Palazzo Sant'Agostino

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Palazzo Sant'Agostino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàSalerno
IndirizzoVia Roma
Coordinate40°40′41.45″N 14°45′34.02″E / 40.67818°N 14.75945°E40.67818; 14.75945
Informazioni generali
Condizioniin uso
Costruzione1300
Usosede della Provincia di Salerno

Il palazzo Sant'Agostino (detto anche "palazzo della Provincia", perché vi ha sede l'amministrazione centrale della provincia di Salerno) si trova nel centro storico di Salerno, davanti al lungomare Trieste.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo prende il nome dal fatto che inizialmente era un monastero dedicato a Sant'Agostino. Nel 1309 ne fu iniziata l'edificazione su un terreno prospiciente il mare, dove vi era stata la piccola chiesa di Sant'Angelo a mare, dell'alto medioevo.

Con Napoleone il palazzo smise di essere religioso e venne ristrutturato da Gioacchino Murat, diventando un palazzo di due piani.

«Nel 1812 iniziarono i lavori per trasformare l'antico convento in palazzo dell'Intendenza. Per dar posto al nuovo edificio nel 1817 fu approvato dal Ministro di Stato lo spostamento del campanile, mentre nel 1819 fu approvata anche la demolizione della Cupola. Nel 1860 l'edificio doveva essere già ultimato perché da un proclama di Giuseppe Garibaldi si evince che G. Martina venne nominato quale primo Governatore della Provincia. L'edificio fu denominato anche "Palazzo della Prefettura" perché al primo piano era ubicato l'alloggio del Prefetto con tutti i suoi uffici. In quell'epoca il palazzo era a due piani oltre il piano ammezzato, ed era sorto in aderenza ad un'abitazione. Il portone era semplice così come la facciata, dove solo i balconi del primo piano erano sormontati da timpani triangolari.[1]»

Dopo l'Unità d'Italia divenne sede della prefettura[2]. Nel 1928 fu aggiunto un terzo piano ad esclusivo uso della provincia (i precedenti due piani rimasero sempre destinati alla prefettura). La Torre dell'orologio fu spostata all'angolo tra via Duomo e via Roma. La stessa facciata subì modifiche, con l'inserimento di due colonne nell'entrata. Negli anni del Fascismo, il palazzo ospitò il "Museo archeologico provinciale".

Nel 1943 il palazzo fu gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati, perdendo un'ala (dove ora si trova piazza Sant'Agostino[3]). Successivamente fu ristrutturato assumendo l'attuale aspetto negli anni cinquanta: da allora è destinato ad uso esclusivo degli uffici della provincia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Sant'Agostino visto da via Roma

Il palazzo ha una pianta rettangolare, con un androne e due piccoli cortili interni. Ha un grande salone per ricevimenti con pavimenti in marmo, mentre la facciata (in stile neoclassico ad opera di Giuliano de Fazio nel primo Ottocento), presenta un bugnato al piano terreno.

Dispone di quattro piani, per complessivi 24 metri d'altezza. Lateralmente, sul lato nord, ha una torre con orologio rivolto verso la piazza Cavour del lungomare di Salerno.

All'interno del palazzo vi è il "salone di rappresentanza", dedicato a Girolamo Bottiglieri (che fu il primo presidente della provincia di Salerno nel 1861) e dominato dal quadro di Giuseppe De Mattia raffigurante Costantino l'Africano mentre viene presentato alla famiglia di Roberto il Guiscardo. L'"aula consiliare" ha un pavimento in cotto e maiolica, opera del maestro Giancappetti, che raffigura lo stemma della provincia.

La chiesa di Sant'Agostino è collocata sul lato occidentale del palazzo, con ingresso dalla piazza Sant'Agostino. È stata pesantemente rimaneggiata, dopo la soppressione del convento voluta da Murat, con l'abbattimento della cupola da cui è stata ricavata l'attuale sacrestia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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