Palermo Football Club 1928-1929

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Voce principale: Palermo Football Club.
Palermo FC
Stagione 1928-1929
La formazione del Palermo nella stagione 1928-1929
Sport calcio
SquadraPalermo
AllenatoreBandiera dell'Italia Angelo Benincasa
PresidenteBandiera dell'Italia Valentino Colombo
Campionato Meridionale3º nel sottogirone siciliano
2º nel girone eliminatorio del girone D
2º nel girone A delle semifinali
StadioRanchibile
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Palermo Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1928-1929.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Reduce dal primo fallimento della sua storia e da un anno di inattività, il Palermo si era fuso con i concittadini della Vigor (divenuta nel frattempo la massima squadra calcistica locale in quel periodo) per dare vita ad una nuova società (la città di Palermo era infatti l'unico grande centro italiano che l'allora presidente della FIGC Leandro Arpinati non era riuscito a traslare d'ufficio in Divisione Nazionale - massima serie calcistica - in quell'estate,[1] per il semplice fatto che i rosanero si trovavano al momento inattivi per fallimento ed in stato di liquidazione).

Per questa stagione il Palermo è integrato il 2 settembre nel Campionato Meridionale, venendo inserito nel sottogirone siciliano del girone D, nel quale però non riuscì a qualificarsi - come da regolamento - al girone eliminatorio per le semifinali, poiché arrivò terzo classificato, superato in graduatoria dal Tommaso Gargallo (attuale Siracusa Calcio) e dal Messina, ma fu comunque ammesso al turno successivo su disposizione d'ufficio della FIGC. Anche in questa fase, però, il club venne preceduto, ma solamente, dal Tommaso Gargallo: per la seconda volta venne fatto passare al turno successivo d'ufficio sempre a opera della federazione.

Alle semifinali la squadra arrivò al secondo posto nel girone A, dove vi erano altre tre compagini: Cagliari, Foggia e Lecce. Alla penultima giornata, la trasferta dei rosa-nero a Cagliari sfociò in una rissa in campo e sugli spalti, a causa dell'arbitraggio giudicato di parte dai sardi; in particolare, al 26° della ripresa il portiere rosanero, aggredito da uno spettatore, fu costretto ad abbandonare il campo per essere trasportato in ospedale.[2] Sul campo il Palermo aveva perso per 3-2, ma il Direttorio Meridionale inflisse ai cagliaritani la sconfitta a tavolino, provvedimento che li escludeva di fatto da ogni speranza di promozione. Di tutta risposta, essi decisero, per l'ultima giornata, in sfregio ai rivali siciliani, di dare partita vinta per forfait al Lecce che così poté concludere il girone in testa alla graduatoria con un punto di vantaggio sui rosanero. L'immediato ricorso dei siciliani mise in imbarazzo il Direttorio, il quale deferì la spinosa decisione alla FIGC: quest'ultima, ritenendo che il forfait antisportivo del Cagliari avesse falsato completamente la classifica del girone, impose d'urgenza la disputa di una gara straordinaria di qualificazione fra giallorossi e rosanero, che ebbe luogo a Napoli, sul campo neutro dello Stadio del Vomero (odierno Stadio Arturo Collana). Furono però i pugliesi ad avere la meglio, imponendosi per 1-0.

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Cari
Bandiera dell'Italia P Gregorio Porcaro
Bandiera dell'Italia D Urso
Bandiera dell'Italia D Perelli
Bandiera dell'Italia D Cavallini
Bandiera dell'Italia C Luigi Ingrassia
Bandiera dell'Italia C Ferdinando Lopez
Bandiera dell'Italia C Enrico Scioscia
Bandiera dell'Italia C Vincenzo Leone
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Giovanni Frangipane
Bandiera dell'Italia C Michele Marrone
Bandiera dell'Italia C Armando Crisà
Bandiera dell'Italia C Ernesto Monti
Bandiera dell'Italia A Ermenegildo Negri
Bandiera dell'Italia A Aliotta
Bandiera dell'Italia A Alfredo Zangara
Bandiera dell'Italia A Di Cesare
Bandiera dell'Italia A Janni

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Campionato Meridionale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato Meridionale 1928-1929.

Sottogirone Siciliano[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]
18 novembre 1928
1ª giornata
Palermo2 – 2 Indomita

25 novembre 1928
2ª giornata
Peloro0 – 2Palermo

9 dicembre 1928
3ª giornata
Reggina0 – 3Palermo

16 dicembre 1928
4ª giornata
Palermo4 – 0Messina

23 dicembre 1928
5ª giornata
Tommaso Gargallo2 – 0Palermo

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]
6 gennaio 1929
6ª giornata
Indomita 1 – 0Palermo

13 gennaio 1929
7ª giornata
Palermo6 – 3Peloro

20 gennaio 1929
8ª giornata
Palermo1 – 2Reggina

10 febbraio 1929
9ª giornata
Messina2 – 0Palermo

17 febbraio 1929
10ª giornata
Palermo4 – 0Tommaso Gargallo

Girone interregionale[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]
7 aprile 1929
4ª giornata
Vomero1 – 1Palermo

11 aprile 1929
5ª giornata
Palermo1 – 1Tommaso Gargallo

14 aprile 1929
6ª giornata
Messina3 – 2Palermo

18 aprile 1929
7ª giornata
Palermo3 – 1Nocerina

21 aprile 1929
8ª giornata
Palermo1 – 1Salernitana

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]
28 aprile 1929
1ª giornata
Tommaso Gargallo4 – 0Palermo

5 maggio 1929
2ª giornata
Palermo0 – 0Messina

9 maggio 1929
3ª giornata
Salernitana0 – 2
A tavolino[3]
Palermo

12 maggio 1929
4ª giornata
Palermo1 – 0Vomero

19 maggio 1929
5ª giornata
Nocerina1 – 3Palermo

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato Meridionale 1928-1929 § Semifinali.
Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]
2 giugno 1929
1ª giornata
Palermo2 – 0
referto
Lecce

9 giugno 1929
2ª giornata
Palermo2 – 1Cagliari

16 giugno 1929
3ª giornata
Palermo4 – 0Foggia

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]
Lecce
23 giugno 1929
4ª giornata
Lecce2 – 0
referto
PalermoStadio Achille Starace

30 giugno 1929
5ª giornata
Cagliari0 – 2
A tavolino
Palermo

7 luglio 1929
6ª giornata
Foggia2 – 0Palermo

Spareggio per la finale[modifica | modifica wikitesto]
Napoli
21 luglio 1929
Palermo0 – 1
(d.t.s.)
referto
LecceStadio del Vomero
Arbitro:  Rovida (Milano)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Oltre alle tradizionali Genova, Torino, Milano e Bologna, a Roma e Bari che vi erano entrate con le proprie forze, nell'estate del 1928 Arpinati portò d'ufficio in Divisione Nazionale le città di Venezia, Trieste e Firenze.
  2. ^ Il Littoriale del 5 luglio 1929.
  3. ^ La partita fu sospesa al 65' sul risultato di 0-2 per incidenti e fu assegnata a tavolino.
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