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Marchigiano del giorno
Raffaello Sanzio, autoritratto

Raffaello Sanzio (Urbino, 27 o 28 marzo 1483 - Roma, 6 aprile 1520) è stato un celebre pittore ed architetto italiano.


Il cognome Sanzio deriva dalla latinizzazione di quello italiano, Santi, in Santius (anche quando firmava usando il solo nome di battesimo l'artista si serviva della forma latina "Raphael"). Suo padre, Giovanni Santi, era, alla corte di Urbino (ambiente di cultura cosmopolita), un pittore modesto ma stimato.

Nel 1491 morì la madre Màgia ed il padre si risposò, ma morì il 1º agosto 1494. Rimasto orfano a soli undici anni, Raffaello venne affidato allo zio Bartolomeo, sacerdote. A quell'epoca aveva già mostrato il suo talento dal momento che Giorgio Vasari, suo contemporaneo, racconta che da bambino era stato "di grande aiuto al padre nelle numerose opere che Giovanni eseguiva nello stato di Urbino".
Purtroppo non si sa nulla di preciso su come Raffaello lo abbia aiutato nell'attività di pittore e, mancando qualsiasi documentazione su questa parte di vita, resta sconosciuta la fase della sua formazione.

Evidente, però, è che ad Urbino entrò in contatto con le opere di autori del calibro di Paolo Uccello, Luca Signorelli e Melozzo da Forlì.

L'influenza più evidente sulle sue prime opere è quella di Pietro Vannucci, il Perugino, uno dei più grandi pittori dell'epoca che lavorò soprattutto a Perugia ed a Firenze.
Secondo Vasari, notizia non provata da documenti, Raffaello cominciò l'apprendistato presso il Perugino molto giovane, il padre lo accompagnava ad Urbino presso lo studio del pittore.
Mentre più probabilmente i rapporti tra il Perugino e Raffaello siano iniziati solo quanto Raffaello era già un artista affermato.

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