Pietro Leita

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Pietro Leita
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
FederazioneBandiera dell'Italia Italia
SezioneUdine
Attività nazionale
AnniCampionatoRuolo
1956-1959
1958-1962
1958-1962
Serie C
Serie B
Serie A
Arbitro
Arbitro
Arbitro

Pietro Leita (Pasian di Prato, 4 dicembre 1926Pasian di Prato, 6 novembre 2010) è stato un arbitro di calcio italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Per la sezione di Udine inizia ad arbitrare in IVª Serie a disposizione dell'O.T. nei primi anni cinquanta, dal 1955 per la Commissione Arbitri Interregionale dirige in Serie C. Il balzo tra i professionisti lo compie passando alla C.A.N. nel 1958, la prima direzione in Serie B avviene a Parma il 4 maggio 1958 nella partita Parma-Messina (0-0),[1] nel campionato cadetto dirige per cinque stagioni con 43 presenze. L'esordio nella massima serie arriva il 7 giugno 1959 nell'ultima giornata del campionato con la direzione di Spal-Bari (0-1),[2] In Serie A dirige per quattro stagioni, totalizzando 18 presenze, l'ultima di queste a Mantova il 18 febbraio 1962, con la partita Mantova-Torino (2-2).[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il Ragioniere Pietro Leita ha avuto una carriera arbitrale ad alto livello non molto lunga, per poi dedicarsi a tempo pieno, alla professione di funzionario di banca, quale dirigente e direttore della Sede di Udine della Banca del Friuli. Nel marzo del 2009, nel 60° del suo tesseramento all'A.I.A., ha ricevuto una medaglia e un portachiavi d'argento, raffigurante il logo di fondazione dell'A.I.A., risalente al 1911.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Parma 100 GEO Edizioni
  2. ^ Almanacco Rizzoli 1960.
  3. ^ Mantova 100 - Sometti.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Parma 100 - 1913-2013 Tutto sui crociati Michele Tagliavini, GEO Edizioni, 2013, p. 186.
  • Leone Boccali (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1960, Milano, Rizzoli Editore, 1959, p. 137.
  • Gian Paolo Grossi, Mantova 100 1911-2011, i campionati, le immagini ed i protagonisti, Mantova, Editoriale Sometti, 2011, p. 137.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]