Portale:Abruzzo/Abruzzese/3

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Anton von Werner, Ovidio
(LA)

«Sulmo mihi patria est, gelidis uberrimus undis, milia qui novies distat ab Urbe decem

(IT)

«Sulmona è la mia patria, ricchissima di gelide acque, che dista novanta miglia da Roma»

Publio Ovidio Nasone, più semplicemente Ovidio (in latino: Publius Ovidius Naso; Sulmona, 20 marzo 43 a.C.Tomi, 18 d.C.), fu un celebre poeta romano tra i maggiori elegiaci.

Nasce il 20 marzo del 43 a.C. a Sulmona da una famiglia facoltosa, appartenente alla classe equestre. A 12 anni si reca a Roma con il fratello Lucio, poi morto prematuramente, per completare gli studi. Frequenta le lezioni di grammatica e retorica dei più insigni maestri della capitale, in particolare Marco Aurelio Fusco e Marco Porcio Latrone. Il padre lo vorrebbe oratore, ma Ovidio si sente già più portato per la poesia. Seneca il Vecchio ricorda che Ovidio declamava raramente, per lo più suasorie. Più tardi Ovidio si reca, com'era costume ormai da un secolo, ad Atene, visitando durante il viaggio di ritorno le città dell'Asia Minore; va anche in Egitto e per un anno soggiorna in Sicilia.

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