Otomen

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Disambiguazione – Se stai cercando la serie televisiva basata sul manga, vedi Otomen (serie televisiva).
Otomen
オトメン(乙男
(Otomen)
Copertina del settimo volume dell'edizione italiana, raffigurante Ryo ed Asuka
Generecommedia romantica[1]
Manga
AutoreAya Kanno
EditoreHakusensha
RivistaBessatsu Hana to yume
Targetshōjo
1ª edizione25 marzo 2006 – 26 novembre 2012
Periodicitàmensile
Tankōbon18 (completa)
Editore it.Planeta DeAgostini (vol. 1-6), RW Edizioni - Goen (ristampa e volumi successivi)
Collana 1ª ed. it.Hanami Collection
1ª edizione it.30 aprile 2013 – 21 dicembre 2020
Periodicità it.aperiodico
Volumi it.18 (completa)
Testi it.Valeria Dinapoli (Goen, vol. 1-10), Valentina Vignola (Goen, vol. 11-20)

Otomen (オトメン(乙男?) è un manga giapponese scritto da Aya Kanno e pubblicato dal 25 marzo 2006 al 26 novembre 2012. Simile ad altre opere precedenti della Kanno, la serie è divenuta molto popolare. Dal manga è stato tratto nel 2009 un dorama intitolato Otomen.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Manga[modifica | modifica wikitesto]

Il manga è scritto e illustrato Citada Aya Kanno ed è stato serializzato sulla rivista per manga shōjo Bessatsu Hana to yume dal 2006 al 26 novembre 2012[2]. I capitoli sono stati raccolti in diciotto volumi tankōbon da Hakusensha pubblicati dal 19 gennaio 2007[3] al 18 gennaio 2013[4]. In Italia il manga è stato inizialmente pubblicato da parte di Planeta DeAgostini dal 21 dicembre 2008[5] al 9 agosto 2009[6] ma a causa del fallimento della divisione manga italiana non arriva alla sua conclusione. Solamente nel 2013 la casa editrice RW Edizioni sotto etichetta Goen lo ha ripubblicato a partire dal primo volume dal 30 aprile 2013[7][8] al 21 dicembre 2020[9].

Viz Media ha licenziato la serie per la sua etichetta Shojo Beat[10]. L'editore francese Delcourt ha acquisito i diritti di Otomen per l'edizione in lingua francese e ha pubblicato il primo volume il 24 settembre 2008[11] e l'ultimo il 13 novembre 2013[12]. In Spagna l'editore Planeta DeAgostini detiene i diritti della serie e ha pubblicato il primo volume nel dicembre 2008, mantenendo come titolo Otomen[13]. Ad aprile del 2011 sono stati pubblicati nove volumi[14].

Volumi[modifica | modifica wikitesto]

Titolo italiano
GiapponeseKanji」 - Rōmaji
Data di prima pubblicazione
GiapponeseItaliano
1Otomen 1
「オトメン 1」 - Otomen 1
19 gennaio 2007[3]
ISBN 978-4-592-18414-0
21 dicembre 2008[5] (Planeta DeAgostini)
30 aprile 2013[7] (Goen)
ISBN 978-84-674-6584-6 (Planeta DeAgostini)
ISBN 978-88-6712-111-3 (Goen)
2Otomen 2
「オトメン 2」 - Otomen 2
18 maggio 2007[15]
ISBN 978-4-592-18415-7
25 gennaio 2009[16] (Planeta DeAgostini)
22 giugno 2013[17] (Goen)
ISBN 978-84-674-6585-3 (Planeta DeAgostini)
ISBN 978-88-6712-105-2 (Goen)
3Otomen 3
「オトメン 3」 - Otomen 3
19 settembre 2007[18]
ISBN 978-4-592-18416-4
28 febbraio 2009[19] (Planeta DeAgostini)
10 agosto 2013[20] (Goen)
ISBN 978-84-674-7122-9 (Planeta DeAgostini)
ISBN 978-88-6712-147-2 (Goen)
4Otomen 4
「オトメン 4」 - Otomen 4
18 dicembre 2007[21]
ISBN 978-4-592-18417-1
22 marzo 2009[22] (Planeta DeAgostini)
28 settembre 2013[23] (Goen)
ISBN 978-84-674-7123-6 (Planeta DeAgostini)
ISBN 978-88-6712-160-1 (Goen)
5Otomen 5
「オトメン 5」 - Otomen 5
18 aprile 2008[24]
ISBN 978-4-592-18418-8
31 maggio 2009[25] (Planeta DeAgostini)
25 gennaio 2014[26] (Goen)
ISBN 978-84-674-7735-1 (Planeta DeAgostini)
ISBN 978-88-6712-173-1 (Goen)
6Otomen 6
「オトメン 6」 - Otomen 6
19 agosto 2008[27]
ISBN 978-4-592-18419-5
9 agosto 2009[6] (Planeta DeAgostini)
22 febbraio 2014[28] (Goen)
ISBN 978-84-674-7736-8 (Planeta DeAgostini)
ISBN 978-88-6712-187-8 (Goen)
7Otomen 7
「オトメン 7」 - Otomen 7
19 marzo 2009[29]
ISBN 978-4-592-18737-0
30 aprile 2014[30] (Goen)
ISBN 978-88-6712-112-0
8Otomen 8
「オトメン 8」 - Otomen 8
24 agosto 2009[31]
ISBN 978-4-592-18738-7
3 maggio 2014[32] (Goen)
ISBN 978-88-6712-392-6
9Otomen 9
「オトメン 9」 - Otomen 9
18 settembre 2009[33]
ISBN 978-4-592-18739-4
30 agosto 2014[34] (Goen)
ISBN 978-88-6712-249-3
10Otomen 10
「オトメン 10」 - Otomen 10
19 febbraio 2010[35]
ISBN 978-4-592-19200-8
13 dicembre 2014[36] (Goen)
ISBN 978-88-6712-271-4
11Otomen 11
「オトメン 11」 - Otomen 11
17 settembre 2010[37]
ISBN 978-4-592-19221-3
28 marzo 2015[38] (Goen)
ISBN 978-88-6712-304-9
12Otomen 12
「オトメン 12」 - Otomen 12
18 febbraio 2011[39]
ISBN 978-4-592-19222-0
30 aprile 2015[40] (Goen)
ISBN 978-88-6712-390-2
13Otomen 13
「オトメン 13」 - Otomen 13
19 agosto 2011[41]
ISBN 978-4-592-19223-7
20 giugno 2015[42] (Goen)
ISBN 978-88-6712-346-9
14Otomen 14
「オトメン 14」 - Otomen 14
20 gennaio 2012[43]
ISBN 978-4-592-19224-4
10 febbraio 2017[44] (Goen)
ISBN 978-88-6712-398-8
15Otomen 15
「オトメン 15」 - Otomen 15
20 aprile 2012[45]
ISBN 978-4-592-19431-6
21 ottobre 2017[46] (Goen)
ISBN 978-88-6712-506-7
16Otomen 16
「オトメン 16」 - Otomen 16
20 settembre 2012[47]
ISBN 978-4-592-19432-3
21 settembre 2020[48] (Goen)
ISBN 978-88-6712-923-2
17Otomen 17
「オトメン 17」 - Otomen 17
18 gennaio 2013[49]
ISBN 978-4-592-19433-0
31 ottobre 2020[50] (Goen)
ISBN 978-88-6712-9454-
18Otomen 18
「オトメン 18」 - Otomen 18
18 gennaio 2013[4]
ISBN 978-4-592-19434-7
21 dicembre 2020[9] (Goen)
ISBN 978-88-6712-963-8

Dorama[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Otomen (serie televisiva).

Nel numero di luglio 2009 della rivista Bessatsu Hana to yume, testata in cui veniva pubblicato Otomen, venne annunciato un dorama live action, il quale sarebbe stato presentato in anteprima sulla televisione giapponese il 1º agosto 2009. Kaho interpreta Ryo mentre Masaki Okada ricopre il ruolo di Asuka[51]. La sigla di chiusura è Lover Soul 〜lover soul〜 (ラバソー〜lover soul〜?, Rabasō 〜 ravuā sōru 〜) cantata da Kō Shibasaki. Un libro fotografico dedicato al dorama è stato distribuito da Hakusensha nel settembre 2009 con il titolo Otomen (otsu otoko) Ofisharu Foto Bukku (オトメン(乙男)オフィシャルフォトブック?)[52].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Simile ai primi lavori della Kanno, la serie è diventata piuttosto popolare, ottenendo un punteggio elevato sia nelle classifiche settimanali a fumetti di Tohan[53] che in quelle di Oricon[54]. I sette volumi disponibili in Giappone a maggio 2009 hanno venduto oltre 2,5 milioni di copie[51]. In America, nel primo trimestre del 2009, il manga è stato elencato come la terza serie shōjo più venduta[55], mentre si è classificato al tredicesimo posto nella categoria generale[56].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Otomen, su viz.com, Viz Media. URL consultato il 7 novembre 2020.
  2. ^ Egan Loo, Otomen Shōjo Romantic Comedy Manga to End in November, in Anime News Network, 24 settembre 2012. URL consultato il 7 novembre 2020.
  3. ^ a b (JA) オトメン(乙男) 1, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  4. ^ a b (JA) オトメン(乙男) 18, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  5. ^ a b Otomen 1 (Planeta DeAgostini), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  6. ^ a b Otomen 6 (Planeta DeAgostini), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  7. ^ a b Otomen 1 (Goen), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  8. ^ Otomen, su rwedizioni.it, RW Edizioni. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2016).
  9. ^ a b Otomen 18, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 16 dicembre 2020.
  10. ^ (EN) Egan Loo, Viz Adds Honey Hunt, Gestalt, Magic Touch, Otomen, in Anime News Network, 4 luglio 2008. URL consultato il 7 novembre 2020.
  11. ^ (FR) Otomen T01, su editions-delcourt.fr, Delcourt. URL consultato il 7 novembre 2020.
  12. ^ (FR) Otomen T18, su editions-delcourt.fr, Delcourt. URL consultato il 7 novembre 2020.
  13. ^ (ES) Otomen Nº 01, su planetadeagostinicomics.com, Planeta DeAgostini, dicembre 2008. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).
  14. ^ (ES) Otomen Nº 01-06, su planetadeagostinicomics.com, Planeta DeAgostini. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).
  15. ^ (JA) オトメン(乙男) 2, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  16. ^ Otomen 2 (Planeta DeAgostini), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  17. ^ Otomen 2 (Goen), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  18. ^ (JA) オトメン(乙男) 3, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  19. ^ Otomen 3 (Planeta DeAgostini), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  20. ^ Otomen 3 (Goen), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  21. ^ (JA) オトメン(乙男) 4, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  22. ^ Otomen 4 (Planeta DeAgostini), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  23. ^ Otomen 4 (Goen), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  24. ^ (JA) オトメン(乙男) 5, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  25. ^ Otomen 5 (Planeta DeAgostini), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  26. ^ Otomen 5 (Goen), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  27. ^ (JA) オトメン(乙男) 6, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  28. ^ Otomen 6 (Goen), su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  29. ^ (JA) オトメン(乙男) 7, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  30. ^ Otomen 7, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  31. ^ (JA) オトメン(乙男) 8, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  32. ^ Otomen 8, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  33. ^ (JA) オトメン(乙男) 9, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  34. ^ Otomen 9, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  35. ^ (JA) オトメン(乙男) 10, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  36. ^ Otomen 10, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  37. ^ (JA) オトメン(乙男) 11, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  38. ^ Otomen 11, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  39. ^ (JA) オトメン(乙男) 12, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  40. ^ Otomen 12, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  41. ^ (JA) オトメン(乙男) 13, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  42. ^ Otomen 13, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  43. ^ (JA) オトメン(乙男) 14, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  44. ^ Otomen 14, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato l'11 febbraio 2017.
  45. ^ (JA) オトメン(乙男) 15, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  46. ^ Otomen 15, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 20 ottobre 2017.
  47. ^ (JA) オトメン(乙男) 16, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  48. ^ Otomen 16, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 17 settembre 2020.
  49. ^ (JA) オトメン(乙男) 17, su s-book.net, Hakusensha. URL consultato il 7 novembre 2020.
  50. ^ Otomen 17, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  51. ^ a b (EN) Egan Loo, Otomen Shōjo Manga Gets Live-Action TV Drama in August (Update 2), in Anime News Network, 26 maggio 2009. URL consultato il 7 novembre 2020.
  52. ^ (JA) オトメン(乙男)オフィシャルフォトブック, su Books.or.jp. URL consultato il 7 novembre 2020.
  53. ^ (EN) Egan Loo, Japanese Comic Ranking, April 15–21, in Anime News Network, 23 aprile 2008. URL consultato il 7 novembre 2020.
  54. ^ (JA) Oricon Weekly Comic Rank, Oricon, 7 gennaio 2008. URL consultato il 7 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2008).
  55. ^ (EN) ICv2 Insider's Guide #65: Top 10 Shojo Properties Q1 2009, su ICv2, 10 giugno 2009. URL consultato il 7 novembre 2020.
  56. ^ (EN) ICv2 Insider's Guide #65: Top 25 Manga Properties Q1 2009, su ICv2, 9 giugno 2009. URL consultato il 7 novembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]