Osteochilus vittatus
Osteochilus vittatus | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Cypriniformes |
Famiglia | Cyprinidae |
Genere | Osteochilus |
Specie | O. vittatus |
Nomenclatura binomiale | |
Osteochilus vittatus Valenciennes, 1842 | |
Sinonimi | |
Osteochilus hasselti | |
Nomi comuni | |
Barbo dal labbro ossuto |
Osteochilus vittatus è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae.
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
Proviene dal Sud-Est Asiatico, in particolare dai corsi d'acqua di Indonesia, Malaysia, Thailandia ed Isole della Sonda. Vive in corsi d'acqua a corrente lenta e in acque ferme, con fondali di fango.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Lunghezza massima: 32 cm.
Il corpo di questo pesce è compresso lateralmente, comunque abbastanza slanciato. La pinna caudale è forcuta. La colorazione di base è argentea con dorso verdastro. Le pinne sono di color rossastro Sui fianchi sono presenti da 6 a 8 linee di punti scuri, non sempre visibili. Una macchia scura è presente sul peduncolo caudale.
Biologia[modifica | modifica wikitesto]
Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]
Erbivoro.
Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]
Effettua migrazioni riproduttive nelle aree inondate durante la stagione delle piogge.
Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]
Viene tenuto solo in grandi strutture pubbliche
Pesca[modifica | modifica wikitesto]
Ha una notevole importanza per la pesca e per l'alimentazione nelle regioni di origine.
Stato di conservazione[modifica | modifica wikitesto]
Non minacciato, potenziali minacce possono essere il sovrasfruttamento e la degradazione dell'habitat.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Osteochilus vittatus
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Scheda su Fishbase [1];
- Scheda su IUCNredlist [2];
- Scheda su Ecologyasia [3] Archiviato il 27 ottobre 2011 in Internet Archive..