Paulina Przybysz

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Paulina Przybysz
Paulina Przybysz nel 2011
NazionalitàBandiera della Polonia Polonia
GenerePop
Soul
Rhythm and blues
Periodo di attività musicale2001 – in attività
EtichettaPenguin Records, Kayax Production
GruppiSistars (2001–06; 2011–13)
Rita Pax (2012–)
Archeo Sisters (2013–)
Album pubblicati4
Studio4

Paulina Anna Przybysz, conosciuta anche come Lil'Sista e Pinnawela (Varsavia, 12 settembre 1985), è una cantante polacca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paulina Przybysz è salita alla ribalta all'inizio degli anni 2000 come metà del duo musicale Sistars, che ha formato con la sua sorella maggiore Natalia. Insieme hanno pubblicato quattro album, prima di avviare le loro carriere da soliste a partire dal 2006.[1]

L'album di debutto di Paulina, Soulahili, è stato pubblicato nel 2008 e ha raggiunto la 7ª posizione della classifica polacca.[2] Il successo del disco le ha fruttato una candidatura ai premi Fryderyk, il maggior riconoscimento musicale polacco, per il migliore album R&B dell'anno, premio per cui è stata nuovamente in lizza nel 2012 per il suo secondo album Renesoul.[3]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 – Soulahili
  • 2011 – Renesoul
  • 2017 – Chodź tu
  • 2020 – Odwilż

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 – My Man
  • 2008 – Several Times
  • 2008 – You Can Dance
  • 2008 – Indiana
  • 2011 – Przeczucie
  • 2011 – Renesoul
  • 2016 – Dzielne kobiety
  • 2016 – Pirx
  • 2018 – Drewno
  • 2018 – Popadamy (con Katarzyna Nosowska)
  • 2018 – Lulaj
  • 2019 – Rybka (con Barbara Wrońska e Natalia Przybysz)
  • 2019 – Senność
  • 2020 – Zima
  • 2020 – Minimalizm

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PL) Tomasz Kowalewicz, Siła sióstr. Natalia i Paulina Przybysz zaśpiewają w CSK, su cojestgrane24.wyborcza.pl. URL consultato il 1º giugno 2020.
  2. ^ (EN) Oficjalna lista sprzedaży - 21 April 2008, su olis.onyx.pl, OLiS. URL consultato il 1º giugno 2020.
  3. ^ (PL) Paulina Przybysz: O co chodzi z tymi Fryderykami?, su muzyka.interia.pl. URL consultato il 1º giugno 2020.

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