Rapporto di autovalutazione

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Il rapporto di autovalutazione, in sigla RAV, è uno strumento di valutazione elaborato dall'Istituto INVALSI e adottato da tutte le scuole italiane dall'anno scolastico 2014-2015, che si presenta come una piattaforma web ed è finalizzato alla formulazione di priorità di miglioramento degli esiti di ciascuna scuola.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il RAV venne introdotto a livello normativo nel 2013 con l'articolo 6 del DPR n. 80 del 28 marzo 2013,[2] subendo nel corso del tempo numerosi cambiamenti fino all'introduzione della legge 107,[3] del 2015.[4]

L'entrata in vigore avviene dall'anno scolastico 2014-2015 coinvolgendo tutte le scuole, statali e paritarie, del sistema nazionale di istruzione.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Guida all’autovalutazione 2017 (PDF), su invalsi.it, 31 maggio 2017. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  2. ^ DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 marzo 2013, n. 80, su gazzettaufficiale.it, 28 marzo 2013. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  3. ^ Cos'è il RAV: Definizione, Normativa, Chi lo compila, Aggiornamento, su universoscuola.it, 20 maggio 2019. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  4. ^ Buona scuola, su universoscuola.it, 9 luglio 2018. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  5. ^ PARTE II - IL RAV E IL PIANO DI MIGLIORAMENTO [collegamento interrotto], su direzionedidatticavigonza.gov.it. URL consultato il 16 dicembre 2020.