Rattus adustus

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Rattus adustus
Immagine di Rattus adustus mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereRattus
SpecieR.adustus
Nomenclatura binomiale
Rattus adustus
Sody, 1940

Rattus adustus (Sody, 1940) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'isola indonesiana di Enggano.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo di 180 mm, la lunghezza della coda di 148 mm, la lunghezza del piede di 42 mm e la lunghezza delle orecchie di 22 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta e abbondantemente spinosa. Le parti superiori sono marroni scure, mentre le parti ventrali sono grigio-brunastre. La coda è più corta della testa e del corpo, è uniformemente nera e con circa 9 anelli di scaglie per centimetro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è conosciuta soltanto attraverso un esemplare femmina catturato sull'isola di Enggano, lungo la costa occidentale di Sumatra, nel 1936 e ora depositato presso il Museo zoologico di Bogor, con numero di catalogo MZB 304/36.

Vive presumibilmente in ambienti forestali.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che questa specie è conosciuta soltanto da un individuo e potrebbe verosimilmente essere estinta, classifica R.adustus come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Aplin, K. & Lunde, D. 2008, Rattus adustus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rattus adustus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Sody, 1940.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • H.J.V.Sody, On the mammals of Enggano, in Treubia, vol. 17, 1940, pp. 391-405.

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