Piano d'Orta

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Piano d'Orta
frazione
Piano d'Orta – Stemma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Pescara
Comune Bolognano
Territorio
Coordinate42°15′03.65″N 13°57′05.3″E / 42.251015°N 13.951472°E42.251015; 13.951472 (Piano d'Orta)
Abitanti650[1]
SottodivisioniPiano d'Orta; Buscesi, Katanga (o Fara), Cesare
Altre informazioni
Prefisso085
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantipianodortesi
PatronoSacro Cuore di Gesù
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Piano d'Orta
Piano d'Orta
Sito istituzionale

Piano d'Orta una frazione del comune italiano di Bolognano, nella provincia di Pescara, in Abruzzo.

Il paese (chiamato inizialmente Ponte d'Orta e ancora prima Lago d'Orta) è attraversato dal fiume Orta, accanto al tracciato dell'E80 Pescara-Torano, posto tra Torre de' Passeri e San Valentino. Si sviluppò, come la vicina Scafa, come centro abitato per i lavoratori della Montecatini all'inizio del XX secolo. La frazione è il luogo dove si concentra il numero maggiore di abitanti nel comune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Piano d'Orta sorse come villaggio di lavoratori presso la sede distaccata della fabbrica Montecatini (ex Siev). Il 19 febbraio 1900 presso il Comune si Bolognano, si riunì la giunta di Camillo Bianchini sindaco, per decidere sulla domanda della Società Italiana di Elettrochimica "Volta" riguardo alla costruzione di uno stabilimento in contrada Piano d'Orta.

La giunta dette il parere favorevole, visto che la fabbrica sarebbe sorta in un'area poco popolata, necessitando delle acque del fiume per la produzione; il materiale chimico tossico, non avrebbe leso la comunità di Bolognano. Dato che presto molti braccianti divenuti operai si ritrovarono nella fabbrica costruita di li a pochi anni, nel 1916 la giunta comunale si adoperò per costruire una scuola elementare per i figli degli operai, che nel 1921 contava 121 iscritti. Ci fu insomma una rivoluzione urbanistica del territorio, in quel periodo la S.M.E. (ossia l'ENEL) costruisce l'invaso con la Centrale Elettrica, viene ammodernata la strada statale Tiburtina Valeria (la N. 5), nasce il cinema, l'Opera Nazionale Dopolavoro e nel 1931 la Società Sportiva di Calcio Virtus Piano d'Orta, e si pensa a rendere navigabile il fiume Pescara da Piano d'Orta, dalla diga, sino al comune di Castellammare Adriatico.

Ci fu un vero e proprio sviluppo demografico e urbanistico dell'intera Val Pescara, non solo presso Piano d'Orta, ma anche presso le parti basse, a ridosso del fiume, a Popoli, Bussi, Torre de' Passeri, Scafa. La fabbrica di azoto, inaugurata nel 1904, una delle prime in Italia che si occupavano di fissare l'azoto atmosferico ottenuto dalla distillazione dell'aria liquida sul del carburo di calcio, producendo così il calciocianammide. Questa fabbrica fu una delle prime in Italia a produrre calciocianammide.[2] Lo stabilimento, riconvertito nella Montecatini, chiuse nel 1965. Nel XX secolo si è discussa la possibilità di spostare la sede comunale a Piano D'Orta, area più popolata del comune e sono nati moti secessionisti.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Piano D'Orta - Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
  • Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, principale luogo di culto della frazione, è stata costruita nel 1927 e consacrata nel 1929 dal vescovo Nicola Monterisi.[3]
  • Piazza Azoto: la piazza principale, posta al centro dell'abitato accanto al municipio.
  • Municipio

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Il Centro ha ospitato per anni una squadra di calcio operante nel centro sportivo principale del comune.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è servita da una propria fermata ferroviaria sulla ferrovia Roma-Pescara: la stazione di Piano d'Orta Bolognano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dati del censimento parrocchiale della CEI.
  2. ^ Una targa storica per Piano d’Orta, su Il Centro, 20 maggio 2020. URL consultato il 17 dicembre 2023.
  3. ^ Chiesa del Sacro Cuore <Piano d'Orta, Bolognano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 aprile 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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