dell'Italia Italia
CittàPerugia
Apertura1943
Chiusura1975
Linee impiegate3
 
GestoreSAER (1943-1968)
ATAM (1968-1975)
Mezzi utilizzativedi
 
Lunghezza9,520[1] km
Trasporto pubblico

La rete filoviaria di Perugia era una linea filoviaria in esercizio dal 1943 al 1975.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A Perugia il filobus arrivò nel 1943, anno in cui la SAER costruì e inaugurò la prima linea, tra la piazza d'Armi e la stazione FS di Fontivegge, in sostituzione della preesistente tranvia. Aperta all'esercizio il 28 ottobre 1943, la filovia fu attiva fino al successivo 2 novembre, quando la Wehrmacht requisì i mezzi.

Il servizio riprese il 16 giugno 1946, con l'acquisto di sei filobus Fiat (cui si aggiunsero tra il 1949 e il 1950 tre Breda) e l'apertura di due linee:

  • 1 Stazione-via Pellas-Centro
  • 2 Porta San Costanzo-Centro-Policlinico

Negli anni sessanta si procedette ad acquistare tre nuovi filobus Fiat e a trasformare in filoviario il tratto tra il policlinico e Sant'Erminio (costruito dalla svizzera Kummler & Matter): in questo decennio la rete si componeva di tre linee:

  • 1 Stazione-Centro
  • 2 Elce-Porta San Costanzo
  • 3 Sant'Erminio-via F.lli Pellas

Il 6 novembre 1968 la neonata municipalizzata ATAM subentrò alla SAER nella gestione della rete filoviaria. Ad inizio anni settanta, constatata la vetustà del bifilare e delle vetture, si decise di smantellare la rete, operazione conclusa entro il 1975, anno in cui chiuse l'ultima linea ancora in esercizio, la 1.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

La filovia era alimentata a 550 V corrente continua. Il percorso, sinuoso e caratterizzato da forti pendenze a causa della morfologia della città, comprendeva lunghi tratti a singolo bifilare, in particolare sulle linee 2 e 3. Il deposito si trovava nei pressi della stazione FS.

Mezzi[modifica | modifica wikitesto]

Le varie fonti sono discordanti al riguardo dei mezzi che prestarono servizio sulla filovia perugina nel 1943: alcune[2] sostengono che sulla linea furono impiegati sei Fiat 635/580 carrozzati Breda, acquisiti di seconda mano, oltre a due rimorchi furgonati adibiti al servizio postale; altre[3] che furono impiegati cinque filobus Breda ceduti dalla romana ATAG. Non è nota la sorte toccata ai filobus requisiti dall'esercito tedesco.

L'elenco dei mezzi che prestarono servizio dopo il conflitto è contenuto nella seguente tabella:

Numeri sociali Costruzione Radiazione Telaio Carrozzeria Equipaggiamento elettrico Note
51-56 1946-1947 1971 Fiat 635 Varesina Breda Il mezzo n. 51 è stato ceduto nel 1987 al Museo Nazionale dei Trasporti
101-103 1949-1950 1971 Breda 2G Breda Breda Il mezzo n. 101 è stato ceduto nel 1987 al Museo Nazionale dei Trasporti
121 1938 1970 Breda G80 Breda Breda Proveniente da Roma, in servizio dal 1951
201-202 1962 1975 Fiat 2404 F Menarini CGE Il mezzo n. 201 è stato ceduto nel 1987 al Museo Nazionale dei Trasporti
211 1964 1975 Fiat 2411 F Menarini CGE

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato riferito al 1964.
  2. ^ Gregoris, Rizzoli, Serra, op. cit., pag. 192.
  3. ^ Rotabili di produzione anteguerra - Filobus prototipo a due assi, su tramroma.com, http://www.tramroma.com. URL consultato il 29 luglio 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci, Cortona, 2003, pp. 192-195. ISBN 8877851937.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]