Philip Walsted

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Philip Arthur Walsted

Philip Arthur Walsted (25 febbraio 1978Tucson, 12 giugno 2002) è stato un cittadino statunitense di orientamento omosessuale, derubato e picchiato fino alla morte nel centro di Tucson, in Arizona; l'aggravante dell'omicidio è stato il crimine d'odio a matrice omofobica.

Aveva lavorato per l'American Airlines come agente di prenotazione e viveva con il suo compagno Jonathan[1][2]. Il suo supervisore alla American Airlines, Linda Kubiak, ha speso parole di elogio nei riguardi della sua collaborazione con Walsted, giungendo a dichiarare che "sono stata cambiata per sempre dopo aver conosciuto e lavorato con Philip."[3][4]

L'aggressione[modifica | modifica wikitesto]

Philip Walsted col suo partner Jonathan

Walsted stava camminando verso casa il 12 giugno del 2002, quando è stato aggredito e picchiato con una mazza da baseball dal ventiduenne David A. Higdon nel corso di una rapina[5]. Walsted è stato colpito alla testa con la mazza più di venti volte, e ha ricevuto più di 50 ferite a seguito dell'attacco[6].

Walsted è stato trovato, coperto di sangue, in strada vicino alla casa che divideva con il suo compagno nel quartiere dell'Università dell'Arizona; trasportato al "University Medical Center", muore più tardi quel giorno stesso[7].

Arresto[modifica | modifica wikitesto]

Higdon è stato arrestato una settimana dopo. La polizia lo ha trovato in possesso degli occhiali, dell'orologio, delle scarpe, del portachiavi dell'American Airlines e della patente di guida della vittima; nell'abitazione si trovavano inoltre articoli di giornale sull'omicidio, due mazze da baseball, abiti ancora intrisi del sangue di Walsted, marijuana e cocaina[1][5].

Philip Walsted Memorial, 4th Ave., Catalina Park, Tucson

Crimine d'odio[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente la polizia aveva rifiutato di classificare l'omicidio come un crimine di odio; ma alcuni mesi dopo, a seguito delle prove accumulatesi, il dipartimento di polizia di Tucson ha ri-classificato il caso come un crimine di odio riferendolo come tale all'FBI[8].

Higdon, esplicitamente affiliato al neonazismo dichiarò mentre si trovava in carcere di aver "ucciso per la causa". Il Procuratore Teresa Godoy ha affermato che l'omicidio di Walsted era iniziato come una rapina, ma che l'attacco è stato alimentato dalle credenze neonaziste di Higdon, e faceva parte di un tentativo da parte sua di impressionare un gruppo di potere bianco a cui aspirava ad appartenere. Higdon ha confessato apertamente il crimine più volte nelle sue lettere e vantandosene con gli altri detenuti[5][9].

Un rappresentante del locale centro gay e lesbico appartenente al progetto anti-Violenza (il Dr. Lori B. Girshick) ha partecipato agli interrogatori del criminale reo confesso, riferendo poi che "Higdon aveva scritto centinaia di pagine di lettere e documenti, mentre si trovava in carcere, che portano a credere che Philip sia stato ucciso perché era gay"[5].

Mentre l'Arizona non ha alcuna legge specifica contro i crimini di odio, se le vittime sono colpite, almeno in parte, a causa della loro razza, origine nazionale, orientamento sessuale, religione o sesso, i giudici possono tenerne conto come aggravante pregiudiziale[10][11].

Philip Walsted Memorial, (sullo sfondo la casa col tetto rosso ove Philip conviveva col suo fidanzato Jonathan)

Verdetto e condanna[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2005, Higdon è andato sotto processo per omicidio di primo grado; condannato nel marzo 2005 è stato condannato all'ergastolo senza condizionale[9].

In collaborazione con la Città di Tucson, un memoriale è stato creato nel "Catalina Park" in Forth Avenue, lungo la strada che porta verso la casa di Philip e Jonathan[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Tucson Citizen, David L.Teibel, "Man’s killing may have been hate crime Archiviato il 10 ottobre 2014 in Internet Archive.", 26 June 2002. Retrieved 2012-02-20.
  2. ^ Tucson Observer, Mark R. Kerr, "Gays and Jews top targets of hate crimes in Tucson Archiviato il 1º dicembre 2008 in Internet Archive.", 25 February 2004. Retrieved 2012-02-20.
  3. ^ Tucson Citizen, Irene Hsiao, "Gays, Jews top targets of hate crimes here Archiviato il 16 luglio 2012 in Archive.is.", 23 February 2004. Retrieved 2012-02-20.
  4. ^ Tucson Observer, Mark R. Kerr, "Memorial vigil held for Philip Walsted Archiviato il 22 novembre 2006 in Internet Archive.", 23 June 2004. Retrieved 2012-02-20.
  5. ^ a b c d Arizona Daily Star, L. Anne Newell, "Hate crimes target of vigil for victim", "[1]", 18 June 2004. Retrieved 2012-02-22.
  6. ^ Tucson Police Department Supplementary Report # 0206120122.
  7. ^ Tucson Weekly, Saxon Burns, "Hate Crime" Cover Story, 4 November 2004. Retrieved 2012-02-20.
  8. ^ Tucson Observer, Mark R. Kerr, " Copia archiviata (PDF), su tucsonobserver.com. URL consultato il 23 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2008).", "TPD to report Walsted murder as hate crime", 13 November 2002. Retrieved 2012-02-22.
  9. ^ a b Tucson Observer, Mark R. Kerr, "Justice prevails - life without parole for Philip Walsted murderer", " Copia archiviata (PDF), su tucsonobserver.com. URL consultato il 24 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2006).", 30 March 2005. Retrieved 2012-02-23.
  10. ^ Tucson Observer, Mark R. Kerr, "Higdon convicted of brutal Walsted murder", "[://www.tucsonobserver.com/archives/pdf/2005/02/Feb%2002.pdf] Archiviato il 28 luglio 2011 in Internet Archive.", 2 February 2005. Retrieved 2012-02-21.
  11. ^ Tucson Observer, Mark R. Kerr "Gays and Jews top targets of hate crimes in Tucson Archiviato il 1º dicembre 2008 in Internet Archive.", 25 February 2004. Retrieved 2012-02-20.
  12. ^ Tucson Weekly, Saxon Burns, "Healing Place", 23 June 2005. Retrieved 2012-02-20.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]