Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto

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Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRovereto
IndirizzoCorso Verona, 4
PatronoSanta Maria del Carmine
Dir. generaleLuca Fabbri
Sito webwww.apss.tn.it/presidio-ospedaliero-s.maria-del-carmine1
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 45°52′54.84″N 11°02′29.4″E / 45.8819°N 11.0415°E45.8819; 11.0415

L'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto, o presidio ospedaliero S. Maria del Carmine è una struttura ospedaliera regionale trentina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A partire dal 1316 nella città della quercia fu operante un primo nosocomio nel pieno centro abitato, in un edificio in via Portici al numero 34 (Lo stesso palazzo, in epoca successiva, fu acquistato dalla famiglia Betta, originaria della Spagna, come prima abitazione roveretana prima di diventare proprietaria, all'inizio del Settecento, del più signorile Palazzo Betta Grillo).[1]

Palazzo in via Portici 34, già sede ospedaliera e residenza della famiglia Betta.

In seguito, prima del 1590, la struttura fu trasferita vicino all'attuale chiesa di San Tomaso, e fu utilizzata specialmente come ospizio per infermi e pellegrini.

Nel 1788 anche quella sistemazione venne abbandonata mentre intanto era stato preparato un nuovo ospedale già dal 1713, accanto alla chiesa di Loreto.[2]

Sede[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale civile nella zona di Santa Maria a Rovereto è stato fondato nel 1889.[3]

Ospedale di Rovereto, sede storica.

Il terreno sul quale venne costruito il nucleo originario della struttura apparteneva all'antica famiglia Orsi (membri illustri della quale furono il rosminiano don Pietro Orsi ed il senatore Paolo Orsi) e passò poi alla famiglia Rosmini Serbati.[4] Su quest'area erano edificate alcune case ed un ricovero per anziani.

Nel 1870 venne ceduto in permuta dalla famiglia di Antonio Rosmini per volontà esplicita del filosofo e l'operazione fu resa possibile dal suo segretario, don Francesco Paoli.[5] Il Municipio di Rovereto, nello stesso anno della fondazione, ricordò con un'epigrafe tale atto di generosità.

Strutture aziendali[modifica | modifica wikitesto]

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Direzione medica
  • Servizio amministrazione
  • Servizio per le professioni sanitarie

Reparti[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono inoltre:

Accesso alla struttura ed alle prestazioni[modifica | modifica wikitesto]

Decollo in ore serali di un elicottero del 118 Trentino Emergenza dalla pista dell'Ospedale.

Oltre alle modalità tradizionali attraverso i medici di base, il pronto soccorso, o la prenotazione in sede è possibile per molti ambulatori specialistici e per le analisi utilizzare un servizio CUP per via telefonica o attraverso internet.[6]

Eliporto[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale dispone di una pista per elicotteri che permette operazioni di primo soccorso e trasporto urgente con elicotteri (HEMS) coordinato da Trentino Emergenza legato al Nucleo Elicotteri della provincia autonoma di Trento. La pista è gestita dalla società Aeroporto G. Caproni S.p.A (la stessa che opera con l'Aeroporto di Trento-Mattarello).[7]

Con l'ospedale di Trento quello di Rovereto è il secondo in regione classificato come Hub, mentre gli altri 5 ospedali provinciali sono definiti spoke, e sono quelli di: Cles, Cavalese, Tione, Borgo Valsugana e Arco.[8]

Bollino Rosa assegnato all'Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto ed esposto nell'atrio.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale è dotato dei seguenti servizi:

  • cappella
  • bar
  • telefoni pubblici

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

L'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto ha ricevuto per il biennio 2018-2019 un Bollino Rosa ed una menzione speciale dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna - Onda per l'attenzione che la struttura dedica alla salute della donna, in particolare nel campo cardiologico.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ E.Toldo, p.55.
  2. ^ G. Costisella, L'ospedale di S. Maria e Elisabetta di Rovereto 1316-1590) poi di S. Tomaso (1590-1788), su fll-italia.it, Accademia Roveretana degli Agiati, 1975. URL consultato il 5 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2018).
  3. ^ Gorfer2, p.128.
  4. ^ E.Toldo, p.56.
  5. ^ Marcello Bonazza, L'Accademia Roveretana degli Agiati (PDF), su academia.edu, Accademia Roveretana degli Agiati, 1998. URL consultato il 28 aprile 2019.
  6. ^ Informazioni per la prenotazione on line delle visite specialistiche, su apss.tn.it, APSS Trentino. URL consultato il 5 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2018).
  7. ^ scheda dal sito ENAC (PDF), su enac.gov.it, Ente nazionale per l'aviazione civile. URL consultato il 7 aprile 2018 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2018).
  8. ^ Il sistema emergenza in Trentino (PDF), su accademiamontagna.tn.it, Accademia della Montagna del Trentino. URL consultato il 7 aprile 2018 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2018).
  9. ^ "Bollini rosa" agli ospedali di Trento e Rovereto, in Trentino, 6 dicembre 2017. URL consultato il 3 maggio 2019.
    «Un plauso particolare va all’ambulatorio per le cardiopatie nella donna del Santa Maria del Carmine di Rovereto per l’attenzione da sempre dimostrata ai temi della cardiologia di genere»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Gorfer, Le valli del Trentino-Trentino orientale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, ISBN 978-88-7024-286-7.
  • Emilio Toldo, Rovereto : memorie, episodi e curiosita dall'origine ai giorni nostri : con 23 tavole fuori testo, Rovereto, Arti grafiche R. Manfrini, 1964, SBN IT\ICCU\SBL\0420585.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]