Ponte di Boscotosca

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Ponte di Boscotosca
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàCastel San Giovanni
Pieve Porto Morone
AttraversaPo
Coordinate45°05′45.83″N 9°27′03.33″E / 45.096064°N 9.450924°E45.096064; 9.450924
Dati tecnici
Tipoponte a sbalzo
Materialecalcestruzzo armato precompresso
Lunghezza1 252 m
Luce max.80 m
Larghezza10 m
Carreggiate1
Corsie2
Realizzazione
ProgettistaLetterio F. Donato
Inaugurazione1967
Intitolato aBosco Tosca
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte di Boscotosca è un ponte stradale che varca il fiume Po fra i comuni di Castel San Giovanni e Pieve Porto Morone, in località Bosco Tosca. È percorso dall'ex strada statale 412 della Val Tidone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte di Boscotosca venne costruito dall'ANAS in sostituzione di un precedente ponte di barche, secondo quanto disposto dall'articolo 2 della legge 22 novembre 1962, n. 1708.[1]

Venne aperto al traffico l'11 luglio 1967.[2]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il ponte, costruito dall'impresa Farsura su progetto dell'ingegner Letterio F. Donato, ha una lunghezza di 560 m, a cui vanno aggiunti i due viadotti di accesso che portano la lunghezza totale a 1252 m.[3]

Costruito in calcestruzzo armato, conta complessivamente 16 campate, quelle d'estremità lunghe 66,15 m e quelle centrali lunghe 80 m.[4]

La struttura consiste in travi in calcestruzzo armato precompresso lunghe 51,70 m appoggiate su cantilever poggianti su pile binate con interasse di 8 m.[4] Le pile poggiano a loro volta su fondazioni costituite da pali di 150 cm di diametro[4] profondi fino a 45 m.[5] Le fondazioni sono predisposte per un eventuale raddoppio del ponte con la costruzione di una seconda carreggiata ad est della prima.[6]

L'impalcato è percorso da una strada a due corsie, larga 7,50 m e affiancata da due marciapiedi da 1,25 m ciascuno.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Legge 22 novembre 1962, n. 1708, articolo 2, in materia di "Provvedimenti per agevolare la libera navigazione sul fiume Po mediante divieto di costruzione di ponti di chiatte e costruzione di ponti stabili in sostituzione degli attuali ponti di chiatte."
  2. ^ Macori (1967), p. 706.
  3. ^ Macori (1967), p. 698.
  4. ^ a b c Macori (1967), p. 700.
  5. ^ Macori (1967), p. 702.
  6. ^ Macori (1967), pp. 697-698.
  7. ^ Macori (1967), p. 699.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]