Raccolta Lercaro

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Raccolta Lercaro
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBologna
IndirizzoVia Riva di Reno, 57
Coordinate44°29′55.84″N 11°20′15.63″E / 44.498844°N 11.337674°E44.498844; 11.337674
Caratteristiche
TipoMuseo
CollezioniArte antica, moderna e contemporanea
Intitolato aGiacomo Lercaro
Istituzione1971
FondatoriGiacomo Lercaro
Apertura1971
Visitatori10 000
Sito web

La Raccolta Lercaro di Bologna è un museo di arte antica, arte moderna e contemporanea, La collezione d’arte nasce dall’unione delle opere personali acquisite dal cardinale Giacomo Lercaro (arcivescovo di Bologna dal 1952 al 1968) con quelle che artisti, collezionisti o semplici estimatori, nel tempo, gli hanno voluto donare in segno di profonda stima. Il primo “dono” risale al 1971 ed è rappresentato dall’omaggio di quattro artisti bolognesi (Aldo Borgonzoni, Pompilio Mandelli, Enzo Pasqualini, Ilario Rossi) al Cardinale in occasione del suo 80º compleanno.

È questo l’evento da cui si origina l’idea di aprire a tutti la fruizione delle opere allestendole nelle sale di Villa San Giacomo, la residenza del Cardinale sulle colline bolognesi. Negli anni successivi, la graduale apertura a un pubblico sempre più ampio e l’incrementarsi delle donazioni rendono necessario l’ordinamento secondo criteri museografici.

A un primo lavoro svolto da Franco Solmi segue la direzione artistica di Marilena Pasquali che, nel 2003, cura anche il trasferimento nell’attuale sede, ristrutturata grazie al contributo della Fondazione Carisbo. Infine, nel 2008, S. E. Mons. Ernesto Vecchi, Presidente della Fondazione Lercaro, nomina direttore artistico Andrea Dall’Asta SJ, il quale, nel rispetto dell’originario assetto della collezione secondo il concetto di Wunderkammer (camera delle meraviglie), ripensa l’allestimento come espressione di un dialogo attivo tra antico e contemporaneo. La collezione permanente oggi comprende opere di Giacomo Manzù, Arturo Martini, Francesco Messina, Mimmo Paladino, Vittorio Tavernari, Giovanni Boldini, Georges Rouault, Ettore Spalletti e molti altri. Tra le opere di pittura e grafica, lavori di Giacomo Balla, Filippo de Pisis, Renato Guttuso, Antonio Mancini, Giorgio Morandi, Adolfo Wildt. Questi dialogano con alcune pregevoli opere antiche, tra cui un tondo in gesso raffigurante una Madonna del Latte (fine XV-XVI secolo) e tre arazzi di manifattura fiamminga (fine XVI-inizio XVII secolo).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La raccolta nacque nel 1971 grazie alle donazioni che quattro artisti bolognesi (Aldo Borgonzoni, Pompilio Mandelli, Enzo Pasqualini e Ilario Rossi) fecero al cardinale Giacomo Lercaro, appassionato d'arte, in occasione del suo ottantesimo compleanno.[1] Dopo una prima mostra presso la galleria San Luca di Bologna, la collezione - gestita dalla neonata Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro - venne spostata presso Villa San Giacomo, a Ponticella di San Lazzaro di Savena, e cominciò ad ingrandirsi.

Nel 1989, alla morte del cardinale, la raccolta assunse il nome di "Galleria d'arte moderna di Villa S. Giacomo", con direttore Franco Solmi.

Nel 2003, grazie ai fondi della Fondazione Carisbo, si è spostata nella nuova sede di via Riva di Reno a Bologna e ha preso il suo nome attuale.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Martina Tinti, La Raccolta Lercaro riapre al pubblico, su artearti.net, Arte e Arti, 5 giugno 2009. URL consultato il 13 settembre 2012.

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